domenica 30 ottobre // ore 18
TEATRI DI VITA

EVƏ

di Jo Clifford

traduzione di Stefano Casi

riflessǝ in Andrea Adriatico

con Eva Robins, Patrizia Bernardi, Rose Freeman, Anas Arqawi, Met Decay, Saverio Peschechera

scene e costumi Andrea Barberini, Giovanni Santecchia

 

Una storia che conoscono tutti. Forse. Quella di quando Dio creò Adamo ed Eva, prima il maschio e poi, come un ripiego, la femmina. Due generi ben distinti, con destini ben segnati. Perché in questa storia non è stato previsto chi sta nel mezzo, o ha un podelluno e un podellaltra. Andrea Adriatico torna a confrontarsi con i temi LGBTQ+ e con la fluidità di generi umani e teatrali, di storie e identità, con il raccontooltraggiosodel bambino William. Un bambino che non amava essere chiamato William e voleva giocare con le bambine, e che poi è cresciuto, anzi è cresciuta, e ora ha deciso di raccontare agli spettatori, alle spettatrici e a tutti coloro che stanno nel mezzo, o hanno un podegli uni e un podelle altre, la sua storia, anzi la sua Genesi. Una storia che conoscono tutti, anziuna storia che non tuttǝ conoscono.

In scena una compagnia di tantǝ “evǝ” che moltiplicano loriginario monologo in un coro di identità e fluidità: Eva Robins, icona del transgender; Rose Freeman, perfomer-regista di Philadelphia (Usa); Patrizia Bernardi, attrice storica di Teatri di Vita; Anas Arqawi, attore palestinese; Met Decay, danzatore e performer.

Teatri di Vita è il teatro comunale di Bologna dedicato allo sviluppo delle forme contemporanee dello spettacolo. Dal 1993 rappresenta nella Regione Emilia-Romagna e nella città di Bologna un luogo di produzione e promozione culturale originale e significativo, punto di riferimento per la domanda, sempre più diffusa, di spettacolo contemporaneo e internazionale e di nuovi modelli di scambio culturale e incontro. Dal 2022 è riconosciuto dal Ministero della Cultura come Centro di produzione teatrale.

Il corso è finalizzato alla formazione di attori, danzatori e performer, guidati dal regista Massimo Munaro e da alcuni attori del Teatro del Lemming, attraverso il metodo di lavoro creato dalla Compagnia e denominato, appunto, “I cinque sensi dell’attore”.

Il laboratorio terminerà con la realizzazione di uno Studio Teatrale ispirato alle TROIANE di Euripide, che sarà presentato al Teatro Studio di Rovigo in prima nazionale all'interno della Rassegna VISIONI nei giorni 16, 17 e 18 febbraio 2024, fornendo così ai partecipanti l’occasione di acquisire competenze direttamente in scena all’interno di una drammaturgia compiuta. La frequenza al Corso è obbligatoria. Il numero massimo di iscritti è fissato in 20.

La partecipazione al Corso è gratuitaSpese di viaggio, vitto e alloggio sono a carico degli allievi. È previsto il collocamento e il compenso per le giornate di spettacolo.

E' possibile presentare la propria candidatura, attraverso le modalità indicate nel bando, entro il 3 settembre 2023.

 SCARICA QUI IL BANDO

 

The course is aimed at training actors, dancers and performers, led by director Massimo Munaro and some actors of the Teatro del Lemming, through the working method created by the Company and called "The five senses of the actor".

The workshop will end with the creation of a new work inspired by Euripides' TROJANS, which will be presented in Rovigo (at Teatro Studio) as a national premiere on 16, 17 and 18 February 2024, thus providing participants with the opportunity to acquire skills inside a complete dramaturgy. Attendance in the course is mandatory. The course is open  to a maximum of 20 participants.

Participation is free. Travel, board and lodging expenses have to be paid by the students. It’s provided placement and remuneration for the days of performance.

It is possible to submit your application, using the methods indicated in the call, by 3 September 2023.

 DOWNLOAD THE CALL HERE

Pubblichiamo il bando per l’ammissione al Corso di Alta Formazione I CINQUE SENSI DELL’ATTORE che si terrà a Rovigo presso il Teatro Studio durante sette settimane tra ottobre 2022 e giugno 2023.

Il corso è finalizzato alla formazione di attori, danzatori e performer, guidati dal regista Massimo Munaro e da alcuni attori del Teatro del Lemming, attraverso il metodo di lavoro creato dalla Compagnia e denominato, appunto, “I cinque sensi dell’attore”.

Il laboratorio terminerà con la realizzazione di uno spettacolo ispirato all’ILIADE di Omero, che sarà presentato a Rovigo in prima nazionale al Festival Opera Prima XIX nei giorni 9, 10 e 11 giugno 2023, fornendo così ai partecipanti l’occasione di acquisire competenze direttamente in scena all’interno di una drammaturgia compiuta. La frequenza al Corso è obbligatoria. Il numero massimo di iscritti è fissato in 20.

L’iscrizione e la partecipazione al Corso è gratuita. Spese di viaggio, vitto e alloggio sono a carico degli allievi. È previsto il collocamento e il compenso per le giornate di spettacolo.

E' possibile presentare la propria candidatura, attraverso le modalità indicate nel bando, entro il 12 settembre 2022.

SCARICA QUI IL BANDO

 

We publish the announcement for admission to the FIVE SENSES OF THE ACTOR Advanced Training Course which will be held in Rovigo at the Teatro Studio for seven weeks between October 2022 and June 2023.

The course is aimed at training actors, dancers and performers, led by director Massimo Munaro and some actors of the Teatro del Lemming, through the working method created by the Company and called "The five senses of the actor".

The workshop will end with the creation of a new work inspired by Homer's ILIADE, which will be presented in Rovigo as a national premiere at the Opera Prima XIX Festival on 9, 10 and 11 June 2023, to provide participants with the opportunity to acquire skills directly on stage within a completed dramaturgy. Attendance to the course is compulsory. The maximum number of subscribers is set at 20.

Registration and participation is free. Travel, board and lodging expenses are borne by the students. Placement and remuneration for show days are foreseen.

It is possible to submit your application, using the methods indicated in the call, by 12 September 2022.

DOWNLOAD THE CALL HERE

 

TEATRO STUDIO - ROVIGO

VISIONI
spettacoli | laboratori | residenze teatrali


 

3 MARZO | ore 21.00 

INSTABILI VAGANTI

LOCKDOWN MEMORY

 

1 e 2 APRILE | ore 21.00 // 3 APRILE | ore 18.00

TEATRO DEL LEMMING

AMLETO

 

14 APRILE | ore 21.00

QUI E ORA RESIDENZA TEATRALE

LADIES BODY SHOW

 

23 APRILE | ore 21.00 // 24 APRILE | ore 18.00

TEATRO DEL LEMMING

IL PRIMO CANTO DELL'INFERNO
Studio finale del laboratorio teatrale realizzato con gli studenti del Liceo Scientifico Paleocapa di Rovigo

 

28 APRILE | ore 21.00

STALKER TEATRO

LA NEBBIA DELLA LUPA

 
5 MAGGIO | ore 21.00

MASQUE TEATRO

KIVA


21 MAGGIO | ore 21.00 // 22 MAGGIO | ore 18.00

TEATRO DEL LEMMING

CANTAMI ORFEO


 


 


BIGLIETTO > € 10,00
IL PRIMO CANTO DELL'INFERNO > INGRESSO GRATUITO
RIDOTTO UNDER 25 > € 3,00

PRENOTAZIONI >
LA PRENOTAZIONE A TUTTI GLI EVENTI, ANCHE A QUELLI GRATUITI, E' OBBLIGATORIA
TEL: 0425.070643 E-MAIL: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

BIGLIETTERIA >
TEATRO STUDIO in presenza a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli

In considerazione dell’emergenza sanitaria in atto, chiediamo a tutto il pubblico di recarsi con largo anticipo nei luoghi di spettacolo in modo da agevolare i flussi in entrata, ricordando che non è possibile entrare
a spettacolo iniziato. Vi chiediamo inoltre di rispettare le norme in vigore alla data degli eventi. Si ricorda che in base al Decreto Legge n.105 del 23 luglio 2021 è necessario il green pass per accedere agli eventi.

 


INFORMAZIONI

TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.070643
This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

TEATRO STUDIO - ROVIGO

VISIONI
spettacoli | laboratori | residenze teatrali


 

9 OTTOBRE | ore 21.00 

WELCOME PROJECT_THE FOREIGNER'S THEATRE

ANGST VOR DER ANGST

 

30 OTTOBRE | ore 21.00

SLOW MACHINE

SIAMO TUTTI UNA FAMIGLIA
CRONACA DI UNA LOTTA IN NOVE CAPITOLI

 

DAL 6 AL 21 NOVEMBRE

TEATRO DEL LEMING

METAMORFOSI DI FORME MUTATE

 

30 NOVEMBRE | ore 21.00

CANTIERE ARTAUD

IL VOLTO DI KARIN UNO STUDIO

 

4 DICEMBRE | ore 21.00
5 DICEMBRE | ore 18.00

TEATRO DEL LEMMING

INFERNO PARTE PRIMA DI NEKYIA

 

11 DICEMBRE | ore 21.00
12 DICEMBRE | ore 18.00

TEATRO DEL LEMMING

CANTAMI ORFEO

 

TUTTI I LUNEDI' | dalle 19.00 alle 22.00

CORSO DI TEATRO

LABORATORIO PER LA CITTA' I CINQUE SENSI DELL'ATTORE

 


 


BIGLIETTO > € 10,00
METAMORFOSI > € 15,00
IL VOLTO DI KARIN > GRATUITO
RIDOTTO UNDER 25 > € 3,00
* eccetto METAMORFOSI

PRENOTAZIONI >
LA PRENOTAZIONE A TUTTI GLI EVENTI, ANCHE A QUELLI GRATUITI, E' OBBLIGATORIA
TEL: 0425.070643 E-MAIL: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

BIGLIETTERIA >
TEATRO STUDIO in presenza a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli

In considerazione dell’emergenza sanitaria in atto, chiediamo a tutto il pubblico di recarsi con largo anticipo nei luoghi di spettacolo in modo da agevolare i flussi in entrata, ricordando che non è possibile entrare
a spettacolo iniziato. Vi chiediamo inoltre di rispettare le norme in vigore alla data degli eventi. Si ricorda che in base al Decreto Legge n.105 del 23 luglio 2021 è necessario il green pass per accedere agli eventi.

 


INFORMAZIONI

TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.070643
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sabato 11 DICEMBRE 2021, ore 21.00 / domenica 12 DICEMBRE, ore 18.00 | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

CANTAMI ORFEO

con Chiara Elisa Rossini e Massimo Munaro
assistenza tecnica Alessio Papa
musiche e regia Massimo Munaro

 

Questo lavoro da una parte continua una ricerca, avviata con Musiche del Tempo, sulla capacità del suono di costituirsi come stanza della memoria, dall'altra si pone come primo movimento di un progetto che il Lemming ha intrapreso attorno al mito di Orfeo ed alle Metamorfosi di Ovidio.
Orfeo vuole ritrovare la sua amata morta: Euridice. E la visione si sdoppia. L'amore perduto di Orfeo diventa così il desiderio che non siamo stati in grado di ascoltare, la donna dimenticata, l'amico scomparso, i sogni che non abbiamo saputo realizzare.
Come Orfeo attraverso il mezzo dell’arte, del componimento poetico e musicale, ottiene dagli dèi la grazia che gli consente di intraprendere il viaggio nell’Aldilà, così per noi si apre un viaggio, impossibile, nella terra degli assenti, un viaggio a ritroso nella memoria, nei frammenti di ricordi perduti. Perché, come ricordava Borges, "noi siamo la nostra memoria, siamo questo chimerico museo di forme incostanti, questo mucchio di specchi infranti".

 

e se il mondo ti avrà dimenticato
dì alla terra immobile: io scorro,
e all'acqua rapida ripeti: io sono.
R. M. Rilke

sabato 4 DICEMBRE 2021, ore 21.00 / domenica 5 DICEMBRE, ore 18.00 | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

INFERNO PARTE PRIMA DI NEKYIA

con Alessio Papa, Diana Ferrantini, Chiara Elisa Rossini, Fiorella Tommasini, Katia Raguso
musiche e regia Massimo Munaro

a Roberto Domeneghetti

Questo lavoro costituisce la prima parte di NEKYIA, che in greco significa viaggio per mare di notte o discesa agli inferi. Il ciclo suggerisce la possibilità di un ripensamento radicale dei tre regni che la nostra cultura occidentale designa come i regni dell’oltre-mondo: Inferno – Purgatorio – Paradiso rappresentano anche oggi, infatti, innanzi tutto un patrimonio comune e insostituibile del nostro universo simbolico.

Se da un punto di vista psichico l’Inferno, come è per il teatro, suggerisce uno sprofondamento dell’anima nel regno dei morti, del sogno e dell’inconscio - cioè in un luogo senza tempo - da un punto di vista etico esso ci riporta, invece, a domande basilari sul nostro tempo, sul regno del presente. A questo presente gli spettatori, qui, sono lasciati nella loro condizione quotidiana di muta impotenza.
Il lavoro su INFERNO rappresenta la messa in gioco di questa questione, oggi, ineludibile. Il lavoro si costituisce come riflesso della nostra infera condizione quotidiana. E, come uno specchio crudele, questo riflesso si propone di provocare nello spettatore uno shock rivelatore e salutare.

martedì 30 NOVEMBRE 2021, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
CANTIERE ARTAUD

IL VOLTO DI KARIN UNO STUDIO

in residenza artistica dal 23 al 30 novembre
all'interno di "IN METAMORFOSI - residenze per la ricerca teatrale" realizzato all'interno del progetto
ARTISTI NEI TERRITORI grazie al contributo del MiC - Ministero della Cultura e della Regione Veneto

regia, disegno luci e scene Ciro Gallorano
con Davide Arena, Sara Bonci, Matilde Cortivo, Jo Kezich
direzione tecnica Federico Calzini
produzione Cantiere Artaud
con il contributo Fondazione CR Firenze

Ispirato alle opere di Ingmar Bergman, Il volto di Karin prende il titolo dall’omonimo cortometraggio del regista svedese dedicato alla memoria della madre Karin Åkerblom, elegia iconografica al tempo che scorre e all’importanza di sedimentare la memoria, incarnata dalle fotografie. Nel documentario Bergman mette in sequenza una serie di  fotografie della madre dai 3 anni fino a pochi giorni prima della morte. In esso si avverte l’inafferrabilità del tempo, ma anche la capacità di creare attraverso la visione una dimensione altra, quella del ricordo, che permette di colmare momentaneamente un’assenza data dalla perdita creando una realtà virtuale.

 

Cantiere Artaud è un collettivo di ricerca teatrale fondato ad Arezzo nel 2016 da Sara Bonci e Ciro Gallorano. Nel 2020 la compagnia è stata riconosciuta dalla Regione  Toscana come giovane formazione di prosa. Il nome dell’Associazione sottolinea la volontà di essere sempre pronti a nuove sperimentazioni e vuole essere un omaggio ad  Antonin Artaud, precursore di un teatro che tende a smuovere i nervi. Allo spettatore viene chiesto di lasciarsi condurre dentro un labirinto fatto di piccoli gesti e suoni  primordiali, silenzi e ombre. 

dal 6 al 21 NOVEMBRE | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

METAMORFOSI DI FORME MUTATE

prenotazione obbligatoria - più repliche al giorno. 5 spettatori a replica

con Alessio Papa, Diana Ferrantini, Fiorella Tommasini, Katia Raguso, Marina Carluccio, Massimo Munaro.
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro

Di forme mutate, liberamente ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, propone per ogni partecipante un‘immersione intima e personale nello spazio del rito, del mito e del ricordo. Il lavoro propone anche una possibile via d‘accesso ad un altro livello di realtà, dove siamo posti all‘incrocio fra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. È come se si precipitasse nel labirinto di una memoria ad  un  tempo  personale e archetipica. Siamo di fronte, forse, a dei fantasmi, all‘evocazione di un passato che si fa presente ma che non può tornare. La distanza attore-spettatore mima qui quella distanza irricomponibile che ci separa da ciò che è stato e che non tornerà più. La materia si disfa, si decompone, si mescola. Tutto cambia e si trasforma. Le Metamorfosi cantate da Ovidio si specchiano, così, nelle tante metamorfosi attraversate da ciascuno di noi, in un continuo movimento tra morti e rinascite.
L‘accesso è riservato ad un gruppo di soli cinque spettatori a replica. Sono previste un massimo di quattro repliche giornaliere. 

 

 

sabato 30  OTTOBRE 2021, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
SLOWMACHINE

SIAMO TUTTI UNA FAMIGLIA

Ideazione e regia Rajeev Badhan
Con Rajeev Badhan
Aiuto regia Elena Strada
Assistente tecnico Davide Rizzardi
Musiche Rajeev Badhan e Davide Rizzardi
Produzione SlowMachine e Bassano Operaestate Festival
Si ringraziano il Comune di Nove, Ken Gotanda, Valter Pigato e Giancarlo Caron

Materiali d’archivio realizzati dalla comunità, testi di cronaca della lotta operaia nel paese della ceramica raccolte dalla giornalista bellunese Tina Merlin nel 1971, memorie, ricordi e un vecchio amico giapponese, sono alcuni degli elementi che ci conducono in questa riflessione personale e collettiva sulla ciclicità del costruire, rompere e riparare, sulla fragilità della storia. La regia diventa spettacolo e le riflessioni viaggiano condivise tra video di archivio, video live e riflessioni personali.

Nella gentilezza del gesto dell’incontro con una comunità, SlowMachine interpreta i temi della cura e del rinnovamento facendosi ispirare dall’antica tecnica giapponese del Kintsugi, “riparare con l’oro” che trasforma la ceramica spezzata e senza più utilità, in un oggetto prezioso. Così come questa antica tecnica, il percorso teatrale riflette sul valore simbolico della rinascita, della volontà di non nascondere il danno, il trauma, cicatrici e ferite, per renderle preziose e uniche.

 

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Lemming

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