METAMORFOSI di forme mutate
con Alessio Papa, Diana Ferrantini, Fiorella Tommasini, Katia Raguso, Marina Carluccio, Massimo Munaro
frammenti poetici da Publio Ovidio Nasone, Bino Rebellato, Nina Nasilli, Massimo Munaro
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro
una produzione Teatro del Lemming 2020
A compimento di un lavoro durato tre anni avremmo dovuto debuttare con METAMORFOSI - NEL LABIRINTO DELLA MEMORIA nel giugno 2020. Dopo diversi Studi preparatori lo spettacolo aveva trovato la sua forma definitiva in un percorso labirintico dedicato a un piccolo gruppo di spettatori, sette a replica. La relazione prossemica e sensoriale con lo spettatore era tale che all’esplodere dell’emergenza sanitaria abbiamo subito compreso che sarebbe stato impossibile realizzare lo spettacolo per come era stato concepito. Abbiamo così deciso di rimandare il lavoro alla prossima stagione.
Le regole per la riapertura dei teatri sono piuttosto gravose. Esse stabiliscono che in scena gli attori, seppure senza mascherina, devono mantenere una distanza fra loro di un metro e dallo spettatore di due metri. E gli spettatori, fra loro, almeno di un metro. Condizioni che rendono apparentemente già difficile praticare un teatro che non sia un monologo recitato con pubblico frontale, figurarsi un teatro come il nostro basato sulla relazione ravvicinata e sensoriale con lo spettatore.
Poiché però siamo rifuggiti, fin dall’inizio, dalle piattaforme digitali credendo che la natura del teatro sia in “presenza”, non ci era possibile sottrarci alla sfida. Tanto più che siamo convinti che proprio in quest’epoca di “distanziazione sociale” il teatro e la relazione autentica e viva fra attore e spettatore costituisce un pharmakon oggi più che mai necessario.
Abbiamo così accolto le limitazioni indotte dall’emergenza sanitaria Covid-19, senza per questo rinunciare alla specifica poetica sensoriale della Compagnia denominata “Teatro dello spettatore”.
DI FORME MUTATE, liberamente ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, propone per ogni partecipante un'immersione radicale, intima e personale nello spazio del rito, del mito e del ricordo. L'accesso è riservato ad un gruppo di soli cinque spettatori a replica. Sono previste un massimo di quattro repliche giornaliere.
Qui un estratto della rassegna stampa