FOCUS - Il teatro dello spettatore

AZUL TEATRO > 27 -29 aprile / 2 - 14 giugno 2022 _ PARCO LANGER

La residenza si è sviluppata attorno alla realizzazione di una performance site-specific itinerante, dal titolo Sentieri # 9 - Parco Langer, che ha offerto l’occasione unica di esplorare in modo nuovo ed inedito uno dei pochi polmoni verdi della città di Rovigo. Avvalendosi di molteplici forme espressive come musica, teatro, danza e poesia, il lavoro di ricerca della compagnia ha indagato la relazione e la possibile integrazione tra arte e territorio. L’esito finale ha avuto come obiettivo la valorizzazione del patrimonio ambientale e architettonico creando uno spettacolo originale ed unico  composto ad hoc per lo spazio. Un evento irripetibile altrove, nato, provato, creato e allestito sul posto e non semplicemente riadattato.
Parte della residenza è avvenuta così proprio a Parco Langer, poiché in questo progetto il luogo, oltre a essere la scena nella quale si svolge l’evento, è anche la musa che ispira il processo artistico, divenendo parte integrante della creazione, con i suoi suoni, paesaggi, le memorie che conserva, le visioni che evoca.
Il progetto nasce grazie alla collaborazione con l’Associazione rodigina Festival Opera Prima e ciò ha consentito ad Azul di debuttare nei giorni successivi alla residenza (15, 16 e 17 giugno) all’interno della prestigiosa programmazione del Festival.

Serena Gatti, fondatrice di Azul Teatro, consegue il Dottorato in Studi Teatrali all’Università di Bologna e la laurea in Lettere all’Università di Pisa. Regista e performer, si forma al seguito di R. Mirecka, G. P.  Ang, D.Manfredini, E. Moscato, C. Morganti, F. della Monica, Living Theatre; (per la danza) S. Bucci, C.Zerbey, A. Certini, K.J. Holmes, R. Giordano, K. Duck, O. D ’Agostino, P. Mereu. Collabora professionalmente con Alfonso Santagata, Pontedera Teatro, Fondazione Toscana Spettacolo, Sonia Brunelli, Gey Pin Ang, Company Blu, Teatro d ’inverno, Tenuta dello Scompiglio, Telluris Associati, Teatrino dei Fondi. Fonda nel 2005 la compagnia AzulTeatro e crea come autrice-performer diversi spettacoli legati alla poesia. Trova la sua cifra personale e originalissima in un ciclo di lavori denominati SENTIERI, dedicati alla rivalorizzazione di luoghi chiusi, dimenticati o abbandonati (in collaborazione con Università di Pisa, Sovrintendenza di Pisa e Città del teatro). Tiene workshop per teatri, conservatori musicali, compagnie, centri culturali in Italia e all ’estero. Pubblica saggi di Teatro (tra cui Il gesto vocale in Teatro e Storia, vol. 33, Bulzoni Editore, Sentieri – Teatro in cammino, ed. Rogas) e versi di poesia (Felici Editori, La traiettoria Blu, L ’Area di Broca). 

 

 


MARIA LUISA USAI > 2 - 8 maggio / 10 - 17 maggio 2022 _ TEATRO STUDIO / SALA DELLA GRAN GUARDIA 

La residenza si è incentrata sul progetto dell’artista sarda, I’ll write you something new. Si tratta di un progetto partecipativo, ideato durante il lockdown, che utilizza la comunicazione via posta come strumento per interrogarsi sulla realtà del presente. Il lavoro ha previsto una prima parte di residenza finalizzata alla raccolta di indirizzi postali di persone comuni che hanno risposto alla richiesta: “Vuoi ricevere una lettera, scritta a mano, da una persona sconosciuta?” Le persone coinvolte hanno ricevuto quindi una lettera, scritta dalla performer, che ha chiesto di rispondere alla missiva. Le risposte arrivate sono state parte della performance dal vivo. Un determinato numero di abitanti della città, infatti, ha ricevuto via posta una lettera scritta a mano, ogni lettera era diversa e racconta qualcosa delle giornate che passano e pone delle questioni, delle domande all’interlocutore.  Il destinatario è così invitato a rispondere al mittente, nella lettera che riceve trova una busta e un francobollo  e l’invito ad un dialogo via posta. 
La seconda parte della residenza è stata invece dedicata alla realizzazione della restituzione finale del processo creativo. L’artista ha raccolto il materiale ricevuto per corrispondenza e lo ha organizzato in modo adeguato alla presentazione finale, che è avvenuta presso la Gran Guardia di Rovigo, spazio messo a disposizione dal Comune Comune di Rovigo (partner del nostro progetto).
L’esperienza solitaria dello scrivere diventa nella performance un’esperienza condivisa.
Anche questo progetto nasce grazie alla collaborazione con Festival Opera Prima, ciò ha consentito all’artista di debuttare nei giorni successivi (18 e 19 giugno) all’interno della prestigiosa programmazione del Festival.

Laureata in metodologie della storia dell’arte  Maria Luisa Usai lavora come attrice con diversi collettivi e compagnie, ed è autrice e interprete in spettacoli per il teatro. A partire dal 2015 lavora negli spazi delle città e negli interstizi della realtà con esperimenti relazionali/comunitari, site specific e creazioni sceniche multidisciplinari. Nel campo teorico ha studiato storia dell ’arte, nella pratica ha approfondito i linguaggi del teatro, della drammaturgia, delle performing arts. Si forma tra gli altri con Antonio Latella, Teodorus Terzopoulos, Rimini Protokoll, Motus, Marcido Marcidorjs, Roberto Latini, Agrupacion Senor Serrano, Celso Gimenez. Nel 2021 segue il Master in Arti Performative e Spazi Comunitari, Università Roma Tre e Palaexpo. Lavora come attrice con Davide Iodice, Meridiano Zero, Alessia Siniscalchi/Kulturscio'k (it/fr), Riccardo Vannuccini, Emanuela Ponzano). È attiva nel campo di azioni artistiche di comunità con laboratori, spettacoli e progetti audiovisivi con adolescenti, rom, migranti, donne. Nel 2021 è finalista alla Biennale di Venezia College Performer con il progetto I’ll write you something new, e nello stesso anno è vincitrice del bando Avisa (Antropologia Visuale in Sardegna) promosso dall’Isre per la produzione del cortometraggio Il mondo salvato dalle ragazzine.

 

 


FOCUS - sostegno alla scena sperimentale veneta

LIVELLO 4 > 5 - 11 settembre / 16 - 23 ottobre 2022 _ TEATRO STUDIO

RESTITUZIONE > 23 ottobre, Teatro Studio

La condizione umana in questi primi decenni del nuovo secolo ha subito delle trasformazioni senza precedenti. Siamo diventati sciami digitali, una moltitudine di solitudini incapaci di azione, spettatori eterni sedati e controllati, facili consumatori, schiavi degli algoritmi. La società dello spettacolo si è tramutata nella società della performance, in cui noi siamo il prodotto, e continuiamo a venderci attraverso vetrine digitali che ci mettono in mostra, accettando solo la versione migliore di noi e confondendo lidea che ci eravamo fatti di verità e identità. Siamo sempre in scena, degli spettatori-consumatori-protagonisti, definiti da follower e like; e mentre ci preoccupiamo di apparire, di avere un‘opinione su tutto, di dimostrare che siamo parte di unagorà virtuale cui abbiamo diritto per nascita, le grandi aziende della comunicazione usano i nostri dati per migliorare la loro offerta”. Questa critica della società odierna è al centro della ricerca che Livello 4 sta sviluppando attorno alla sua nuova creazione. Questo breve Studio, aperto per la prima volta alla visione di un pubblico, deve essere inteso come restituzione della Residenza che il gruppo ha realizzato in queste settimane a Rovigo.

Livello 4 è un collettivo teatrale fondato a Valdagno (Vicenza) nel 2010 da Alessandro Sanmartin, Giorgia e Riccardo Peruzzi, con lo scopo di contagiare attraverso le arti ed offrire alternative culturali nel territorio. L‘associazione porta avanti congiuntamente tre vocazioni: la compagnia teatrale, lorganizzazione di eventi culturali e la formazione teatrale nelle scuole e in altri contesti.

 


 

POURIA JASHN TIRGAN E EMANUELE FANTINI > 28 agosto - 4 settembre / 5 - 11 dicembre 2022 _ TEATRO STUDIO

RESTITUZIONE > 11 dicembre 2022, Teatro Studio

Il progetto nasce dalla volontà dei due performer di riscoprire il linguagg io poetico col pubblico, in un periodo storico dove i bardi si trovano solo nelle pagine dei libri. “Da tempo, oramai, accumuliamo materiale di natura diversa: pezzi rap, poesie performative, musiche e canzoni. Li accomuna la loro natura verbale: questi materiali esistono solo dal momento in cui divengono narrazione orale. La curiosità ci ha spinti a domandarci come sia possibile passare da un pezzo all’altro in modo organico mantenendo una coerenza all’interno di una performance. Il rap come genere musicale vive oramai di modelli poco pregnanti: è possibile cambiare un immaginario fatto sempre più di money maker, machos e drug dealer? È possibile adoperare questo linguaggio svuotandolo, trasformandone gli ideali perché rispecchino quelli di ragazzi con una sensibilità differente? È possibile fare in Italia quello che Kae Tempest fa in Inghilterra? La potenza di poeti come Whitman, Prevert o Gualtieri rivela la sua massima efficacia non tanto nella sola lettura di un testo scritto, quanto nella sua dimensione sonora e performativa. Intendiamo costruire uno spettacolo che riesca a unire la vitalità dei concerti con la potenza dei linguaggi del mondo performativo”.

Pouria Jashn Tirgan consegue la laurea triennale al DAMS di Bologna nel 2017 e si diploma come attore alla Civica Accademia Darte DrammaticaNico Pepedi Udine nel 2020.  Nel 2019 pubblica il suo mixtape rap La Bellezza Collaterale.
Emanuele Fantini oltre all
esperienza teatrale si approccia alla produzione musicale e al rap come autodidatta, apprendendo lutilizzo di tecnologie di produzione musicale elettronica come ad esempio Ableton Live.

Il progetto è stato selezionato nell'ambito del BANDO CURA, in binomio con la residenza multidisciplinare lombarda ILINXARIUM

 

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