23 e 24 aprile 2020 > prenotazione obbligatoria | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING
DIONISO E PENTEO
tragedia del teatro
con Alessio Papa, Boris Ventura, Diana Ferrantini, Katia Raguso, Fiorella Tommasini, Marina Carluccio, Silvia Massicci, Elena Fioretti
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro
Si tratta di uno degli spettacoli storici del Teatro del Lemming. Il lavoro prevede un diretto coinvolgimento drammaturgico e sensoriale di un gruppo di sette spettatori a replica, portati a ri-vivere sul proprio corpo le tappe della relazione tragica, così come riportata nelle baccanti da Euripide, che lega Dioniso, per i Greci il dio del teatro, a Penteo, prototipo dello spettatore moderno.
C’è Artaud a ispirare la ricerca di Munaro e dei suoi sacerdoti-attori, e c’è il teatro greco. Da un lato il teatro della polis, rito collettivo e catartico, diritto-dovere della collettività e strumento di conoscenza del sacro; dall’altro il profeta della peste, dello scuotimento totale, dello spettacolo dove ci si gioca il tutto per tutto, come alla roulette russa.
L‘UNITA‘, Stefania Chinzari 20 luglio 1998
Qui siamo lungo una linea Artaud-Living di un teatro del corpo che vuole far gridare lo spettatore.
IL MANIFESTO, Gianni Manzella 21 luglio 1998
Il teatro è tatto, pelle, corpo, odore, sapore; sono dita e mani che s’intrecciano, carezze e abbracci. E’ erotico, certo, ma attrici e attori del Lemming, diretti da Massimo Munaro, si muovono con delicatezza, nei sentieri dei sensi. Noi spettatori con loro siamo il teatro. Il vero scandalo è la comunicazione: il guardarsi negli occhi sapendo che quello è un evento della tua vita come lo è del mito. Il teatro è l’ultima frontiera della comunicazione.
LA NUOVA VENEZIA, Roberto Lamantea 7 marzo 1999
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