IN METAMORFOSI - da Compagnia a Centro per la ricerca teatrale

Un progetto realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell'ambito del bando Culturalmente Impresa 2015.

Il progetto vuole sostenere il Teatro del Lemming nel processo di trasformazione da Compagnia di Produzione a Centro di Ricerca in un periodo di cinque anni. La trasformazione in Centro rappresenta per il Teatro del Lemming un coerente sviluppo della traiettoria evolutiva del gruppo, che ha sempre avuto, oltre che la vocazione a produrre spettacoli, anche quella alla cura e all'ospitalità di realtà esterne.

Le attività che il Lemming  intende realizzare nei prossimi anni saranno volte perciò da una parte al consolidamento e potenziamento del proprio organico, dall'altra allo sviluppo di un percorso in grado di condurre alla creazione e all'offerta di un modello di ospitalità innovativo, legato - in particolare - alla pratica delle Residenze Teatrali, capace di posizionare il Centro di Ricerca nel mercato teatrale italiano ed europeo come punto di riferimento strategico per la sperimentazione dei linguaggi scenici.
Crediamo inoltre che la costruzione di un Centro di Ricerca Teatrale in Veneto sia assolutamente necessaria per realizzare un riequilibrio dell’attuale sistema teatrale regionale che è ancora oggi sbilanciato verso il teatro di Prosa e di intrattenimento. Manca, per la ricerca teatrale veneta, una struttura in grado di supportare i nuovi gruppi che si affacciano al mondo del teatro professionale;  una struttura che sia in grado di proporre una propria forte visione critica su quello che è e che può essere il teatro; in grado, in fin dei conti, di proporsi come incubatore di nuove realtà e perciò anche autorevole attore di politica culturale.
Caratteristica fondamentale del Centro sarà il carattere Internazionale del suo progetto, e svilupperà le sue attività attorno all'idea ed alla pratica del Teatro dello spettatore, vocazione e cifra stilistica del gruppo, cioè di tutto quel teatro di innovazione che ricerca una relazione profonda e personale, non più con la massa anonima del pubblico, ma con ciascuno spettatore partecipante.

Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo grazie al bando Culturalmente Impresa 2015.

 

Logo Fondazione JPG 3 righe

 

CANTAMI ORFEO

con Chiara Elisa Rossini e Massimo Munaro
assistenza tecnica Alessio Papa
elementi scenici costruiti da Luigi Troncon
musiche e regia Massimo Munaro

una produzione Teatro del Lemming 2015

e se il mondo ti avrà dimenticato
dì alla terra immobile: io scorro,
e all'acqua rapida ripeti: io sono.
R. M. Rilke

Questo lavoro da una parte continua una ricerca, avviata con Musiche del Tempo, sulla capacità del suono di costituirsi come stanza della memoria, dall'altra si pone come primo movimento di un progetto che il Lemming ha intrapreso attorno al mito di Orfeo ed alle Metamorfosi di Ovidio. Dopo una serie di lavori rivolti ad una comunità di spettatori, che non prevedevano più una limitazione al numero di partecipanti, la Compagnia torna così a sperimentare attorno ad una drammaturgia sul mito dedicata al singolo e/o ad un piccolo gruppo di spettatori.

Il lavoro è rivolto, infatti, ad un massimo di venti spettatori a replica, invitati ad adagiarsi su un grande materasso/altare bianco: come a suggerire uno sprofondamento orfico nel regno dell'inconscio e della morte. La musica, proveniente da ogni lato della sala, avvolge la percezione di ogni singolo partecipante. La visione, per una volta, procede invece dal basso verso l'altro, ed è continuamente cangiante come in un infinito riflesso di specchi.

Nei lavori del Lemming, come sempre, non si tratta semplicemente di assistere ad uno spettacolo, quanto piuttosto di esserne completamente immersi e di vivere così una piccola esperienza. C'è qualcosa di profondamente intimo e spiazzante in questo sprofondamento, nella simmetrica fragilità che si realizza fra noi. Rispetto a Musiche del tempo gli spettatori, piuttosto che sprofondare completamente nella suggestione onirica del rito, sono invitati a prenderne parte in qualche modo più consapevolmente. Il racconto di Ovidio si materializza davanti a noi continuamente interpuntato da altri frammenti poetici che ci aprono ad un immaginario più personale e profondo. E' come se invitassimo lo spettatore a compiere, come Orfeo, una sua personale catabasi, una discesa nel mondo infero che è anche, inevitabilmente, un viaggio nella memoria.

Orfeo vuole ritrovare la sua amata morta: Euridice. E la visione si sdoppia. L'amore perduto di Orfeo diventa così il desiderio che non siamo stati in grado di ascoltare, la donna dimenticata, l'amico scomparso, i sogni che non abbiamo saputo realizzare. Come Orfeo attraverso il mezzo dell’arte, del componimento poetico e musicale, ottiene dagli dèi la grazia che gli consente di intraprendere il viaggio nell’Aldilà, così per noi si apre un viaggio, impossibile, nella terra degli assenti, un viaggio a ritroso nella memoria, nei frammenti di ricordi perduti. Perché, come ricordava Borges, "noi siamo la nostra memoria, siamo questo chimerico museo di forme incostanti, questo mucchio di specchi infranti".

Leggi la rassegna stampa

2023. ROVIGO. VISIONI agosto/dicembre 2023

2023. ROVIGO. VISIONI febbraio/maggio 2023

2022. ROVIGO. VISIONI 35 stagioni al lemming

2022. ROVIGO. VISIONI di primavera

2021. ROVIGO. VISIONI ottobre/dicembre

2021. ROVIGO. VISIONI maggio

2020. ROVIGO. VISIONI novembre/dicembre

2019. ROVIGO. VISIONI ottobre/dicembre

2018. ROVIGO. febbraio/maggio | ottobre/dicembre

2017. VICENZA. Primavera all'AB23

2017. VICENZA. Nel segno di Dioniso. ottobre/dicembre

2017. ROVIGO. settembre/dicembre | febbraio/maggio

2016/2017. VICENZA. Nel segno di Dioniso

2016. ROVIGO. ottobre/dicembre | febbraio/aprile

2015. VICENZA. settembre/dicembre

2015. ROVIGO. be@home // sette residenze per la ricerca teatrale 

2014. be@lemming

2002 - 2005. ROVIGO. Punti di Fuga

IPSE DIXIT

Ipse dixit_49: Matilde Vigna  in conversazione con Massimo Muaro in occasione della residenza svolta in Teatro Studio in Teatro Studio >  20 _ 29 luglio e 13 _ 17 dicembre 2023. La residenza si è conclusa con una restituzione pubblica il 17 dicembre 2023

Ipse dixit_48: Iraqi Bodies in conversazione con Massimo Munaro in occasione della residenza svolta dal 14 al 28 agosto 2023

Ipse dixit_47: Greta Tommesani in conversazione con Massimo Munaro in occasione delle residenze svolte dall' 1 al 9 agosto e dal 19 al 24 settembre 2023

 

Ipse dixit_46: Franco Acquaviva in conversazione con Massimo Muaro in occasione della presentazione di VALIS all'interno della rassegna VISIONI feb-mag 2023 - marzo 2023.

 

Ipse dixit_45: Roberto Latini in conversazione con Massimo Muaro in occasione del workshop all'interno del Corso di Alta Formazione "I cinque sensi dell'attore" - 13 e 14 dicembre 2023.

 

Ipse dixit_44: Conversazione con Alessandro Garzella e Francesca Mainetti di Animali Celesti, novembre 2022.

 

Ipse dixit_43: Conversazione con Pouria Tirgan ed Emanuele Fantini, ospitati in residenza artistica, sul teatro e sui loro progetti per il futuro.

 

Ipse dixit_42: Conversazione con Lorenzo Bazzocchi sul tempo presente, sul lavoro e sulle creazioni dei Masque<\em>, sulla condizione dell'uomo, del teatro e del mondo.

 

Ipse dixit_41: intervista a Nicola Pianzola di Instabili Vaganti in Teatro Studio con "Lockdown memory" il 22 marzo 2022.

 

Ipse dixit_40: Rajeev Badhan di SlowMachine racconta "Siamo tutti una famiglia, cronaca di una lotta in nove capitoli" in scena in Teatro Studio il 30 ottobre 2021.

 

Ipse dixit_39: Flavio Cortellazzi di Teatro Magro racconta la propria esperienza artistica, maggio 2021.

 

Ipse dixit_38: Una conversazione con Alessandro Mascia di Cada Die Teatro ospiti in Teatro Studio nel maggio 2021.

 

Ipse dixit_37: Azul Teatro in residenza al Parco Langer di Rovigo dal 27 al 29 aprile e dal 2 al 14 giugno 2022.

 

Ipse dixit_36: Maria Luisa Usai racconta del suo progetto artistico "I'll write you something new", in RESIDENZA dal 2 al 8 e dal 10 al 17 maggio 2022.

 

Ipse dixit_35: Cantiere Artaud in RESIDENZA al Teatro Studio dal 4 al 10 e dal 23 al 30 novembre 2021 per la preparazione del loro nuovo spettacolo.

 

Ipse dixit_34: Conversazione con Maria Chiara Pederzini sulla RESIDENZA in Teatro Studio a Rovigo, dal 20 al 27 aprile 2021, attorno al progetto produttivo "Libertà".

 

Ipse dixit_33: Conversazione con Romina Zangirolami sulla RESIDENZA in Teatro Studio a Rovigo, dal 9 al 16 aprile 2021, attorno progetto produttivo "IL CORPO, UN LUOGO" in collaborazione con Davide Pedriali.

 

Ipse dixit_32: Intervista a Ilaria Fantozzi, Ilaria Giorgi, Claudia Guidi, Laura Nardinocchi di RUEDA TEATRO - Teatro Studio, Rovigo - domenica 16 febbraio 2020

 

Ipse dixit_31: una conversazione tra Massimo Munaro e Vincenzo Giordano Amato a proposito de IL MUTAMENTO/ZONA CASTALIA, del Festival Opera Prima, dei Teatri Invisibili e del teatro di ieri e di oggi

 

Ipse dixit_30: intervista a Luca Radaelli di Teatro Invito presente con BARTLEBY di Herman Melville al Teatro Studio di Rovigo - aprile 2019

 

Ipse dixit_29: intervista a Massimiliano Donato del Centro Teatrale Umbro a proposito di AMLETO. L'ARCHIVIO DELLE ANIME al Teatro Studio di Rovigo a Marzo 2019

 

Ipse dixit_28: intervista a VASCO MIRANDOLA - CAMILLA FERRARI - GIULIA FACCO nel 2019 al Teatro Studio di Rovigo con ERA L'INIZIO DI UNA SEDIA - concerto poetico su testi di Mark Strand

 

Ipse dixit_27: una conversazione con LIVELLO 4 in occasione della loro RESIDENZA in Teatro Studio a Rovigo nel 2020 attorno al loro nuovo progetto produttivo su "LOOP - Studio intorno al mito di Sisifo"

 

Ipse dixit_26: una conversazione con Chiara Elisa Rossini attorno alla Residenza in Teatro Studio a Rovigo per ANGST VOR DER ANGST ultimo produzione di WELCOME PROJECT (IT / DE)

 

Ipse dixit_25: una conversazione con Gianmarco Busetto e Carola Minincleri di FARMACIA ZOO:E' a proposito della loro Residenza Teatrale su "Sarajevo, mon amour" - Rovigo, 2019 - sul teatro, sulla guerra, sull'odio razziale e sul Fascismo di ieri e di oggi

 

Ipse dixit_24: una conversazione con BERNARDO CASERTANO alla fine della Residenza realizzata nel 2019 al Teatro Studio di Rovigo.

 

Ipse dixit_23: conversazione con Simone Capula, in residenza al Teatro Studio di Rovigo durante l'estate 2019.

 

Ipse dixit_22: Fabio Liberti ed Emanuele Rosa, ospiti del Teatro del Lemming all'interno del progetto In metamorfosi. Residenze per la ricerca teatrale nel 2019, ci raccontano della loro esperienza umana ed artistica.

 

Ipse dixit_21: Claudio Ascoli ci parla del lavoro attorno a "L'amore è il cuore di tutte le cose" e di Chille de la Balanza

 

Ipse dixit_20: a proposito di FRAME, regia di Alessandro Serra, una produzione Cantieri Teatrali Koreja

 

Ipse dixit_19: QUI E ORA Residenza Teatrale. Silvia Baldini, Francesca Albanese e Laura Valli ci parlano di MY PLACE e della loro esperienza di teatro

 

Ipse dixit_18: CARICHI SOSPESI

 

Ipse dixit_17: PIPPO DI MARCA

 

Ipse dixit_16: FLORIAN METATEATRO. Vincenzo Manna, Anna Paola Velaccio e Flaminia Cuzzoli raccontano lo spettacolo INVERNO di Jon Fosse

 

Ipse dixit_15: Che cos'è la poesia? Rispondono Marco Munaro, Antonio Alleva, Mauro Sambi, Isacco Turina, Roberta Da Punt, Nina Nasilli, Stefano Strazzabosco, Maurizio Casagrande, Massimo Scrignoli.

 

Ipse dixit_14: N.O. (dance first think later). Daniela Vitale ed Elisabetta Mazzullo ci parlano del loro spettacolo, CITTA' INFERNO, e della loro compagnia.

 

Ipse dixit_13: DOYOUDaDA. Giulio Boato e Juliette Fabre raccontano SELFIE durante la loro residenza in Teatro Studio.

 

Ipse dixit_12: BOLOGNINICOSTA ospitati in residenza presso il Teatro Studio

 

Ipse dixit_11: una conversazione con Ilaria Drago

 

Ipse dixit_10: Aurora Kellerman parla della sua MIXED ME_PERFORMANCE presentata al termine della sua residenza artistica in Teatro Studio

 

Ipse dixit_9: intervista a Horacio Czertok fondatore del Teatro Nucleo

 

Ipse dixit_8: Davide Dalla Chiara e Natasha Czertok raccontano il Teatro Nucleo

 

Ipse dixit_7: Chiara Elisa Rossini e le attrici di Welcome Project presentano INTIME FREMDE.

 

Ipse dixit_6: Marcin Edric di Teatr a Part.

 

Ipse dixit_5: Andrea Adriatico parla di Teatri di Vita e di "Biglietti da camere separate", lo spettacolo presentato al Teatro studio.

 

Ipse dixit_4: Stefano Bosco racconta Stalker Teatro.

Ipse dixit_3: Thierry Parmentier racconta il suo percorso artistico sino a Tres Pieds, la compagnia che ha fondato assieme a Laura Chemello e Valentina Motteran, e al loro ultimo spettacolo INContro.

 

Ipse dixit_2: Daniele Villa di Teatro Sotterraneo. Il 14 aprile 2016 la compagnia toscana ha presentato HOMO RIDENS presso il Teatro Studio di Rovigo.

 

Ipse dixit_1: Roberto Latini di Fortebraccio Teatro al Teatro Studio con "Metamorfosi/Scatola nera".

 

A primavera è tempo di residenze artistiche in AB23: Alessandro Sanmartin e Anna Altobello, Farmacia Zoo:é ed infine Thierry Parmentier e la Compagnia TREpieds.

 

25 aprile ore 21.00

Layout_lo spazio c'è già
primo studio

Concept e regia Anna Altobello
Creazione e interpretazione Anna Altobello e Alessandro Sanmartin

Di lui si dice: spazio.
E’ facile definirlo con questa sola parola,
assai più difficile con molte.

Al tempo stesso vuoto e pieno di ogni cosa?
Chiuso ermeticamente, benché aperto,
dato che nulla
può sfuggire ad esso?
Dilatato all’infinito?
Ma se ha una fine,
con cosa, diamine, confina? (…)

Wislawa Szymborska

Ognuno di noi disegna un proprio spazio, volontariamente o no. Layout esplora il tema del confine come tensione naturale e necessaria, segno che dona esistenza, traccia di sé e altro da sé sottoposta a continua trasformazione. Dove mi trovo rispetto all’altro? Chi o cosa determina questo confine? E che forma e consistenza ha? Confine è lay – disporre / out – fuori, cenni che cercano cos’è dentro e fuori di noi. Confine come corpo ed esperienza, stabilito da gesti, attraversamenti, posture, rituali, tragitti, sguardi…

Alessandro Sanmartin di Livello 4 e Anna Altobello di Artemis sono i vincitori del bando di residenza presso AB23 a Vicenza.

In residenza dal 18 al 25 aprile con una presentazione al pubblico il 25 aprile 2016.

20 maggio 0re 21.00

FARMACIA ZOO:é
uNTILL THE END - primo studio

Regia Gianmarco Busetto e Carola Minincleri
spettacolo all'interno del progetto CONNESSIONI - rete veneta per la ricerca teatrale

 

16 e 17 giugno ore 21.00

THIERRY PARMENTIER e COMPAGNIA "TREPIEDS"
IN-CONTRO - primo studio

Regia, coreografia e interpretazione Thierry Parmentier, Laura Chemello, Valentina Motteran

 PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA al 3273952110

14 aprile, ore 21.00
TEATRO SOTTERRANEO

HOMO RIDENS_ROVIGO

con Daniele Bonaiuti, Iacopo Braca, Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Filippo Polasini, Matteo Ceccarelli
scrittura Daniele Villa

HOMO RIDENS è una performance pensata come esperimento su campione, un test sul pubblico-cavia chiamato a reagire a determinati stimoli che attengano al riso e ai suoi meccanismi. L'intento è quello d'indagare l'attitudine umana alla risata, misurandone i limiti e la complessità. Nel riso rinunciamo alla funzione vitale del respiro, nel riso è la parte aggressiva di noi che ci fa digrignare i denti, nel riso è l'intrattenimento del potere ma anche la rivolta popolare. Sappiamo che la coscienza di sé permette all'uomo di vedersi dall'esterno. Sappiamo che la coscienza di sé rende l'uomo consapevole della morte. Ma cosa c'è da ridere?

Teatro Sotterraneo è un collettivo di ricerca teatrale fondato a Firenze nel 2004. Dal 2008 fa parte del progetto Fies Factory curato da Centrale Fies e riceve il finanziamento della Regione Toscana per giovani compagnie teatrali. Nel 2009 riceve il Premio Lo Straniero e il PREMIO UBU SPECIALE, nel 2010 il Premio Hystrio-Castel dei Mondi, nel 2011 il Silver Laurel Wreath Award al Mess Festival di Sarajevo.

LOGO CONNESSIONI originale

24 marzo, ore 19.30 e 21.00 - prenotazione obbligatoria
TEATRO DEL LEMMING

MUSICHE DEL TEMPO

con Massimo Munaro pianoforte e voce recitante e Laura Bisceglia violoncello e canto
testi di Marcel Proust e Marco Munaro
musica e regia di Massimo Munaro

n.b. lo spettatore deve portare con se una coperta

Il Concerto scenico propone, per la prima volta, un attraversamento delle musiche originali che Massimo Munaro ha composto nel corso degli anni per il Lemming. Queste musiche sono qui eseguite dal vivo, in una nuova versione per pianoforte, violoncello e voce.
Se la musica, così come il teatro, non è che una dinamica del tempo, un modo di scrivere il tempo, queste musiche cercano di esplorare quello spazio che risulta incorruttibile rispetto all’invecchiamento e alla morte. Come sempre accade, però, nei lavori del Lemming non si tratta per gli spettatori semplicemente di assistere ad uno spettacolo, quanto piuttosto di essere completamente immersi all'interno dell'opera. Si tratta di vivere un'esperienza.

Questo teatro, diverso, anti-tradizionale, che quotidianamente lotta per la propria sopravvivenza, rappresenta una piccola rivincita nei confronti di quel segmento di realtà che tenta silenziosamente di narcotizzare la coscienza di un uomo che, per poter comprendere e interpretare il proprio mondo, sembra volersi avvalere sempre di meno del potenziale ermeneutico ed euristico delle arti. GIACOMO FRONZI, in Teatro del Lemming. Teaoria e pratica di una poetica estrema, MicroMega - settembre 2014.

Domenica 20 marzo, ore 18.00
MARCO MUNARO

Berenice

Letture e conversazioni poetiche
l'incontro è realizzato in collaborazione con Il Ponte del Sale - associazione per la poesia.

LOGO CONNESSIONI originale
19 marzo, ore 21.00
ROBERTO LATINI / FORTEBRACCIO TEATRO

METAMORFOSI / Scatola nera

di e con Roberto Latini
musiche e suoni Gianluca Misisti

METAMORFOSI / Scatola nera è uno spazio per la memoria. Uno spazio scenico, abitato, un contenitore possibile solo con il disincanto della non-drammaturgia, della non-regia e della non-interpretazione. E' un appuntamento senza tempo. Libero e del tutto autoreferenziale. Una possibilità, nelle forme che abbiamo e che ci hanno attraversato. A scena vuota, per la non-rappresentazione dei frammenti ai quali siamo più legati e che, crediamo, somiglino di più a quello che è stato finora il nostro percorso.

Fortebraccio Teatro è un gruppo rivolto alla sperimentazione del contemporaneo, alla riappropriazione dei classici e alla ricerca di una scrittura scenica originale. Roberto Latini ha vinto il premio "Wanda Capodaglio", "Prova d'Attore", "Bruno Brugnola" e "Sergio Torresani", ha ricevuto il PREMIO SIPARIO nell'edizione 2011, il PREMIO UBU 2014 come Miglior Attore e il PREMIO DELLA CRITICA dell'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro nel 2015.

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