3 MAR. 2018, ORE 21.00 / TEATRO STUDIO

SPETTACOLO VINCITORE DEL BANDO over40
(?)

 

Il bando, ideato da Carichi Sospesi e sostenuto da CONNESSIONI - rete veneta per la ricerca teatrale, è rivolto ad artisti professionisti italiani e stranieri Over 40. A questa seconda edizione, Mazinga CONTRO Under 35, possono partecipare compagnie, singoli artisti, performer, gruppi informali, che presentino uno spettacolo teatrale in forma completa e definitiva.

7 FEB. 2018, ORE 21.00 / TEATRO STUDIO

TEATRO DEL LEMMING
AMLETO

con Chiara Elisa Rossini, Diana Ferrantini, Fiorella Tommasini, Alessio Papa, Boris Ventura,Alessandro Sanmartin, Katia Raguso
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro

Nella sua natura scopertamente metateatrale lAmleto shakespeariano pone al centro il problema del teatro. Un teatro inteso come spettacolo, cioè simulacro, inganno, falsità, ipocrisia. Da questo punto di vista lo spettacoloha ormai completamente invaso, insieme al regno di Danimarca, alla sua corte e ai suoi cortigiani, lintero nostro mondo contemporaneo: qui la realtà si afferma come tale solo in quanto perpetua finzione.

A questa spettacolarità diffusa Amleto oppone un teatro che sappia smascherare linganno, che sappia diventare uno strumento in grado di prendere in trappola la coscienza dello spettatore.

 

2 FEB. 2018, ORE 21.00 / TEATRO STUDIO

KOREJA (LECCE)
FRAME

con Francesco Cortese, Riccardo Lanzarone, Maria Rosaria Ponzetta, Emanuela Pisicchio, Giuseppe Semeraro
regia, scene, costumi e luci Alessandro Serra
realizzazione scene Mario Daniele

una co-produzione Compagnia Teatropersona

Frame si ispira alluniverso pittorico di Edward Hopper. Una novella visiva, senza trama e senza finale, direbbe Cechov, una porta semiaperta per un istante su una casa sconosciuta e subito richiusa. Nei suoi quadri non vi è alcuna intenzione morale o psicologica, egli semplicemente coglie il quotidiano dei giorni. Opere straordinarie compiute attraverso lordinario. Quanto più consuete sono le ambientazioni, abitate da figure semplici, tanto più si rivela la magia del reale.

Il progetto artistico di Koreja è fatto di "opere" e di "azioni" che partono dall'esigenza profonda di costruire nel nostro amato/odiato Sud una "residenza del teatro e della cultura" aperta alle innovazioni, al confronto fra le diverse generazioni, dove alle nostre radici abbiamo sempre dato la stessa attenzione e importanza delle radici e delle lingue degli altri, in un rapporto di reciproco rispetto.

Alessandro Serra, fresco vincitore questanno del Premio UBU, ambìto riconoscimento della critica teatrale italiana, fonda nel 1999 la Compagnia Teatropersona, con la quale comincia a mettere in scena i propri spettacoli che scrive e dirige, creandone le scene, i costumi e le luci. Negli ultimi anni il suo lavoro di ricerca sulla scena si concretizza come puro fatto materico in cui la drammaturgia è praticata quale vero e proprio espianto di aure dalle opere letterarie da cui trae ispirazione.

 

 

LABORATORIO IN CITTA'
FEBBRAIO - MAGGIO 2018 > TUTTI I LUNEDI' DALLE 19.30 ALLE 22.00

Il laboratorio è aperto a chiunque desideri realizzare un'esperienza di teatro.
Non è richiesta nessuna esperienza pregressa.  Il laboratorio si propone come introduttivo alla personale pedagogia ideata dal Lemming e denominata I Cinque sensi dell'attore.

"Lo strumento di ricerca principale dell'attore è per noi il corpo. Il senso / i sensi del corpo. I cinque sensi dell'attore , indagati separatamente e poi in continua sinestesia fra loro, sono, oltre che un appello alla pienezza della vita, una via d'accesso all'altrove del teatro e alle capacità creative dell'attore."

COSTO € 50,00 AL MESE > Primo incontro: 5 febbraio
GRATUITO PER I RAGAZZI DAI 17 AI 21 ANNI

Per info e iscrizioni: 0425 070643 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

i laboratori passati

LABORATORIO IN CITTA'
FEBBRAIO - MAGGIO 2018 > TUTTI I LUNEDI' DALLE 19.30 ALLE 22.00

Il laboratorio è aperto a chiunque desideri realizzare un'esperienza di teatro.
Non è richiesta nessuna esperienza pregressa.  Il laboratorio si propone come introduttivo alla personale pedagogia ideata dal Lemming e denominata I Cinque sensi dell'attore.

"Lo strumento di ricerca principale dell'attore è per noi il corpo. Il senso / i sensi del corpo. I cinque sensi dell'attore , indagati separatamente e poi in continua sinestesia fra loro, sono, oltre che un appello alla pienezza della vita, una via d'accesso all'altrove del teatro e alle capacità creative dell'attore."

COSTO € 50,00 AL MESE > Primo incontro: 5 febbraio
GRATUITO PER I RAGAZZI DAI 17 AI 21 ANNI

Per info e iscrizioni: 0425 070643 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

i laboratori passati

CORSO DI FORMAZIONE PER ATTORI
I CINQUE SENSI DELL’ATTORE/ metamorfosi
marzo / maggio 2018

Il Teatro del Lemming promuove un Corso di Formazione per Attori rivolto a giovani con documentata esperienza professionale o semiprofessionale nel settore dello spettacolo.
Il corso prevede sette ore di lavoro giornaliero per cinque giorni alla settimana, per un periodo complessivo di cinque settimane così distribuite:
 
- dal 7 al 11 marzo; dal 21 al 25 marzo;
- dal 4 al 8 aprile; dal 24 al 28 aprile;
- dal 16 al 20 maggio.

 
Saranno ammessi un massimo di venti allievi. La frequenza è obbligatoria.
 
Con questo progetto il Teatro del Lemming intende selezionare alcuni nuovi attori da inserire nelle proprie produzioni.
Il Corso di Formazione intende anche proseguire  una fase di ricerca del gruppo attorno alle METAMORFOSI di Ovidio che costituiranno il campo di indagine del processo laboratoriale e della prossima produzione del gruppo.
 
La domanda di ammissione, corredata da un curriculum, una foto e da una lettera motivazionale, deve pervenire entro il 12 febbraio 2018 a:
                    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La selezione degli allievi avverrà anche tramite un eventuale incontro preliminare. L'esito delle selezioni sarà comunicato in ogni caso.
L’iscrizione al Corso è di EURO 100,00 a copertura delle sole spese assicurative.
Il progetto di formazione si svolgerà tra il Teatro Studio di Rovigo e l’AB23 di Vicenza.
 
Ai corsisti, in caso di necessità, sarà indicata una foresteria dove poter alloggiare a prezzi modici.

 
Nella nostra vita ordinaria la vista e l’udito sono iperstimolati, talvolta abusati. Al contrario, l’olfatto, il gusto ed il tatto, i sensi che maggiormente sono in grado di riportarci ad una memoria primitiva, sono sempre più dimenticati. Nella poetica del Teatro del Lemming tutti i cinque sensi diventano lo strumento per esperire il teatro, non più come una mera attività cognitiva, ma piuttosto come un’esperienza fortemente emotiva.
Massimo Munaro e la sua Compagnia hanno lavorato per più di vent’anni attorno alla pratica ed alla formazione degli attori. Questa sperimentazione ha dato origine ad un innovativo metodo pedagogico chiamato “I cinque sensi dell’attore”.
Le emozioni sono il carburante dell’attore. Come fare sollevarle nel momento opportuno? Attraverso l’ascolto di tutti i sensi facciamo appello al mondo delle immaginazioni e cerchiamo una connessione reale con delle emozioni vere. Nondimeno l’attore deve apprendere a condurre, letteralmente e metaforicamente, lo spettatore sulla scena, ad attirarlo nella propria fantasia. Egli deve imparare a suscitare reazioni fisiche ed emozioni profonde.
Durante il corso si lavorerà spesso bendati e a coppie. Le improvvisazioni proposte durante il lavoro avranno sempre uno sfondo drammaturgico di tipo mitologico.
       

 “Per noi l’attore piuttosto che un guitto che si pavoneggia per un’ora sulla scena e di cui poi non si sa più nulla (W.S.) deve essere inteso, etimologicamente, come una guida – colui che conduce lo spettatore in quell’altrove che costituisce da sempre lo spazio del teatro.
Per essere in grado di costituirsi come guida, l’attore deve innanzi tutto affinare le sue capacità di ascolto – adeguamento – dialogo. Questi tre principi sono da noi sviluppati contemporaneamente in quattro diverse direzioni: su di sé, sui compagni, sullo spazio che li ospita, sullo spettatore.  
Lo strumento principale della ricerca dell’attore è per noi il corpo. Il senso/i sensi del corpo.  I cinque sensi dell’attore, indagati separatamente e poi in continua sinestesia fra loro, sono per noi, oltre che un appello alla pienezza della vita, una via d’accesso all’altrove del teatro e alle capacità creative dell’attore.
Nella sua relazione ravvicinata ed intima con se stesso, con i compagni, con lo spazio e con lo spettatore l’attore è qui indotto ad una messa a nudo radicale, ad una ricerca personale e tecnica che passa per una disponibilità assoluta all’ascolto e all’attenzione di sé e dell’altro."
 

 

          per info ed iscrizioni tel.  0425 070643 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
    

PROGETTO DI FORMAZIONE PER ATTORI
I CINQUE SENSI DELL’ATTORE/ metamorfosi
aprile / luglio 2017

Il Teatro del Lemming promuove, un Corso di Formazione per Attori rivolto a giovani con documentata esperienza professionale o semiprofessionale nel settore dello spettacolo.
Il corso prevede sette ore di lavoro giornaliero per cinque giorni alla settimana, per un periodo complessivo di cinque settimane così distribuite:
 
- dal 05 al 09 aprile; dal 10 al 14 maggio; dal 24 al 28 maggio
- dal 21 al 25 giugno; dal 05 al 09 luglio

 
Saranno ammessi un massimo di venti allievi. La frequenza è obbligatoria.
 
Questo progetto di formazione intende proseguire una fase di ricerca del gruppo attorno alle METAMORFOSI di Ovidio che costituiranno il campo di indagine del processo laboratoriale e della prossima produzione del gruppo.
 
La domanda di ammissione, corredata da un curriculum, una foto e da una lettera motivazionale, deve pervenire entro il 20 marzo 2017 a:
                    Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L'esito delle selezioni sarà comunicato in ogni caso. L’iscrizione al Corso è di EURO 350,00.
Il progetto di formazione si svolgerà tra il Teatro Studio di Rovigo e l’AB23 di Vicenza.
 
Ai corsisti, in caso di necessità, potrà essere messa a disposizione o indicata una foresteria dove poter alloggiare.

 
Nella nostra vita ordinaria la vista e l’udito sono iperstimolati, talvolta abusati. Al contrario, l’olfatto, il gusto ed il tatto, i sensi che maggiormente sono in grado di riportarci ad una memoria primitiva, sono sempre più dimenticati. Nella poetica del Teatro del Lemming tutti i cinque sensi diventano lo strumento per esperire il teatro, non più come una mera attività cognitiva, ma piuttosto come un’esperienza fortemente emotiva.
Massimo Munaro e la sua Compagnia hanno lavorato per più di vent’anni attorno alla pratica ed alla formazione degli attori. Questa sperimentazione ha dato origine ad un innovativo metodo pedagogico chiamato “I cinque sensi dell’attore”.
Le emozioni sono il carburante dell’attore. Come fare sollevarle nel momento opportuno? Attraverso l’ascolto di tutti i sensi facciamo appello al mondo delle immaginazioni e cerchiamo una connessione reale con delle emozioni vere. Nondimeno l’attore deve apprendere a condurre, letteralmente e metaforicamente, lo spettatore sulla scena, ad attirarlo nella propria fantasia. Egli deve imparare a suscitare reazioni fisiche ed emozioni profonde.
Durante il corso si lavorerà spesso bendati e a coppie. Le improvvisazioni proposte durante il lavoro avranno sempre uno sfondo drammaturgico di tipo mitologico.
       

 “Per noi l’attore piuttosto che un guitto che si pavoneggia per un’ora sulla scena e di cui poi non si sa più nulla (W.S.) deve essere inteso, etimologicamente, come una guida – colui che conduce lo spettatore in quell’altrove che costituisce da sempre lo spazio del teatro.
Per essere in grado di costituirsi come guida, l’attore deve innanzi tutto affinare le sue capacità di ascolto – adeguamento – dialogo. Questi tre principi sono da noi sviluppati contemporaneamente in quattro diverse direzioni: su di sé, sui compagni, sullo spazio che li ospita, sullo spettatore.  
Lo strumento principale della ricerca dell’attore è per noi il corpo. Il senso/i sensi del corpo.  I cinque sensi dell’attore, indagati separatamente e poi in continua sinestesia fra loro, sono per noi, oltre che un appello alla pienezza della vita, una via d’accesso all’altrove del teatro e alle capacità creative dell’attore.
Nella sua relazione ravvicinata ed intima con se stesso, con i compagni, con lo spazio e con lo spettatore l’attore è qui indotto ad una messa a nudo radicale, ad una ricerca personale e tecnica che passa per una disponibilità assoluta all’ascolto e all’attenzione di sé e dell’altro."
 

 

          per info ed iscrizioni tel.  0425 070643
 
          www.teatrodellemming.it

8, 9, 10 DIC. 2017, ORE 21.00 / AB23

TEATRO DEL LEMMING
INFERNO | parte prima di Nekyia

con Alessio Papa, Diana Ferrantini, Chiara Elisa Rossini, Fiorella Tommasini, Mario Previato
musiche e regia Massimo Munaro

a Roberto Domeneghetti

Questo lavoro costituisce la prima parte di NEKYIA, che in greco significa viaggio per mare di notte o discesa agli inferi. Il ciclo suggerisce la possibilità di un ripensamento radicale dei tre regni che la nostra cultura occidentale designa come i regni dell’oltre-mondo: Inferno – Purgatorio – Paradiso rappresentano anche oggi, infatti, innanzi tutto un patrimonio comune e insostituibile del nostro universo simbolico.

Se da un punto di vista psichico l’Inferno, come è per il teatro, suggerisce uno sprofondamento dell’anima nel regno dei morti, del sogno e dell’inconscio - cioè in un luogo senza tempo - da un punto di vista etico esso ci riporta, invece, a domande basilari sul nostro tempo, sul regno del presente. A questo presente gli spettatori, qui, sono lasciati nella loro condizione quotidiana di muta impotenza.
Il lavoro su INFERNO rappresenta la messa in gioco di questa questione, oggi, ineludibile. Il lavoro si costituisce come riflesso della nostra infera condizione quotidiana. E, come uno specchio crudele, questo riflesso si propone di provocare nello spettatore uno shock rivelatore e salutare.

24, 25, 26 NOV. 2017, ORE 17.00 e ORE 18.00 / AB23

TEATRO DEL LEMMING
L' ODISSEA DEI BAMBINI. Viaggio nel teatro per venti bambini di tutte le età

con:  Chiara Elisa Rossini, Diana Ferrantini, Fiorella Tommasini, Alessio Papa
musiche e regia: Massimo Munaro 

L’Infanzia non è tanto, o solo, una questione anagrafica quanto un territorio dell’anima, segnata, come lo è per Odisseo, per la ostinata capacità di essere curiosi, la voglia e la paura di attraversare col proprio corpo il mondo, il desiderio che seduce, la nostalgia di casa, l’arte di ingegnarsi sempre a risolversi e a reinventarsi la propria vita – senza requie. Si può avere 70 anni e avere conservato la curiosità del mondo e averne 7 e restare murati per sempre dentro la fortezza di Troia. L’infanzia non è una questione di anni.
Il mio Odisseo è un bambino di otto anni che entra qui dentro con altri bambini che forse conosce e forse no, ma con i quali fraternizza da subito e che aiuta a superare le tante prove di questo percorso che lo trova alla fine diverso eppure uguale. Si è forse poco riflettuto su come l’ODISSEA (a cui abbiamo dedicato il lavoro conclusivo della nostra Tetralogia e da cui scaturisce questa appendice) possa essere considerata la fonte diretta delle favole che hanno attraversato la nostra cultura occidentale, oltre che l’infanzia di tutti: un modello generativo inesauribile e, se si effettuassero delle comparazioni, impressionante.
In ogni caso mentre mamma-ATENA ci guida e ci protegge nel nostro viaggio, un’altra attrice si fa figura di tre opposti volti di donna: CALIPSO – la donna che ci lega col suo amore e coi suoi ricatti; CIRCE – la donna che ci nutre per divorarci; PENELOPE – la donna che ci ama fedele senza chiederci niente in cambio e a cui si anela tornare.
Tre volti della medesima figura archetipa, quella della Grande Madre, con la quale Odisseo sembra lottare per tutto il viaggio: per una volta però questa lotta si risolve senza morti, finalmente senza l’uccisione del drago: Odisseo fa pace con ciascuno di questi aspetti. Questo approdo sereno passa per la fuga e la sfida contro l’Orco cattivo, il CICLOPE, per la morbida stanza delle stelle di EOLO e per la dolcezza della fanciulla NAUSICAA: una principessa… o forse una sorella che gioca con noi sotto il lenzuolo.
Per  il mio bambino di otto anni si tratta di un viaggio iniziatico alla scoperta del Teatro e forse di una piccola anticipazione – oracolo gentile - dell’intero percorso che segnerà  la sua vita futura.

18 NOV. 2017, ORE 21.00 / AB23

PIPPO DI MARCA (ROMA)
SOTTO LA TENDA DELL'AVANGUARDIA | incontro/conversazione

con Pippo di Marca

In principio fu Carmelo. Era il 1959. Al Teatro della Arti di Roma Carmelo Bene, ventiduenne, debuttò nel Caligola di Albert Camus. E' solo l'inizio di una battaglia, di una storia, quella dell'Avanguardia teatrale italiana, lunga sessant'anni. La ripercorre a partire dal suo libro edito da Titivillus, Pippo di Marca, fra i protagonisti della seconda generazione dell'Avanguardia teatrale italiana, quella delle cosiddette cantine romane. Un racconto che nasce dalla biografia dell'artista e dedicato a tutti quelli che "sotto la tenda dell'avanguardia sono passati e trapassati e, tra i vivi, a quelli che dimenticano troppo facilmente".

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