DAL 13 AL 23 APRILE | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING
METAMORFOSI - NEL LABIRINTO DELLA MEMORIA
con Alessio Papa, Diana Ferrantini, Fiorella Tommasini, Katia Raguso, Marina Carluccio, Silvia Massicci, Massimo Munaro
frammenti poetici da Publio Ovidio Nasone, Bino Rebellato, Nina Nasilli, Massimo Munaro, Rainer Maria Rilke, Dante Alighieri, Alda Merini, Marco Munaro
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro
CINQUE SPETTATORI A REPLICA / PIU' REPLICHE AL GIORNO / PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
NEL LABIRINTO DELLA MEMORIA, ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, conduce i partecipanti all‘interno di un percorso labirintico, che è insieme anche un‘immersione radicale, intima e personale nello spazio del rito, del mito e del sogno.
"Sospeso, magmatico, avvolgente, (ri)mette al centro sensi e contatto fisico. Liberamente ispirato ad Ovidio (ma anche a Rilke, Dante, Merini e ai miti classici greci), lo spettacolo-creazione di Massimo Munaro, ci regala il senso perduto del vero rito." Stefania Chinzari
"L’essenza stessa di questa esperienza, è la possibilità di mettere in contatto, l’intimità più singolare del nostro esserci contingente dentro il tempo della storia, con la memoria archetipica che ne costituisce, junghianamente, l’universale alimento, la condivisa risonanza che, nella sua manifestazione drammaturgica, rende possibile essere noi stessi e insieme parte degli altri, ovvero del Tutto." Maria Dolores Pesce
Nel labirinto delle memoria, ultima creazione del Teatro del Lemming, può essere considerata quasi una summa poetica, poiché ricollegandosi alla Tetralogia dello spettatore, che tanto ha significato nella storia del gruppo, quest‘opera contiene tutti gli elementi costitutivi della singolare poetica del gruppo.
VENERDI' 10 MARZO, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
WELCOME PROJECT_THE FOREIGNER'S THEATRE
ANGST VOR DER ANGST
di e con Chiara Elisa Rossini
assistenza ed elaborazione video Aurora Kellermann
musiche originali Munsha
tecnica Silvia Massici
riprese video Marina Carluccio
co-produzione Teatro del Lemming
Le paure, spiriti irrazionali e divini, si impossessano di persone, paesi, città e persino intere nazioni quando queste perdono il contatto con il proprio materiale inconscio, quando ignorano i conflitti e gli emarginati. ANGST VOR DER ANGST nasce dal desiderio di indagare il legame tra le paure individuali e quelle collettive. Una sola persona in scena. Una drammaturgia non narrativa, ma poetica, fatta di giustapposizioni e frammenti, di parole dette e taciute. Un lavoro che intreccia sogni, fiabe delle cultura europea, ricordi e filastrocche, poesie e modi di dire, saggi popolari e saggi accademici. Parole dritte e parole rovesce. Suoni e video. I telegiornali e le voci dei politici, le loro minacce, le promesse e gli scenari che sanno dipingere.
WELCOME PROJECT_THE FOREIGNER‘S THEATRE è una formazione emergente al femminile nata nel 2015 da un‘idea di Chiara Elisa Rossini. Perché WELCOME PROJECT_the foreigner‘s theatre? Il Teatro è un luogo altro, governato da proprie regole e leggi, al suo interno siamo tutti stranieri alla ricerca di intimità e dignità. La prima produzione di Welcome Project è stata INTIME FREMDE. Lo spettacolo ha debuttato nel novembre 2015 presso Acker Stadt Palast di Berlino. Intime Fremde è stato prodotto dal Teatro del Lemming in collaborazione con TATWERK I Performative Forschung.
WELCOME PROJECT > 1-15 gennaio _ URBAN DIGITAL CENTER e TEATRO STUDIO / ROVIGO
La residenza ha avuto come obbiettivo quello di precisare e di regolare la drammaturgia della nuova produzione del gruppo HEY ROBOT!
WELCOME PROJECT – THE FOREIGNER’S THEATRE è una formazione emergente al femminile nata nel 2015 da un'idea di Chiara Elisa Rossini.
Perché "Welcome project – the foreigner’s theatre"? Il Teatro è un luogo altro, governato da proprie regole e leggi, al suo interno siamo tutti stranieri alla ricerca di intimità e dignità. Per Welcome Project, infatti, il teatro è il luogo dello straniamento, dove le cose quotidiane diventano insieme qualcos’altro, si fanno simbolo. Ma è anche il luogo di una possibile “intimità in pubblico”. Nell’universo Teatro lo spettatore è lo straniero per definizione, colui che non conosce le regole del gioco, colui che si trova a dover interpretare simboli e linguaggi sconosciuti. E, in quanto interprete, egli è parte attiva e imprescindibile della scena e dall’azione. Nel gioco teatrale attori e spettatori sono il simbolo di un identità che non può darsi se non nell’incontro con l’altro.
IRAQI BODIES > 14 - 28 agosto _ TEATRO STUDIO / ROVIGO
La compagnia iracheno-svedese intende sfruttare la possibilità di utilizzo del Teatro Studio per realizzare una doppia performance attorno al materiale scenico di due lavori storici della compagnia: In Memoriam/The Actor e Freedom, at Last. I due lavori ruoteranno attorno ad un personaggio particolare che può essere visto come un totem dell’intera poetica del gruppo. Durante la residenza, il gruppo realizzerà anche un lavoro di formazione del pubblico, presentando al territorio la propria personale storia e poetica teatrale, di modo da consentire agli spettatori di comprendere meglio il lavoro scenico proposto. La residenza prevederà inoltre un intenso lavoro di scambio e confronto tra il personale artistico del Lemming e quello della compagnia ospite.
IRAQI BODIES è una Compagnia teatrale con sede a Gothenburg (Svezia), fondata da Anmar Taha e Josephine Gray. Anmar Taha, direttore artistico del gruppo, si è laureato presso l'Istituto di Belle Arti – Dipartimento di Teatro a Baghdad in Iraq nel 2005. Nello stesso anno, viene
gravemente ferito da un proiettile e decide di lasciare l'Iraq per trasferirsi in Svezia (poco prima aveva perso anche un membro della sua Compagnia, sempre a causa della guerra). Qui decide di proseguire il percorso artistico iniziato in Iraq e consegue un Master of Fine Arts (MFA) in Contemporary Performing Arts presso l'Università di Göteborg. Regista, attore e light designer, ha presentato le sue opere in molti festival in Europa, Asia e Medio Oriente. Iraqi Bodies è alla continua ricerca di un teatro radicale costituito dalla totalità dell'espressione
scenica.
GRETA TOMMESANI > 1-9 agosto e 19-24 settembre _ TEATRO STUDIO / ROVIGO
Greta Tommesani proseguirà la ricerca attorno al progetto CA-NI-CI-NI-CA, un lavoro sullo sfruttamento lavorativo e sulle modalità con cui si comunicano le cause sociali. Il progetto nasce dal desiderio di rappresentare lo sfruttamento lavorativo nelle filiere agro-alimentari (in particolare, in quella della salsa di pomodoro) non tanto come una situazione emergenziale, quanto come un fenomeno sistemico determinato dalle dinamiche di un sistema produttivo dominato dalla Grande Distribuzione Organizzata. Questo desiderio si intreccia a quello di esplorare i limiti di una comunicazione pietista che rappresenta i braccianti migranti come vittime per cui si può provare (al massimo) pietà, ma sempre da una posizione di distacco e superiorità. Il progetto è stato selezionato attraverso il BANDO CURA, in un binomio di ospitalità che in questo caso sarà realizzato in collaborazione con la residenza multidisciplinare lombarda IDRA.
GRETA TOMMESANI (Mantova, 1994) si è laureata in Cooperazione Internazionale e lavora nella progettazione sociale. Ha lavorato nella gestione e progettazione di interventi sociali e umanitari in Italia, Perù e Libano. Ha seguito formazioni attoriali, in drammaturgia e in conduzione di laboratori teatrali in modo continuativo nelle scuole Grock – Scuola di teatro e Comteatro; e in workshop con Artestudio, Frigo Produzioni, Massimiliano Civica, Daria Deflorian, Danio Manfredini, Fabiana Iacozzilli, Teatro delle Albe. Dal 2021 porta avanti il progetto “CA-NI-CI-NI-CA”, sostenuto dai percorsi di “Powered by REf” e “Animali Fantastici & Dove Trovarli”.
Il progetto di Greta Tommesani è stato selezionato attraverso un Bando realizzato dal Progetto CURA, una Rete costituita da 18 Residenze che attraversano tutte le Regioni italiane. Al Bando hanno risposto 299 Compagnie. A nove di esse si darà la possibilità di effettuare 9 attraversamenti artistici interregionali in 18 diversi spazi di residenza.
MATILDE VIGNA > 20-29 luglio e 13-17 dicembre _ TEATRO STUDIO / ROVIGO
Dopo “Una riga nera al piano di sopra” che affrontava la perdita delle cose, e “L’orizzonte degli eventi” che affronta la perdita di un genitore, il progetto conclude un percorso di ricerca attorno alla perdita. L’idea in nuce prevede un incrocio di storie diverse, tutte maturate dall’esperienza personale del gruppo. C’è la storia di una figlia, la cui madre perde il linguaggio, per il morbo di Alzheimer, per una demenza, o per un trauma cerebrale che colpisce l’emisfero sinistro, la zona del cervello deputata al linguaggio, alla memoria, all’attenzione. C’è la storia di un’insegnante, che lavora in una classe di giovani che si esprimono in un modo incomprensibile (mi cringio, stai flexando, mi sto ansiando, ha ragequittato…) C’è lo spunto offerto da Sam Steiner nel suo testo “Lemons Lemons Lemons”, che racconta di un futuro dispotico in cui una legge limita le comunicazioni interpersonali giornaliere a 140 parole. Come si aggira una
restrizione simile? Come si comunica con una madre che non ricorda le parole? Come si comunica con chi inventa parole nuove (per non farsi capire da noi)? Questa perdita del linguaggio… è degenerativa? Dove ci porterà? Grazie al supporto del progetto VENE.RE, che mette in rete le residenze della regione Veneto (Teatro del Lemming, Operaestate Festival/CSC Bassano del Grappa, Teatro Comunale di Vicenza), Matilde Vigna e i suoi collaboratori avranno la possibilità di provare a rispondere a queste domande.
MATILDE VIGNA nasce a Trecenta, in provincia di Rovigo, nel 1988. Nel 2015 si diploma alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, sotto la direzione di Valter Malosti. Nel biennio 2015-2016 partecipa al corso di Alta Formazione di Emilia-Romagna Teatro diretto da Antonio Latella. Ha vinto il Premio Ubu 2019 come miglior attrice under 35 e Premio Eleonora Duse attrice emergente stagione 2020/21. Ha fatto parte del gruppo scelto dal Teatro Bellini di Napoli per il progetto Zona Rossa, che ha visto gli artisti chiusi in teatro per 76 giorni (20/12/2020 -
05/03/2021). In teatro ha collaborato con Valter Malosti (Arialda, Antonio e Cleopatra), Antonio Latella (Santa Estasi, Aminta), Leonardo Lidi (Spettri, Qualcuno che tace: il teatro di Natalia Ginzburg, La casa di Bernarda Alba) Michele Di Mauro (Causa di beatificazione), Liv Ferracchiati (La tragedia è finita, Platonov), Pier Lorenzo Pisano (Senet), Licia Lanera (76), e numerose compagnie indipendenti. Co-autrice del podcast MACONDO per Treccani, lavora anche nell’audiovisivo (La legge di Lidia Poët, L’ultima notte di Amore).
Vene.Re: Residenze Venete in Rete è un progetto triennale multidisciplinare ideato dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, il Comune di Bassano del Grappa – Opera Estate Festival Veneto/CSC e il Teatro del Lemming, enti riconosciuti come titolari di residenza Artisti nei Territori per il triennio 2022-2024 dal MiC – Ministero della Cultura e dalla Regione Veneto.
Il progetto intende realizzare diversi progetti di ricerca e produzione per la creazione contemporanea attraverso lo strumento delle residenze artistiche come laboratori sperimentali delle arti sceniche. L’obiettivo è quello di sostenere la ricerca artistica di un/un’artista, compagnia, emergente o consolidata del Triveneto, con l’intento di ospitare un originale processo di creazione della durata globale di 45 giorni, prevedendo una restituzione presso le sedi di ciascun partner.
Il progetto prevede:
- Residenza: un periodo di lavoro in scena negli spazi messi a disposizione da ciascun partner;
- Sharing: una presentazione al pubblico del percorso artistico e di ricerca compiuto durante la residenza artistica al fine di coinvolgere gli spettatori nel processo di genesi dell'opera;
- Audience Development: un percorso di avvicinamento del pubblico alle performance con incontri con gli autori;
- Tutoraggio: un processo di accompagnamento realizzato da addetti ai lavori per un confronto con gli artisti e un supporto al processo creativo.
Concluso il processo di selezione del bando Vene.Re: la selezione è avvenuta su un totale di 115 proposte ricevute da artisti residenti e attivi in Triveneto; selezionato il progetto della Compagnia Bus 14 composta da Alessandro Businaro, Stefano Fortin e Chiara Businaro.
Ancora un ottimo risultato quello registrato dal bando promosso dalla rete Vene.Re - Residenze Venete in Rete, che unisce le tre residenze Artisti nei territori riconosciute dalla Regione Veneto e dal MIC-Ministero della Cultura: Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Comune di Bassano del Grappa – Opera Estate Festival Veneto/CSC e Teatro del Lemming.
Alla sua seconda edizione, infatti, il bando registra un successo ancora maggiore dello scorso anno: se già nella passata edizione erano state quasi 70 le proposte ricevute, quest’anno si sale ad oltre 100 artisti interessati a beneficiare di 45 giorni di residenza in Veneto.
Visto il successo del bando lanciato nel 2022, infatti, a dicembre 2023 i tre soggetti veneti Artisti nei territori avevano deciso di rilanciare il bando Vene.Re. Il fine della call, in continuità con la passata edizione, era quello di selezionare congiuntamente un’artista o compagnia residente e attiva in Triveneto, da ospitare in residenza per un totale di 45 giorni suddivisi in modo equo tra i partner della rete.
Il bando ha visto la partecipazione di ben 115 artisti e compagnie provenienti da Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, mostrando un panorama inaspettato di artisti giovani e affermati interessati a beneficiare di un lungo periodo di residenza sul territorio.
Come affermano i referenti della rete “Il bando Vene.Re continua a rivelarci un territorio fertile in creatività artistica ma bisognoso di spazi in cui ricercare e mettersi alla prova. Alla vivacità nell’ambito della produzione culturale, non corrisponde infatti una adeguata disponibilità di spazi,
fisici e progettuali, necessari al suo emergere e al suo consolidarsi: si rivela dunque assolutamente necessario per il benessere del settore, rafforzare e implementare i progetti di residenza artistica e investire affinché la loro connessione sia sempre più strutturata.”
Sulle 115 proposte pervenute, i direttori e consulenti artistici delle tre strutture hanno selezionato il progetto della Compagnia Bus 14, composta da Stefano Fortin (dramaturg, classe 1989, formatosi all'Accademia dello Stabile del Veneto), Alessandro Businaro (regista, classe 1993, formatosi alla Scuola di teatro Galante Garrone e all'Accademia Silvio d'Amico) e Chiara Businaro (assistente alla regia e alla drammaturgia, classe 1999, formatasi all’Accademia Silvio D’Amico).
Bus 14 utilizzerà i 45 giorni di residenza offerti dal bando per lavorare su Pay-per-view, un progetto partecipativo sul tema della sopravvivenza di un trentenne privilegiato che si muove all’interno di un mondo precario in cui solo il potere del denaro permette di salvarsi.
Come raccontano Businaro e Fortin, “Nel 2017 sul Messaggero del Veneto venne pubblicata una lettera di un 30enne friulano di nome Michele che, a causa di una società non in grado di offrirgli un mondo all’altezza delle sue aspettative, decise di suicidarsi. Vogliamo partire da questa lettera per indagare, anche attraverso interviste da realizzare a giovani adulti, quali siano i meccanismi più spietati all’interno della corsa alla sopravvivenza, capendo assieme agli intervistati quanto il denaro possa diventare un elemento fondamentale per la salvaguardia del proprio benessere psicologico e fisico.”
Nel corso del 2024, i due artisti avranno così modo di lavorare negli spazi messi a disposizione dai tre soggetti per un totale di 45 giorni, di cui 15 a Rovigo, 15 a Vicenza e 15 a Bassano del Grappa. In ciascun luogo di residenza sarà realizzato uno sharing, durante il quale verrà mostrato al pubblico lo sviluppo della ricerca.
Il progetto Vene.Re: Residenze Venete in Rete mette in relazione i tre soggetti riconosciuti dal MiC - Ministero della Cultura e dalla Regione Veneto come residenze Artisti nei territori del Veneto: Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Comune di Bassano del Grappa – Opera Estate Festival Veneto/CSC e Teatro del Lemming.
I tre partner, considerato il reciproco interesse a collaborare con azioni sinergiche sul territorio regionale, intendono realizzare diversi progetti di ricerca e produzione per la creazione contemporanea attraverso lo strumento delle residenze artistiche come laboratori sperimentali delle arti sceniche. Dopo aver realizzato diversi momenti d’incontro e confronto sull’attività di residenza realizzata da ciascuno e dopo aver condiviso alcuni sharing degli artisti ospitati, a partire dal 2022 la rete promuove un bando che mira a sostenere la ricerca artistica di un/un’artista, compagnia, emergente o consolidata del Triveneto, con l’intento di ospitare un originale processo di creazione della durata globale di 45 giorni, prevedendo una restituzione presso le sedi di ciascun partner.
IPSE DIXIT #44 - Animali Celesti
Conversazione con Alessandro Garzella e Francesca Mainetti di Animali Celesti ospiti in Teatro Studio con Canto d'amore alla follia, novembre 2022.
IPSE DIXIT #43 - Pouria Tirgan & Emanuele Fantini
Conversazione con i due giovani performer sul loro progetto di residenza e sul teatro.
IPSE DIXIT #42 - MASQUE TEATRO - KIVA - MAGGIO 2022
Conversazione con Lorenzo Bazzocchi sul tempo presente, sul lavoro e sulle creazioni dei Masque, sulla condizione dell'uomo, del teatro e del mondo.
Il Progetto CURA 2023 torna con il nuovo bando per l'assegnazione di 9 residenze interregionali. Le compagnie o gli artisti vincenti avranno la possibilità di sviluppare il loro progetto artistico in due realtà diverse tra i mesi di marzo e dicembre 2023.
Il progetto si struttura attraverso nove coppie di attraversamenti per promuovere la cultura e l'arte su tutto il territorio nazionale.
Potranno partecipare al bando le compagnie che propongono un lavoro già parzialmente strutturato ma ancora in fase di sviluppo e che, di conseguenza, non abbia ancora debuttato nella sua forma definitiva e non preveda di debuttare prima del periodo di residenza.
È possibile consultare il bando, dal 21 dicembre, sul sito:
per partecipare è necessario iscriversi attraverso la piattaforma Il Sonar:
https://www.ilsonar.it/infobandi.php?bando=cura
caricando i materiali indicati nel bando entro le ore 12.00 del 20 gennaio 2023.
I progetti vincitori saranno annunciati entro il 28 febbraio 2023 sul sito ufficiale del
progetto: www.progettocura.it
Vene.Re: Residenze Venete in Rete è il progetto di sostegno alla creazione nelle arti sceniche dei tre soggetti titolari di residenza Artisti nei Territori, La Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, il Comune di Bassano del Grappa – Opera Estate Festival Veneto/CSC e il Teatro del Lemming. Attraverso il progetto singoli artisti o compagnie residenti in Veneto, Friuli - Venezia Giulia e Trentino - Alto Adige possono essere ospitati in residenza artistica per 45 giorni e presentare una restituzione presso le sedi di ciascun partner.
Per partecipare è necessario inviare una domanda attraverso il form https://forms.gle/h3LXWQe4cpKDt78TA entro il 31 gennaio 2023.