Aderire è semplicissimo: basta firmare nel riquadro "Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale e delle fondazioni" e indicare il codice fiscale 93004620295 del Teatro del Lemming nell'apposito spazio. Passaparola! La cultura è un invito da estendere a tutti!
TEATRO STUDIO - ROVIGO
VISIONI di maggio
spettacoli | residenze teatrali
9 MAGGIO // ore 18.00 >
CADA DIE TEATRO
PESTICIDIO
16 MAGGIO // ore 18.00 >
QUI E ORA RESIDENZA TEATRALE
I WILL SURVIVE
23 MAGGIO // ore 18.00 >
CHILLE DE LA BALANZA
C'ERA UNA VOLTA IL MANICOMIO
30 MAGGIO // ore 18.00 >
TEATRO MAGRO
A MENADITO
BIGLIETTO > € 10,00
RIDOTTO UNDER 25 > € 3,00 (acquistabile solo in presenza presso il Teatro Studio)
Per info e prenotazioni > 0425.070643
PRENOTAZIONI >
LA PRENOTAZIONE A TUTTI GLI EVENTI E' OBBLIGATORIA
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BIGLIETTERIA >
ONLINE su liveticket.it o www.teatrodellemming.it
TEATRO STUDIO in presenza a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli
In considerazione dell’emergenza sanitaria in atto, gli spettacoli presenteranno CAPIENZE RIDOTTE per garantire la sicurezza individuale e collettiva. Vengono quindi privilegiati i canali di vendita online. A tutto il pubblico chiediamo di recarsi a teatro con largo anticipo in modo da agevolare i flussi in entrata. Vi chiediamo inoltre di rispettare le norme in vigore alla data degli eventi.
INFORMAZIONI
TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.070643
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Il Teatro Studio riapre le porte ad aprile con l'ospitalità di due progetti artistici del territorio regionale. Il decreto di inizio marzo faceva sperare in una riapertura dei teatri alla fine del mese ma ciò non è accaduto. È per noi però di fondamentale importanza tenere lo spazio aperto e vivo: abbiamo deciso così di utilizzare il mese di aprile per sostenere alcune realtà teatrali indipendenti del territorio regionale, che più risentono di questa chiusura forzata.
Focus Artisti del territorio | ROMINA ZANGIROLAMI > 9 - 16 aprile | restituzione 5 maggio 2021
Romina Zangirolami, danzatrice e coreografa di Rovigo, è ospite del Teatro Studio assieme a Davide Pedriali con il progetto "Il corpo, un luogo" una nuova idea produttiva che indaga e sublima, attraverso la danza, l'immobilismo innaturale e deleterio vissuto durante il periodo di lock-down. Il 5 maggio alle ore 18.00 presenta al pubblico una restituzione della residenza.
MARIA CHIARA PEDERZINI > 20 - 27 aprile | restituzione 27 aprile 2021
Maria Chiara Pederzini è un’attrice e regista padovana, finalista nel 2017 alla Biennale di Venezia per il concorso Registi Under 30, selezionata dal Teatro del Lemming attraverso il bando “In metamorfosi. Nuove drammaturgie”, un bando lanciato dal Lemming per valorizzare i giovani artisti veneti che lavorano su drammaturgie contemporanee intese come vere e proprie scritture sceniche. La regista padovana, durante la sua residenza artistica, lavora assieme ai suoi attori ad una drammaturgia inedita dal titolo "Libertà", in cui quattro figure umane portano in scena i turbamenti delle relazioni contemporanee, in un flusso di coscienza che dà voce a immaginari collettivi sommessi, indicibili. Il lavoro indaga il rapporto fra uomo e natura, sanguinoso, mai pacificato; la lacerazione del desiderio; il sesso come luogo di violenza e di vitalità inesprimibili; il senso di colpa legato al piacere. Il 27 aprile alle ore 18.00 presenta al pubblico un primo studio.
MOMEC > 26 luglio - 10 agosto | restituzione 11 agosto 2021
Il terzo tempo del rugby è un rito, un momento di festa che riunisce squadre e tifosi dopo ogni partita. Il Terzo Tempo di MOMEC è un incontro con le persone che vivono in noi, nella nostra memoria. Dopo il primo tempo del vivere e il secondo del dimenticare, arriva il terzo tempo del ricordare. Tramite la nostra memoria, infatti, possiamo entrare in contatto con amici, parenti, amori vecchi o nuovi, vivi o morti, vicini o lontani. Per farlo non è necessario trovarsi faccia a faccia, può bastare un foglio di carta.
Terzo Tempo di MOMEC è un piccolo spazio dedicato a un singolo partecipante alla volta: si visita soli, ma si può vivere insieme a chi si desidera. Il progetto di rsidenza di MOMEC ruota attorno alla possibilità di costruire un'esperienza significativa per il singolo partecipante a partire dalla raccolta e dalla stratificazione di memorie che possono diventare condivise. MOMEC è un collettivo di persone unite dalla volontà di riattivare la capacità di ricordare. Nato da un’idea di Mario Previato, ex attore del Teatro del Lemming e copywriter, il gruppo ritorna a lavorare sul rapporto tra memoria singolare e collettività. La memoria è sempre uno spazio dedicato all’incontro, prima con la città (Guida alla Memoria, 2018), poi tra sconosciuti (Soggetti Comuni, 2019) e oggi con le persone della nostra vita, attraverso un Terzo Tempo che ci mette in contatto prima di tutto con noi stessi.
CANTIERE ARTAUD > in streaming dal 4 al 10 novembre / in TEATRO STUDIO dal 23 - 30 novembre | restituzione 30 novembre 2021
Cantiere Artaud è un collettivo di ricerca teatrale fondato ad Arezzo nel 2016 da Sara Bonci e Ciro Gallorano. Nel 2020 la compagnia è stata riconosciuta dalla Regione Toscana come giovane formazione di prosa. Il nome dell’Associazione sottolinea la volontà di essere sempre pronti a nuove sperimentazioni e vuole essere un omaggio ad Antonin Artaud, precursore di un teatro che tende a smuovere i nervi. Allo spettatore viene chiesto di lasciarsi condurre dentro un labirinto fatto di piccoli gesti e suoni primordiali, silenzi e ombre. La residenza è dedicata ad un nuovo progetto produttivo ispirato alle opere di Igmar Bergman: Il volto di Karin prende il titolo dall’omonimo cortometraggio del regista svedese dedicato alla memoria della madre Karin Åkerblom, elegia iconografica al tempo che scorre e all’importanza di sedimentare la memoria, incarnata dalle fotografie. Nel documentario Bergman mette in sequenza una serie di fotografie della madre dai 3 anni fino a pochi giorni prima della morte. In esso si avverte l’inafferrabilità del tempo, ma anche la capacità di creare attraverso la visione una dimensione altra, quella del ricordo, che permette di colmare momentaneamente un’assenza data dalla perdita creando una realtà virtuale.
Archivio
Informazioni relative agli obblighi derivanti dall’art. 9 commi 2 e 3 del Decreto Legge 8 agosto 2013 n. 91, convertito con legge 7 ottobre 2013 n. 112. Dal 2017 vengono pubblicati i contributi pubblici ricevuti ai sensi della L. 124/2017, cc. 125-129.
Anno 2022 - contributi pubblici - incarichi, consulenze e collaborazioni
Anno 2021 - contributi pubblici - incarichi, consulenze e collaborazioni
Anno 2020 - contributi pubblici - incarichi, consulenze e collaborazioni
Anno 2019 - contributi pubblici - incarichi, consulenze e collaborazioni
Anno 2018 - contributi pubblici - incarichi, consulenze e collaborazioni
Anno 2017 - contributi pubblici - incarichi, consulenze e collaborazioni
Anno 2016 - incarichi, consulenze e collaborazioni
Anno 2015 - incarichi, consulenze e collaborazioni
Anno 2014 - incarichi, consulenze e collaborazioni
Anno 2013 - incarichi, consulenze e collaborazioni
Caro spettatore,
siamo felici di annunciare l'uscita del libro di Massimo Munaro La Tetralogia del Lemming. Il mito e lo spettatore, Ed. Il Ponte del Sale.
Il libro raccoglie i testi e le testimonianze di quattro storici lavori del Teatro del Lemming: Edipo, Dioniso e Penteo, Amore e Psiche, Odisseo, più le due postfazioni alla Tetralogia, A Colono e L’Odissea dei Bambini.
Il racconto – anche attraverso le posizioni articolate della critica, le lettere di tanti spettatori e i diari di lavoro degli attori – disegna un’avventura teatrale e umana fra le più singolari degli ultimi decenni. Al centro di questi lavori c’è la potenza sempre attuale del mito e c’è lo spettatore che, nel suo diretto coinvolgimento sensoriale, assume qui, per la prima volta anche in senso drammaturgico, il ruolo di protagonista.
La Tetralogia si pone innanzitutto come interrogazione al teatro. Interroga la sua natura, la sua attualità, la sua funzione. E lo fa rimettendo in questione e ridefinendo in modo radicale i suoi elementi strutturali: l’attore, lo spettatore, lo spazio scenico, la drammaturgia – conservando una radicalità irriducibile, un punto di vista che abolisce ogni abitudine e che rifiuta ogni mediazione. Essa rappresenta, nella storia del Teatro del Lemming, un punto insieme di arrivo e di partenza, il manifesto di un credo teatrale, del tutto antitetico ad un mondo che invece continua a muoversi in direzione opposta.
"Questo teatro è così importante, così necessario, così rivoluzionario che non sai se è parte di un’era passata che abbiamo perso e che rimpiangeremo o se è l’avanguardia, l’antagonista dell’era in cui stiamo entrando”.
Se vuoi acquistare il libro segui questo link oppure lo puoi trovare in tutte le librerie, anche online.
Puoi ascoltare le musiche composte da Massimo Munaro per gli spettacoli della Tetralogia su Spotify seguendo questo link.
L'archivio di interviste realizzate per IPSE DIXIT si arricchisce con i contributi di Luca Radelli di Teatro Invito, ospite in Teatro Studio con lo spettacolo Bartleby nell'aprile 2019 e con Massimiliano Donato del Centro Teatrale Umbro che ha portato in scena Amleto, l'archivio delle anime al Teatro Studio nel marzo 2019.
Qui il link all'elenco completo.
Sono online nuovi video per IPSE DIXIT con le interviste a Vasco Mirandola, Camilla Ferrari, Giulia Flacco, a Livello 4, a Welcome Project, a Farmacia Zoo:é. I video sono stati realizzati durante il periodo di residenza artistica al Teatro Studio oppure in occasione dell'ospitalità in stagione.
IPSE DIXIT è la raccolta di interviste con alcuni degli artisti che di volta in volta ospitiamo al Teatro Studio. Qui il link all'elenco completo.
Sono online due nuovi video per IPSE DIXIT con le interviste a Simone Capula ed a Fabio Liberti ed Emanuele Rosa. Entrambi i video sono stati realizzati durante il loro periodo di residenza artistica al Teatro Studio per il progetto "IN METAMORFOSI - residenze per la ricerca teatrale" del Teatro del Lemming.
IPSE DIXIT è la raccolta di interviste con alcuni degli artisti che di volta in volta ospitiamo al Teatro Studio. Qui il link all'elenco completo.
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Cari spettatori,
con rammarico vi annunciamo che la stagione VISIONI novembre-dicembre 2020 non potrà avere luogo in Teatro Studio a Rovigo a causa del DPCM del 24 ottobre, che, come sapete, prevede la sospensione di tutti gli spettacoli. Siamo dunque costretti a chiudere nuovamente al pubblico lo spazio di viale Oroboni che negli ultimi anni ha fatto avvicinare al teatro contemporaneo studenti del liceo, giovani, appassionati dell’arte in tutte le sue forme, proponendosi come un presidio culturale della città.
In questi giorni, sono affissi a Rovigo i manifesti di lancio della nostra rassegna, che avrebbe dovuto animare il Teatro Studio fino a Natale: in parte si trattava di spettacoli che avrebbero già dovuto essere presentati nella prima parte dell’anno ma che erano stati bloccati dal precedente lockdown; in parte si trattava di eventi inediti, volti a divulgare la cultura sul territorio. Avevamo pianificato una campagna di comunicazione che prevedeva, inoltre, anche la distribuzione di flyer già andati in stampa e tante altre piccole azioni che annunciavano che, dopo il successo del Festival Opera Prima di settembre, eravamo pronti a riaprire il Teatro Studio, per nutrirci nuovamente di cultura assieme.
Ringraziamo l’associazione Festival Opera Prima, che a settembre ci ha permesso di aprire in tutta sicurezza il Teatro Studio e di contribuire alla realizzazione di un evento importante e ringraziamo voi, cittadini e spettatori, per esserci stati e per esservi fidati: il teatro è stato ed è un luogo sicuro, dove sono stati sempre rispettati tutti i protocolli e l’unico contagio possibile è quello dell’anima e del pensiero critico.
Siamo profondamente dispiaciuti, non solo perché tutto questo lavoro viene reso vano così, da un giorno all’altro e senza preavviso, ma anche e soprattutto perché l’intero settore teatrale, da giugno ad oggi, si è rimboccato le maniche ed ha pianificato una ripartenza rispettosa di tutte le normative previste, riuscendo a rianimare le piazze, le strade, le città, gli spazi al chiuso e all’aperto, riuscendo a portare comunità in un mondo costretto al distanziamento. Pensavamo che di questo le istituzioni ci fossero grati, pensavamo di aver svolto un servizio pubblico fondamentale, tanto più in un momento di crisi come questo, dove è importante non lasciarsi sovrastare dalla paura e avere il coraggio di continuare a guardare negli occhi i nostri vicini, anche se estranei.
La scelta di chiudere i teatri (senza per altro chiudere le chiese, gli stadi, le aziende, le industrie) avviene evidentemente perché il lavoro teatrale viene considerato inessenziale e perciò testimonia la crisi e l’orrore di una società che considera sacrificabili i luoghi culturali anche quando vengono messi in sicurezza. Allo stesso tempo, questa scelta impedisce a decine di migliaia di persone di lavorare, rendendo disastrosa una condizione già difficile e precaria.
Siamo così costretti a rimandare il nostro incontro in presenza, faccia a faccia, ma in questo mese di chiusura non ci fermeremo, continueremo ad immaginare nuovi progetti capaci di portare bellezza. Vi chiediamo quindi, cari cittadini, di non arrendervi neanche voi, di non accettare di essere trasformati in semplice capitale umano, ma di restare umani e cioè esseri pensanti fatti di un’anima e di un pensiero che necessitano sempre di essere nutriti.
TEATRO DEL LEMMING
Rovigo, 26 ottobre 2020
TEATRO STUDIO - ROVIGO
VISIONI spettacoli | residenze teatrali
novembre / dicembre 2020
1 NOVEMBRE 2020 // ore 18.00 >
QUI E ORA RESIDENZA TEATRALE
I WILL SURVIVE
12 NOVEMBRE // ore 20.00 >
WELCOME PROJECT _ THE FOREIGNER'S THEATRE
ANGST VOR DER ANGST
29 NOVEMBRE // ore 18.00 >
CADA DIE TEATRO
PESTICIDIO
6 DICEMBRE // ore 18.00 >
CARLO SERRA
LEZIONI DI MUSICA COME SUONO DI NATURA
il primo movimento del TITANO di Gustav Mahler
13 DICEMBRE // ore 18.00 >
CHILLE DE LA BALANZA
C'ERA UNA VOLTA IL MANICOMIO
TEATRO DEL LEMMING IL TEATRO DELLO SPETTATORE
DAL 14 AL 19 DICEMBRE >
METAMORFOSI di forme mutate
20 DICEMBRE // ore 17.00 >
MASSIMO MUNARO
LA TEATRALOGIA DEL LEMMING il mito e lo spettatore
20 DICEMBRE // ore 20.00 >
MUSICHE DEL TEMPO
BIGLIETTO > € 10,00
METAMORFOSI > € 15,00
RIDOTTO UNDER 25 > € 3,00
(*eccetto Metamorfosi)
Per info e prenotazioni > 0425.070643
BIGLIETTERIA >
ONLINE su liveticket.it o www.teatrodellemming.it
TEATRO STUDIO in presenza a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli
In considerazione dell’emergenza sanitaria in atto, gli spettacoli presenteranno CAPIENZE RIDOTTE per garantire la sicurezza individuale e collettiva. Vengono quindi privilegiati i canali di vendita online. A tutto il pubblico chiediamo di recarsi a teatro con largo anticipo in modo da agevolare i flussi in entrata. Vi chiediamo inoltre di rispettare le norme in vigore alla data degli eventi.
INFORMAZIONI
TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.070643
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Nel 2019 e nel 2020 è proseguito il lavoro laboratoriale all'interno della Casa Circondariale di Rovigo. In questo periodo il Teatro del Lemming è stato coinvolto sia nel Progetto PER ASPERA AD ASTRA riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza sia nella prosecuzione del progetto finanziato con il bando Regione Veneto D.G.R. 1648/2016.
PER ASPERA AD ASTRA è promosso da ACRI e sostenuto da 11 Fondazioni di origine bancaria, ha l’obiettivo di tracciare un percorso che mette insieme le migliori esperienze di teatro in carcere presenti in diversi contesti territoriali, li fa dialogare e diffonde l’approccio anche a beneficio di altri contesti e operatori. Il progetto si è articolato in una serie di eventi formativi e di workshop realizzati all’interno degli istituti di pena localizzati nei territori di competenza delle Fondazioni partecipanti, rivolti a operatori artistici, operatori sociali e detenuti. Per quest’ultimi i corsi di formazione professionale rappresentano un ponte verso nuove opportunità lavorative.
Grazie al Decreto n. 133 del 23/11/2018 della Giunta della Regione Veneto siamo riusciti a proseguire anche con il laboratorio teatrale. L’attività è stata bruscamente interrotta dall’emergenza sanitaria ed è ripresa, con un numero inferiore di partecipanti a luglio ed agosto 2020.
Il breve video, realizzato alla ripresa del laboratorio dopo la sua brusca interruzione dovuta all'emergenza Covid-19, restituisce il senso dell'esperienza.
Il progetto IN METAMORFOSI prevede la realizzazione di due tipologie differenti di residenze: da una parte verranno ospitati in Teatro Studio i processi di lavoro di artisti e gruppi veneti, operanti nella sperimentazione dei linguaggi scenici; dall’altra parte verranno individuate giovani realtà nazionali ed europee la cui ricerca ruota attorno al ruolo dello spettatore all’interno dell’evento scenico.
Gli artisti selezionati per il 2020 sono:
Focus Artisti del territorio | FARMACIA ZOO:E' > 19 - 26 luglio | restituzione 10 settembre 2020
Farmacia Zoo:è è una compagnia indipendente nata nel dicembre 2006 a Mestre dall‘incontro tra Gianmarco Busetto e Carola Minincleri Colussi. Si occupa di teatro, poesia e performance e indaga la contemporaneità alla ricerca del valore essenziale degli individui e delle loro comunità, per trovare e condividere ispirazioni e percorsi “alternativi al vuoto”. Durante il periodo di residenza la Compagnia è impegnata con il nuovo progetto produttivo: Sarajevo, mon amour è una storia di resistenza che nasce da un viaggio compiuto da Gianmarco Busetto e Carola Minincleri Colussi nel 2018, una ricerca sui 1.425 giorni d‘assedio vissuti dalla città di Sarajevo tra il 1992 e il 1996 durante la Guerra dei Balcani, poi influenzata dall‘esperienza di assedio vissuto durante la pandemia. Per narrare di questo pericoloso gioco dell‘odio, qui si racconta una storia d‘amore: quella tra Boško Brkic e Admira Ismic, conosciuti come “Giulietta e Romeo dei Balcani“, fidanzati di etnie e origini differenti, uccisi da un cecchino e morti abbracciati sul ponte di Vrbanja, mentre cercavano di fuggire insieme da Sarajevo, per poter continuare ad amarsi e a vivere la loro vita. Sarajevo, mon amour, è una serie di storie, quella di chi racconta, quella di chi è raccontato, quelle di chi osserva e ascolta, storie che si incontrano nella memoria sanguinosa di una città dilaniata dall’odio, una città in cui due ragazzi che potrebbero essere chiunque in un futuro qualsiasi, combattono contro le granate, i cecchini, la sete, contro la storia che, in ogni conflitto, vorrebbe vittima chi non smette di amare. Lo spettacolo ha debuttato il 10 settembre all'interno della XVI edizione del Festival Opera Prima.
Focus Artisti del territorio | LIVELLO 4 > 26 luglio - 2 agosto | 28 settembre - 2 ottobre | restituzione 10 settembre 2020
Livello 4 è un collettivo teatrale fondato a Valdagno (Vicenza) nel 2010 da Alessandro Sanmartin, Giorgia e Riccardo Peruzzi, con lo scopo di contagiare attraverso le arti ed offrire alternative culturali nel territorio. Dal 2012 l‘associazione è attiva nell‘organizzazione di CRASHTEST TEATRO FESTIVAL.La residenza è dedicata alla costruzione della drammaturgia e allo sviluppo di Loop. Uno studio del lavoro è stato presengtato durante la XVI edizione del Festival Opera Prima.
Focus Artisti del territorio | MOMEC > 17 - 24 agosto | restituzione dal 7 al 13 settembre 2020
MOMEC è un collettivo di persone unite dalla volontà di riattivare la capacità di ricordare. Nato da un’idea di Mario Previato, ex attore del Teatro del Lemming e copywriter, il gruppo ritorna per il terzo anno a Opera Prima. Per MOMEC la memoria è sempre uno spazio dedicato all’incontro, prima con la città (Guida alla Memoria, 2018), poi tra sconosciuti (Soggetti Comuni, 2019) e oggi con le persone della nostra vita, attraverso un Terzo Tempo che ci mette in contatto prima di tutto con noi stessi. Il gruppo è al lavoro su TERZO TEMPO, nuovo progetto produttivo. Il terzo tempo del rugby è un rito, un momento di festa che riunisce squadre e tifosi dopo ogni partita. Il Terzo Tempo di MOMEC è un incontro con le persone che vivono in noi, nella nostra memoria. Dopo il primo tempo del vivere e il secondo del dimenticare, arriva il terzo tempo del ricordare. Tramite la nostra memoria, infatti, possiamo entrare in contatto con amici, parenti, amori vecchi o nuovi, vivi o morti, vicini o lontani. Per farlo non è necessario trovarsi faccia a faccia, può bastare un foglio di carta. Terzo Tempo di MOMEC è un piccolo spazio dedicato a un singolo partecipante alla volta: si visita soli, ma si può vivere insieme a chi si desidera.
WELCOME PROJECT - The foreigners theater > 24 - 31 agosto |
WELCOME PROJECT – THE FOREIGNER’S THEATRE è una formazione emergente al femminile nata a Berlino nel 2015. La prima produzione di Welcome Project è stata INTIME FREMDE. Lo spettacolo ha debuttato nel novembre 2015 presso Acker Stadt Palast di Berlino. Nel 2017 Intime Fremde è stato nominato tra i 10 migliori spettacoli dell'anno dalla rivista Krapp's Last Post e ha vinto il premio Crash Test 2017. La poetica in divenire della giovane compagnia nasce dalla convinzione che il Teatro è un luogo altro, governato da proprie regole e leggi, al suo interno siamo tutti stranieri alla ricerca di intimità e dignità. Il progetto di residenza è dedicato al nuovo progetto produttivo che si interroga sulla relazione tra l'essere umano e l'intilligenza artificiale.