PUNTI DI FUGA 2004 

teatro - poesia - cinema - musica

 

Rovigo, giovedì 25 marzo 2004
Spazio Lemming
TEATRO VALDOCA
NON splendore rock
testi e voce Mariangela Gualtieri
Rovigo, giovedì 15 aprile 2004
Spazio Lemming
LA METAMORFOSI
Dannati
Rovigo, giovedì 22 aprile 2004
Spazio Lemming
TEATRO DEL LEMMING
L'inferno dei Ragazzi
Rovigo, sabato 24 e domenica 25 aprile 2004
Spazio Lemming
TEATRO DEL LEMMING
INFERNO - fino a diciasette
Rovigo, giovedì 29 aprile 2004
Teatro Studio
SOCIETAS RAFFAELLO SANZIO
Uovo di Bocca
lettura drammatica

 

 

MALEBOLGE: UNA FESTA
Chiostro degli Olivetani - Rovigo, Domenica 6 giugno 2004
Tredici all'infinito 
poeti/compositori/artisti teatrali e figurativi
sui tredici canti (XVIII - XXX) delle Malebolge di Dante Alighieri
in collaborazione con Conservatorio Venezze di ROvigo e Associazione per la poesia Il Ponte del Sale
dalle ore 15.00 alle 17.30, Sala Flumina
Canto XVIII: Antonio Turolo
Luca Mosca  voce recitante, chitarra, arpa, tastiera elettronica e pianoforte
Canto XIX: Alba Donati
Giorgio Pressato  violino, pianoforte, tre percussioni, intervento di nastro (CD) 
Canto XX: Rosaria Lo Russo
Patrizia Montanaro  flauto, violino, violoncello e percussioni
Canto XXI: Franco Loi
Paolo Troncon Trio di Saxofoni e Contrabbasso 
Canto XXII: Umberto Fiori
Marino Baratello  Pianoforte
 
ore 18.30, Chiostro degli Olivetani
Canto XXIII: Davide Rondoni
Gabriella Zen  soprano, mezzo soprano, flauto, clarinetto, clarinetto basso, tuba, percussioni
Canto XXIV: Riccardo Held
RIccardo Piacentini  flauto, violino, con foto-suono
Canto XXV: Giacomo Trinci
Paolo Furlani  saxofono contralto, tenore e baritono
Norberto Presta / Vie rosse (incursione teatrale)
 
La Festa
 
Canto XXVI: Alberto CAppi
Massimo Contiero  violino, viola e violoncello
Roberto / Latini / Fortebraccio Teatro (istallazione teatrale) - sala del Chiostro
Canto XXVII: Paolo Valesio
Davide Tiso  elettronica dal vivo
Canto XXVIII: Pier Luigi Cappello
Bianca Maria Furgeri  flauto, corno, tromba, trombone, percussioni, pianoforte e coro a quattro voci
Teatro Laltro (stallazione teatrale) - sala del Chiostro
Canto XXIX: Claudio Lolli
Claudio Ambrosini  pianoforte a quattro mani, percussione, arpa
Michele Sambini /Tam Teatro Musica (incursione teatrale)
Canto XXX: Edoardo Sanguineti
Aurelio Zarrelli  flauto, sax contralto, violoncello, painoforte e supporto digitale (a cura di Guido De Gaetano)
Opere figurative del Liceo artistico di Rovigo: Mirella Boso, Fernando Ferraresso, Laura Gioso, Lunia Marchetti e allievi
Ensamble strumentale del Conservatorio di Rovigo
Lettori di Dante Teatro del Lemming
 
Rovigo, Sapzio Lemming dal 1 al 5 giugno 2004
TEATRO DEL LEMMING
INFERNO
i trentaquattro canti
 
FRANZ LISZT
EINE SYMPHONEIE ZU DANTES "Divina Commedia"
Inferno-Purgatorio trascrizione dell'autore per due pianoforti
Duo pianistico: Anna MAria Zanetti - David Vicentini
Gruppo vocale da camera del Conservatorio "Venezze" - direttore Giorgio Mazzuccato 
voce recitante: Stefano Patarino

PUNTI DI FUGA 2003 - INFERNI

 

Rovigo, Lunedì 14 aprile 2003
Spazio Lemming
Sud Costa Occidentale 
Carnezzeria
 
Rovigo, Giovedì 24 aprile 2003
Spazio Lemming
RENATO SARTI/BEBO STORTI 
Mai Morti
 
Rovigo, Domenica 11 Maggio 2003
Spazio Lemming
TEATRO DEL LEMMING
L'inferno dei Ragazzi
 
Rovigo, Giovedì 15 maggio 2003
Spazio Lemming
FORTEBRACCIO TEATRO
Caligola

 

LA BELLA SCOLA - Inferno canti VIII - XVII

Rovigo, 1 Marzo 2003
Teatro Studio, ore 10.30
GIANNI PRIANO 
Canto VIII 
 
Rovigo, 7 Marzo 2003
Spazio Lemming, ore 10.30
MARIANGELA GUALTIERI  
Canto IX 
Violoncello Luca Paccagnella 
 
Castelmassa, 14 Marzo 2003
Istituto D'Arte, ore 15.00
FERRUCCIO BRUGNARO 
Canto X 
 
Badia Polesine, 12 Marzo 2003
Auditorium Liceo Scientifico, ore 10.30
PASQUALE DI PALMO 
Canto XI
 
Adria, 29 Marzo 2003
Tearro Ferrini, ore 10.30
MARCO MOLINARI
Canto XII
 
Adria, 5 Aprile 2003
Tearro Ferrini, ore 10.30
CLAUDIO DAMIANI 
Canto XIII
Chitarra Luciano Chilemi
 
Rovigo, 12 Aprile 2003
Spazio Lemming, ore 10.30
AMEDEO GIACOMINI  
Canto XIV
Flauto Daniele Ruggeri 
 
Porto Viro, 3 Maggio 2003
Sala Eracle, ore 10.30
FRANCO BUFFONI
Canto xv
 
Rovigo, 10 Maggio 2003
Palazzo Venezze, ore 10.30
GIANNI D'ELIA  
Canto XVI
Violoncello Luca pacagnella  Pianoforte Carlo De Pirro 
 
Rovigo, 17 Maggio 2003
Teatro Studio, ore 10.30
EDOARDO ZUCCATO   
Canto XVII
Soprano Gabriella Munari  Violoncello Luca Pacagnella 

PUNTI DI FUGA 2002 - TEATRO POESIA MUSICA

Polesine, Febbraio/Aprile 2002

 

Rovigo, Venerdì 22 Febbraio 2002
Sala Consigliare della Provincia, ore 17.30
Gianfranco Maretti
lettura e commento 1° Canto dell'Inferno
 
Rovigo, Giovedì 28 Febbraio 2002
Spazio Lemming,ore 21.00
Alda Merini
lettura e commento 2° Canto dell'Inferno
 
Rovigo, Venerdì 1 Marzo 2002
Spazio Lemming,ore 21.00
Ascanio Celestini
VITA, MORTE E MIRACOLI
monologo teatrale
 
Pezzoli - Ceregnano, Giovedì 7 marzo 2002
Teatro 99, ore 21.00
Luciano Caniato
lettura e commento 3° Canto dell'Inferno
 
Rovigo, Giovedì 14 Marzo 2002
Spazio Lemming,ore 21.00
Teatro di Pianura
AMLETO
regia Mariangela Dosi
 
Rovigo, Sabato 6 aprile 2002
Teatro Studio, ore 21.00
Elisinor
ROSENCRANTZ AND GUILDENSTERN ARE DEAD
Adria, Mercoledì 10 aprile 2002
Teatro Ferrini, ore 21.00
Anna Maria Farabbi
lettura e commento 5° Canto dell'Inferno
 
Rovigo, Giovedì 11 aprile 2002
Spazio Lemming, ore 21.00
Luigi Bressan
lettura e commento 6° Canto dell'Inferno
 
Rovigo, Giovedì 18 aprile 2002
Sala Consiliare della Provincia, ore 18.00
Gian Mario Villalta
lettura e commento 5° Canto dell'Inferno
 
Rovigo, Sala Lemming 19/21 6 aprile 2002
LABORATORIO TEATRALE
diretto da Danio Manfredini
Rovigo, lunedì 22 aprile 2002
Teatro Studio, ore 21.00
Danio Manfredini
AL PRESENTE

NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA

Laboratorio teatrale I CINQUE SENSI DELL'ATTORE

Partendo dall’immaginario dantesco narrato nel Primo Canto dell’Inferno (Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura), si lavorerà sul tema del viaggio come passaggio dall’infanzia all’età adulta: il viaggio dantesco diventerà metafora del percorso di maturazione dell’identità che contraddistingue l’adolescenza con tutte le trasformazioni, le criticità e il senso di smarrimento che essa implica.

Attraverso l’originale metodo di lavoro del Teatro del Lemming, I Cinque Sensi Dell Attore, il laboratorio permetterà agli studenti di attraversare il poema dantesco in prima persona: che cos’è l’Inferno per me? Chi è la mia Beatrice? Chi è il mio Virgilio? Dove colloco un Paradiso possibile per cui abbia senso attraversare i primi due regni dell’oltretomba?

Il metodo utilizzato ruota attorno ai principi dell’ascolto, dell’adeguamento e del dialogo. Nel trentennale lavoro della Compagnia, infatti, l’attore (e, in questo caso, ogni singolo allievo di ciascuna classe coinvolta) deve essere inteso prima di tutto come una guida: il suo compito, di conseguenza, è quello di essere in ascolto dei compagni, sapersi adeguare a loro e riuscire così a stabilire una relazione incentrata sul dialogo. Questi tre principi fondamentali andranno poi sviluppati in quattro direzioni diverse: su di sé, sugli altri, sullo spazio, sui compagni. Lo strumento principale d’indagine attorno a questi tre principi sarà il corpo, che verrà esplorato in tutti i suoi sensi: vista, udito, tatto, olfatto e gusto.

Questo particolare metodo di lavoro risulta essere particolarmente efficace con i ragazzi, poiché, permettendo di lavorare come gruppo e di concentrarsi sulla relazione, favorisce l’immedesimazione nell’emotività degli altri, aiutando il singolo a percepire la complessità del suo mondo interiore come una dimensione umana collettiva e non unicamente individuale.

Incontrare il Teatro è un’esperienza formativa a tutte le età, ma è ancor più necessaria e fondante in età adolescenziale. Il Teatro ci permette infatti di incontrare noi stessi in un processo di conoscenza, accettazione e affermazione del Sé, offrendoci una maggiore consapevolezza dei nostri limiti e delle nostre potenzialità ancora inesplorate. Prevedendo sempre la presenza fondamentale di un TU (in questo caso i compagni), esso ci permette di realizzare tutto ciò non a prescindere dagli altri, ma CON gli altri. Il Teatro, indagato attraverso la poetica del Teatro del Lemming e la metodologia dei Cinque Sensi, ci offre una grandissima occasione, sempre più rara al giorno d’oggi: quella di metterci in gioco in una situazione protetta, permettendoci così di relazionarci in modo vero ed autentico con gli altri. L’iniziativa intende dunque:

- Permettere agli studenti di avere maggiore consapevolezza delle proprie emozioni, imparando a ascoltare se stessi e gli altri.

- Favorire una messa in gioco reale, stimolando i ragazzi ad esporsi all’interno di un ambiente protetto e a non assumere atteggiamenti stereotipati e omologanti.

- Imparare a riconoscere l’adolescenza come un rito di passaggio collettivo e non come un’affermazione del proprio ego a discapito della personalità degli altri.

- Rendere i ragazzi soggetti di un’esperienza, favorendo l’immedesimazione con le materie di studio (in questo caso la prima cantica dantesca).

Il progetto si rivolge a tre classi della scuola secondaria di primo grado e a tutte le classi della scuola secondaria di secondo grado. 

NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA

Laboratorio teatrale I CINQUE SENSI DELL'ATTORE

Partendo dall’immaginario dantesco narrato nel Primo Canto dell’Inferno (Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura), si lavorerà sul tema del viaggio come passaggio dall’infanzia all’età adulta: il viaggio dantesco diventerà metafora del percorso di maturazione dell’identità che contraddistingue l’adolescenza con tutte le trasformazioni, le criticità e il senso di smarrimento che essa implica.

Attraverso l’originale metodo di lavoro del Teatro del Lemming, I Cinque Sensi Dell Attore, il laboratorio permetterà agli studenti di attraversare il poema dantesco in prima persona: che cos’è l’Inferno per me? Chi è la mia Beatrice? Chi è il mio Virgilio? Dove colloco un Paradiso possibile per cui abbia senso attraversare i primi due regni dell’oltretomba?

Il metodo utilizzato ruota attorno ai principi dell’ascolto, dell’adeguamento e del dialogo. Nel trentennale lavoro della Compagnia, infatti, l’attore (e, in questo caso, ogni singolo allievo di ciascuna classe coinvolta) deve essere inteso prima di tutto come una guida: il suo compito, di conseguenza, è quello di essere in ascolto dei compagni, sapersi adeguare a loro e riuscire così a stabilire una relazione incentrata sul dialogo. Questi tre principi fondamentali andranno poi sviluppati in quattro direzioni diverse: su di sé, sugli altri, sullo spazio, sui compagni. Lo strumento principale d’indagine attorno a questi tre principi sarà il corpo, che verrà esplorato in tutti i suoi sensi: vista, udito, tatto, olfatto e gusto.

Questo particolare metodo di lavoro risulta essere particolarmente efficace con i ragazzi, poiché, permettendo di lavorare come gruppo e di concentrarsi sulla relazione, favorisce l’immedesimazione nell’emotività degli altri, aiutando il singolo a percepire la complessità del suo mondo interiore come una dimensione umana collettiva e non unicamente individuale.

Incontrare il Teatro è un’esperienza formativa a tutte le età, ma è ancor più necessaria e fondante in età adolescenziale. Il Teatro ci permette infatti di incontrare noi stessi in un processo di conoscenza, accettazione e affermazione del Sé, offrendoci una maggiore consapevolezza dei nostri limiti e delle nostre potenzialità ancora inesplorate. Prevedendo sempre la presenza fondamentale di un TU (in questo caso i compagni), esso ci permette di realizzare tutto ciò non a prescindere dagli altri, ma CON gli altri. Il Teatro, indagato attraverso la poetica del Teatro del Lemming e la metodologia dei Cinque Sensi, ci offre una grandissima occasione, sempre più rara al giorno d’oggi: quella di metterci in gioco in una situazione protetta, permettendoci così di relazionarci in modo vero ed autentico con gli altri. L’iniziativa intende dunque:

- Permettere agli studenti di avere maggiore consapevolezza delle proprie emozioni, imparando a ascoltare se stessi e gli altri.

- Favorire una messa in gioco reale, stimolando i ragazzi ad esporsi all’interno di un ambiente protetto e a non assumere atteggiamenti stereotipati e omologanti.

- Imparare a riconoscere l’adolescenza come un rito di passaggio collettivo e non come un’affermazione del proprio ego a discapito della personalità degli altri.

- Rendere i ragazzi soggetti di un’esperienza, favorendo l’immedesimazione con le materie di studio (in questo caso la prima cantica dantesca).

Il progetto si rivolge a tre classi della scuola secondaria di primo grado e a tutte le classi della scuola secondaria di secondo grado. 

 

Ipse dixit #48: Iraqi Bodies in conversazione con Massimo Muaro in occasione della residenza svolta in Teatro Studio dal 14 al 28 agosto per realizzare una doppia performance attorno al materiale scenico di due lavori storici della compagnia: In Memoriam/The Actor e Freedom at Last

 

 

IL TEATRO DELLO SPETTATORE

 

Può sembrare quasi una tautologia.

Perché il teatro è, o almeno dovrebbe essere, sempre “teatro dello spettatore”. Qualunque sia la sua forma, comunque si sia declinata nel corso del tempo, il teatro inscrive sempre lo spettatore all’interno del suo gioco.

Il teatro, ci insegnava Grotowski, è ciò che accade fra almeno un attore e uno spettatore. E ciò che accade, il teatro, è allo stesso tempo forma ed evento.

Se la rappresentazione è di fatto forma organizzata in grado di essere sempre ripetuta, l’evento, al contrario, è una manifestazione che ci accade in modo imprevedibile e unico. Ci possono essere infinite rappresentazioni, mai due eventi uguali.

Lo scopo di un attore è sempre stato quello di cercare che lo spettatore viva l’azione teatrale (la rappresentazione) come un accadere per lui (l’evento).

Questo fa in modo che lo spettatore non si collochi più nella distanza dello sguardo ma piuttosto nella comunione del vero assistere. E assistere è qualcosa di più… “Assistere significa partecipare. Essere spettatore è dunque un modo autentico di partecipare.” (Gadamer)

 

CHIAMO PERO’ TEATRO DELLO SPETTATORE

Solo quel teatro che ripensa e rimette continuamente in discussione il ruolo dello spettatore, che ne mina la passività, rendendo attiva la sua partecipazione: fosse anche solo perché lo costringe ad una reazione. Affida allo spettatore un ruolo drammaturgico, per quanto esso possa essere sottaciuto o eterodiretto.

È quel teatro che osa mettere in gioco insieme a quella dell’attore anche la corporeità dello spettatore, nella pienezza di tutti i suoi sensi: non solo la vista e l’udito, ma anche il tatto, il gusto, l’olfatto. In un gioco di totale apertura all'evento, questo teatro riesce a non perdere mai la sua natura di forma estetica organizzata, ridefinisce la sua spazialità, e alla frontalità della scena sostituisce l’immersione totale: l’evento non sta più davanti ma anche dietro, sopra, sotto allo spettatore, è tutto ciò che accade intorno a lui.

Il teatro dello spettatore mentre confonde incessantemente i ruoi dell'attore e dello spettatore, riesce a salvarne e affermarne la differenza, mette al suo centro la realzione diretta attore/spettatore: una relazione sempre drammaturgicamente giustificata la cui posta in gioco è l’autenticità, questa autenticità è garantita solo in quanto essa passa attraverso una maschera finzionale (cioè immaginativa) senza MAI scadere in una banale relazione interpersonale o letterale.

Si tratta quindi solo di quel teatro che sa donare allo spettatore quacosa in più di una presenza quotidiana al mondo ma che riesca a trasportarlo in un altrovo extra-ordinario in cui è in gioco lo svelamento di una Verità suprema. Il teatro dello spettatore deve quindi produrre sullo spettatore, al suo ritorno alla vita quotidiana, anche solo una qualche piccola trasformazione.


CHIAMO TEATRO DELLO SPETTATORE

solo quel teatro

che obbedisca a ciascuna di queste condizioni.

Questo teatro esiste.

Ed è di questo teatro OGGI che noi abbiamo bisogno

 

Massimo Munaro/Teatro del Lemming

Rovigo, 2 gennaio 2010

 

ARCHIVIO

2021 (anno ponte).  2020. 2019. 2018.
Nel triennio 2018 - 2020, con il progetto IN METAMORFOSI - Residenze per la ricerca teatrale, il Teatro del Lemming diventa una delle tre residenze riconosciute dalla Regione Veneto.

2017. Residenze in Teatro Studio

2016. Residenze artistiche in AB23

2015. be@home SETTE RESIDENZE PER LA RICERCA TEATRALE

2014. be@lemming Un ciclo di residenze pensato per ospitare artisti che nel tempo sono stati nostri compagni di viaggio.
 

ROVIGO

2019. LABORATORIO IN CITTA'
TUTTI I LUNEDI' DALLE 19.30 ALLE 22.00

Il Corso teatrale è aperto a chiunque desideri realizzare un’esperienza di teatro. Questi incontri si propongono come un’introduzione alla personale pedagogia ideata dal Lemming denominata I CINQUE SENSI DELL’ATTORE. Nella metodologia sviluppata dal Lemming, l‘attore deve essere inteso, etimologicamente, come una guida, come colui che conduce lo spettatore in quell’altrove che costituisce da sempre lo spazio del teatro. I cinque sensi, indagati ed esperiti singolarmente e in continua sinestesia tra di loro, diventano così una via d’accesso all’altrove del teatro e alle capacità creative dell’attore.

"Lo strumento di ricerca principale dell'attore è per noi il corpo. Il senso / i sensi del corpo. I cinque sensi dell'attore , indagati separatamente e poi in continua sinestesia fra loro, sono, oltre che un appello alla pienezza della vita, una via d'accesso all'altrove del teatro e alle capacità creative dell'attore."

COSTO € 50,00 AL MESE > Primo incontro: LUNEDI' 4 novembre

Per info e iscrizioni: 0425 070643 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

2018. LABORATORIO IN CITTA'
FEBBRAIO - MAGGIO 2018 > TUTTI I LUNEDI' DALLE 19.30 ALLE 22.00

Il laboratorio è aperto a chiunque desideri realizzare un'esperienza di teatro.
Non è richiesta nessuna esperienza pregressa.  Il laboratorio si propone come introduttivo alla personale pedagogia ideata dal Lemming e denominata I Cinque sensi dell'attore.

"Lo strumento di ricerca principale dell'attore è per noi il corpo. Il senso / i sensi del corpo. I cinque sensi dell'attore , indagati separatamente e poi in continua sinestesia fra loro, sono, oltre che un appello alla pienezza della vita, una via d'accesso all'altrove del teatro e alle capacità creative dell'attore."

COSTO € 50,00 AL MESE > Primo incontro: 5 febbraio

LABORATORIO PER ATTORI UNDER 20 / IF YOU PLAY
OTTOBRE - DICEMBRE 2017 > TUTTI I LUNEDI' DALLE 17.00 ALLE 19.00

IF YOU PLAY è un progetto pensato e dedicato esclusivamente ai ragazzi tra i 16 e i 20 anni della città.
IF YOU PLAY è un progetto di formazione: un laboratorio per avvicinarsi come attori ad una esperienza teatrale che lavora sull'attore a partire dalle sue emozioni profonde.

ISCRIZIONE GRATUITA > Primo incontro: lunedì 2 ottobre

LABORATORIO CRITICO UNDER 20 >
OTTOBRE - DICEMBRE 2017

Il laboratorio intende guidare un gruppo di 10 studenti delle scuole superiori della città verso la scrittora critica. Ai ragazzi sarà data la possibilità di seguire gratuitamente la programmazione autunnale del Teatro Studio e di incontrare le Compagnie ospiti, con il compito di dover poi dare restituzione in forma scritta delle proprie emozioni e dei propri pensieri. Il laboratorio sarà coordinato da Mauro Sturaro, docente di Storia e Filosofia del Liceo Scientifico "Paleocapa" di Rovigo.

ISCRIZIONE GRATUITA

 

VICENZA

LABORATORIO IN CITTA'
FEBBRAIO - MAGGIO 2018 > TUTTI I LUNEDI' DALLE 19.30 ALLE 22.00

Il laboratorio è aperto a chiunque desideri realizzare un'esperienza di teatro.
Non è richiesta nessuna esperienza pregressa.  Il laboratorio si propone come introduttivo alla personale pedagogia ideata dal Lemming e denominata I Cinque sensi dell'attore.

"Lo strumento di ricerca principale dell'attore è per noi il corpo. Il senso / i sensi del corpo. I cinque sensi dell'attore , indagati separatamente e poi in continua sinestesia fra loro, sono, oltre che un appello alla pienezza della vita, una via d'accesso all'altrove del teatro e alle capacità creative dell'attore."

COSTO € 50,00 AL MESE > Primo incontro: 5 febbraio

LABORATORIO PER ATTORI UNDER 20 / IF YOU PLAY
OTTOBRE - DICEMBRE 2017 > TUTTI I LUNEDI' DALLE 17.00 ALLE 19.00

IF YOU PLAY è un progetto pensato e dedicato esclusivamente ai ragazzi tra i 16 e i 20 anni della città.
IF YOU PLAY è un progetto di formazione: un laboratorio per avvicinarsi come attori ad una esperienza teatrale che lavora sull'attore a partire dalle sue emozioni profonde.

ISCRIZIONE GRATUITA > Primo incontro: lunedì 2 ottobre

 

2015.

laboratorio in città 
I CINQUE SENSI DELL'ATTORE

Il corso è aperto a chiunque desideri fare un'esperienza teatrale. È previsto un incontro settimanale, il lunedì a VICENZA ed il martedì a ROVIGO, dalle ore 19.00 alle ore 22.00. Il costo è di € 60,00 al mese.

 

Nei lavori del Teatro del Lemming il coinvolgimento sensoriale e drammaturgico degli spettatori avviene attraverso quella particolare sinfonia dei sensi che definisce la poetica del gruppo. Il Teatro torna e si impone come luogo dell'incontro e della relazione. Solo così può proporsi nella sua necessità di evento, di esperienza che, prima che cognitiva, resta propriamente esistenziale ed organica.

Lo strumento principale della ricerca dell’attore è per noi il corpo. Il senso/i sensi del corpo. Corpo non più inteso come protesi di un’intelligenza che dovrebbe guidarlo, ma nella sua pienezza animistica, in quella nudità sorprendente che conduce alla nudità di sé e, forse, alla verità dell’incontro con altre anime e corpi. I cinque sensi dell’attore, indagati separatamente e poi in continua sinestesia fra loro, sono per noi, oltre che un appello alla pienezza della vita, una via d’accesso all’altrove del teatro e alle capacità creative dell’attore. Nella sua relazione ravvicinata ed intima con se stesso, con i compagni, con lo spazio e con lo spettatore, l’attore è qui indotto ad una messa a nudo radicale, ad una ricerca personale e tecnica che passa per una disponibilità assoluta all’ascolto e all’attenzione di sé e dell’altro.

 

PROGETTO DI FORMAZIONE PER ATTORI

I CINQUE SENSI DELL’ATTORE
Rovigo, Teatro Studio - ottobre 2015 / febbraio 2016

 

Il Teatro del Lemming promuove, un Corso di Formazione per Attori rivolto a giovani con documentata esperienza professionale almeno biennale nel settore dello spettacolo.
Il corso, che si svolgerà presso il Teatro Studio di Rovigo, prevede sette ore di lavoro giornaliero per cinque giorni alla settimana, per un periodo complessivo di cinque settimane così distribuite:

dal 14 al 18 ottobre 2015; dal 18 al 22 novembre 2015; dal 9 al 13 dicembre 2015;
dal 20 al 24 gennaio 2016; dal 10 al 14 febbraio 2016.

Saranno ammessi un massimo di venti allievi. La frequenza è obbligatoria.
Il Corso sarà diretto dal regista Massimo Munaro.

Questo progetto di formazione intende avviare una nuova fase di ricerca del gruppo attorno alle METAMORFOSI di Ovidio e a LA TEMPESTA di William Shakespeare che costituiranno il campo di indagine del processo laboratoriale e pedagogico.

La domanda di ammissione deve pervenire entro il 5 ottobre 2015 a: infolemming(at)teatrodellemming.com

Nella domanda dovranno essere indicati: nome e cognome, luogo e data di nascita, residenza, recapito telefonico.
Alla domanda dovranno essere allegati: il curriculum di studi e professionale; una foto; una lettera motivazionale. La selezione avverrà tramite valutazione dei materiali prodotti dai candidati. L'esito delle selezioni sarà comunicato in ogni caso entro il 7 ottobre 2015.

L’iscrizione al Corso è di EURO 350,00. E' ammesso il pagamento rateale della quota di iscrizione.
Ai corsisti, ove necessario, sarà data l'opportunità di alloggiare gratuitamente.

Ipse dixit #47: Greta Tommesani e Federico Cicinelli in conversazione con Massimo Muaro in occasione della residenza svolta in Teatro Studio dall' 1 al 9 agosto e dal 19 al 24 settembre 2023. La residenza si è conclusa con una restituzione pubblica il 24 settembre 2023 presso il Teatro Studio.

 

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