L'attore
"Ciò che rimane quando tutto perisce è il volto delle cose così come sono.
Quando non c’è alcun luogo dove volgersi ri-volgiti al volto che ti sta dinanzi
guarda in faccia il mondo."
(James Hillman, L’anima del mondo e il pensiero del cuore)
Per ricerca teatrale si intende un lavoro che implica uno sguardo personale sull'arte dell'attore. Questo sguardo rifiuta la dimensione egoica e narcisista che riduce l'attore spesso ad un meroguitto che si pavoneggia per un’ora sulla scena e di cui poi non si sa più nulla (W.S.), quanto piuttosto si rivolge ad una pratica che fa dell'attore, anche in senso etimologico, una guida – colui che conduce lo spettatore in quell’altrove che costituisce da sempre lo spazio del teatro.
Per ricerca tetarale si intende quel teatro che persegue:
- l'autonomia del linguaggio scenico dal testo teatrale;
- la ridefinizione dello spazio scenico;
- la riformulazione della presenza e dello sguardo dello spettatore;
- una pedagogia originale sull'attore;
- un legame che unisce gli attori al progetto del gruppo;
- un processo e tempi di lavoro che consentano una reale ricerca.