La rilettura del Teatro del Lemming delle tre cantiche dantesche
- Mer, 24. Novembre 2021
- NANCY FRANCIA
24 novembre 2021, dalle 17 alle 19
Nancy (France), Université de Lorraine - Dipartimento di Italianistica
SEMINARIO/WORKSHOP
MASSIMO MUNARO
IL TEATRO DEL LEMMING
NELLA RILETTURA DELLE TRE CANTICHE DANTESCHE
Il lavoro attorno alle tre Cantiche dantesche si è sviluppato per il Teatro del Lemming in più fasi fra il 2002 e il 2006. La prima fase ha coinciso con l’invito a 34 poeti italiani a presentare e a commentare ciascuno un canto dell’Inferno - i testi sono pubblicati in 4 volumi dall’editore Il ponte del sale. Questa prima fase ha coinciso con un intenso lavoro laboratoriale con un gruppo di giovani attori. La seconda fase ha visto la realizzazione di tre studi successivi: I primi sette canti; Fino a diciassette - dentro DiTe; Malebolge. La terza fase ha visto, alla fine, la presentazione dell’opera I trentaquattro Canti.
Infine, il lavoro complessivo sulle tre Cantiche si è condensato in NEKYIA - Inferno Purgatorio Paradiso.
Il progetto si è configurato come completa e radicale reinvenzione scenica delle tre cantiche, perché il tentativo era propriamente quello di ripensare l’architettura Dantesca ricollocandola dentro il nostro tempo. Se da un punto di vista psichico Inferno-Purgatorio-Paradiso, così come è per il teatro, suggeriscono uno sprofondamento dell’anima nel regno dei morti, del sogno e dell’inconscio - cioè in un luogo senza tempo - da un punto di vista etico essi ci riportano a domande basilari sul nostro tempo, sul regno del presente. Il movimento Dantesco suggerisce che solo inabissandosi è possibile salire nell’alto, solo cadendo ci si potrà alzare: solo la ferita Risana. La discesa agli Inferi conduce infatti a un viaggio verso la luce.
Il seminario, oltre a proporre il racconto dettagliato di questa esperienza teatrale, prevede la visione di alcuni momenti della realizzazione del progetto spettacolare anche nelle sue diverse fasi di realizzazione.
“Questo teatro, diverso, anti-tradizionale, che quotidianamente lotta per la propria sopravvivenza, rappresenta una piccola rivincita nei confronti di quel segmento di realtà che tenta silenziosamente di narcotizzare la coscienza di un uomo che, per poter comprendere e interpretare il proprio mondo, sembra volersi avvalere sempre di meno del potenziale ermeneutico ed euristico delle arti”.
GIACOMO FRONZI, Teatro del Lemming. Teoria e pratica di una teoria estrema, Micromega - 2016
MASSIMO MUNARO fonda nel 1987 a Rovigo il Teatro del Lemming, di cui è compositore, drammaturgo e regista. Dopo i primi lavori che coniugano gli aspetti puramente evocativi del linguaggio teatrale, avvia una fase di ricerca denominata Teatro dello spettatore, che propone un radicale ribaltamento della prospettiva che fa dello spettatore non più passivo fruitore ma motore stesso della rappresentazione. Dirige a Rovigo il Festival Opera Prima per il quale ha ricevuto nel 1996 il Premio Bartolucci. È ideatore di una originale pedagogia sull’attore denominata I cinque sensi dell’attore.
Sede
- Université de Lorraine
Descrizione
Dipartimento di Italianistica