Staff
Direzione artistica
Massimo Munaro - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Organizzazione e ufficio stampa
Diana Ferrantini - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Comunicazione e grafica
Marina Carluccio - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Amministrazione
Katia Raguso - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Progetti culturali e Assistenza tecnica
Alessio Papa - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Personale artistico
Marina Carluccio, Diana Ferrantini, Alessio Papa, Thierry Parmentier, Katia Raguso, Chiara Elisa Rossini, Fiorella Tommasini, Boris Ventura, Silvia Massicci, Elena Fioretti.
per informazioni scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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SETTE RESIDENZE PER LA RICERCA TEATRALE al Teatro Studio di Rovigo
Crediamo che una semplice Stagione teatrale non sia la modalità più corretta per ospitare, programmare o documentare processi di lavoro nel'ambito della ricerca teatrale. Con be@home abbiamo così cercato di presentare non una semplice serie di spettacoli, ma un ciclo di residenze in cui ogni gruppo invitato fosse nelle condizioni di mostrare compiutamente lo stato attuale della propria ricerca o del proprio lavoro. Ci siamo poi ripromessi da subito di fare convivere gruppi storici della ricerca, anche europei, a cui abbiamo chiesto di presentare uno o più spettacoli o di presentare il proprio processo pedagogico, con giovani gruppi non ancora finanziati o riconosciuti a cui abbiamo offerto la possibilità di realizzare qui un seppur breve periodo di prove.
Ad ogni residenza, infine, è associata la presenza di un critico o di uno storico del teatro a cui è chiesto di approfondire, in un incontro pubblico, la poetica della Compagnia selezionata.
Il progetto è realizzato anche grazie al contributo della Fondazione Cariparo, poiché è risultato vincitore del Bando Culturalmente 2015.
CANTABILE 2 (Danimarca)
10 e 11 marzo residenza creativa
12, 13 e 14 marzo dalle 14 alle 21 / LABORATORIO aperto max 10 persone
sabato 14 Marzo ore 19.30 + 20.30 Il Teatro delle Intimità
lo Studio prevede l'accesso di 20 spettatori a replica (prenotazione obbligatoria)
TEATR A PART (Polonia)
in residenza dal 15 al 17 aprile
venerdì 17 aprile: OPHELIA - ore 21.00
DOYOUDaDA (Venezia/Bordeaux)
Residenza creativa dal 28 al 2 maggio
domenica 3 maggio: SEVIGNE' - ore 21.00
FARMACIA ZOO:E' (Marghera/Venezia)
dal 4 all' 8 maggio residenza creativa su Until the end
venerdì 8 maggio: RELIGIONS - ore 21.00
STALKER TEATRO (Torino)
14, 15 e 16 maggio laboratorio aperto a max 20 persone
sabato 16 maggio: REACTION - ore 21.00
TEATRO TASCABILE (Bergamo)
martedì 19 maggio: AMOR SACRO AMOR PROFANO - ore 21.00
mercoledì 20 maggio: MESSIEUR CHE FIGURA - ore 10.00 (matineè per le scuole)
mercoledì 10 giugno: proiezione del documentario IN BALIA DI VOI STESSI - ore 21.00
giovedì 11 giugno: ROSSO ANGELICO - ore 21.00
WELCOME PROJECT (Venezia/Berlino)
dal 28 maggio al 1 giugno Residenza Creativa
martedì 2 giugno: Intime Freude / Intimi Stranieri - Primo Studio
evento conclusivo
IL MUTAMENTO/ZONA CASTALIA (Torino)
25 giugno IL TEMPO SCOLPITO - ore 21:00
TEATRO STUDIO Viale Oroboni, 14 - Rovigo
per info e prenotazioni: 0425 070643 / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Nella prima parte di Una stagione al Lemming 14/15 abbiamo chiesto ad alcuni amici, fra i tanti attori e artisti che sono stati nel tempo nostri compagni di viaggio, di essere presenti, accanto ad alcuni nostri lavori, con un proprio spettacolo. Il desiderio di creare be@lemming nasce dalla volontà di indagare se e in che modo il lavoro della compagnia possa aver contribuito ad alimentare altre e diverse suggestioni creative, a tracciare una piccola mappa di un teatro possibile.
mer 22 ottobre 2014, ore 21.00
TEATRO DEL LEMMING
Amleto / Giulietta e Romeo, lettere dal mondo liquido
Con: Fiorella Tommasini, Chiara Elisa Rossini, Katia Raguso, Maria Grazia Bardascino, Alessio Papa, Boris Ventura, Giovanni Refosco, Mario Previato, Alessandro Sanmartin.
Musica e Regia: Massimo Munaro.
Per la prima volta viene presentato insieme, nella stessa serata, il dittico shakespeariano al quale il Lemming lavora da alcuni anni. Nel loro nucleo essenziale entrambe le vicende propongono il conflitto insanabile fra individuo e potere. E se per il Principe di Danimarca si tratta vanamente di opporsi alla corruzione e al marciume della corte, “Giulietta e Romeo” nella nostra interpretazione incarnano la lotta per un amore che non si arrende, anche a costo della vita.
ven 14 novembre 2014, ore 21.00
FRANCESCA COLA
In Luce
Di e con: Francesca Cola.
Suoni: Davide Tomat, Utku Tavil, Paolo Spaccamonti.
Progetto vincitore del premio per le arti sceniche Dante Cappelletti 2013.
“In Luce” è una performance al buio per un piccolo gruppo di spettatori che condividono un’unica fonte di luce: una torcia. Nella stanza la performer muta attraverso immagini in movimento. Lo spettatore può cogliere i frame di queste apparizioni. Si assiste così ad un “rivelarsi” che non è soltanto atto performativo, ma anche simbolico ed emotivo, come il mostrarsi graduale allo sguardo dell’altro.
dal 1 al 8 dicembre 2014
TEATRO DEL LEMMING
Edipo - Tragedia dei sensi per uno spettatore
N.B. lo spettatore verrà bendato.
Con: Fiorella Tommasini, Chiara Elisa Rossini, Maria Grazia Bardascino, Boris Ventura, Alessio Papa, Marina Carluccio.
Musica e Regia: Massimo Munaro.
Pensato per un solo spettatore partecipante ma realizzato negli anni per oltre 5000 spettatori, “Edipo” propone un radicale ribaltamento della prospettiva che fa dello spettatore non più il passivo fruitore della drammaturgia, bensì il motore stesso della rappresentazione.
ven 7 novembre 2014, ore 21.00
THIERRY PARMENTIER
Verdi in rosso
Di e con: Thierry Parmentier.
La performance è stata pensata ascoltando le ouverture delle opere di Giuseppe Verdi ed è stata composta come un puzzle: ogni brano è un quadro che racconta le emozioni, la vita e le passioni che Verdi ha infuso nella sua musica. Tutto è intriso dal colore rosso, inteso come cifra cromatica e canale spirituale di questo inedito omaggio: il rosso dunque come evocatore di passione, sangue, creatività e forza vitale, ovvero i sentimenti di cui si compone il melodramma.
ven 21 novembre 2014, ore 21.00
LIVELLO 4
Furioso Mondo
Con: Valentina Dal Mas, Giorgia Peruzzi, Riccardo Peruzzi, Alessandro Sanmartin.
Musiche originali: Michele Iuso.
Progetto luci e video: Federico Fracasso.
Regia: Alessandro Sanmartin.
“Furioso Mondo” è una metafora di questo nostro presente che ha smarrito il senno. E’ un viaggio per mare, per naviganti nella tempesta. Un mondo alla deriva, di ciechi che non sanno più distinguere il bene dal male.
ven 12 dicembre 2014, ore 21.00
MARCO CANTORI e GIORGIO CASADEI
Eroi e Supereroi. Sinfonia in tre facce
Spettacolo teatrale-musicale.
Di e con: Marco Cantori e Giorgio Casadei.
Un attore ed un musicista giocano con il tema degli eroi e dei supereroi e con l’invincibile forza mitica che queste figure riescono a generare e a trasmettere. Nascono così tre monologhi che corrispondono a tre facce della stessa sinfonia.
ven 19 dicembre 2014, ore 21.00
TEATRO DEL LEMMING
Musiche del tempo
con: Massimo Munaro, pianoforte e voce recitante, e Laura Bisceglia, violoncello e canto.
Il Concerto scenico propone, per la prima volta, un attraversamento delle musiche originali, eseguite dal vivo, che Massimo Munaro ha composto nel corso degli anni per il Lemming. Se la musica, così come il teatro, non è che una dinamica del tempo, un modo di scrivere il tempo, queste musiche cercano di esplorare quello spazio che risulta incorruttibile rispetto all’invecchiamento e alla morte.
La residenza è la forma che abbiamo individuato per ospitare o supportare il lavoro di altri artristi.
Ci piace intendere la residenza artistica, infatti, come la forma corretta ed ideale per ospitare, programmare e documentare i processi di lavoro nell’ambito della ricerca teatrale.
Per vivere ed operare appieno qualsiasi sperimentazione sui linguaggi scenici ha bisogno di spazi e di tempi più dilatati rispetto a quelli mediamente offerti oggi dal sistema teatrale.
Il progetto Residenze per artisti nei territori è sostenuto e promosso dal MiC - Direzione Generale Spettacolo e dalla Regione Veneto.
Il Teatro del Lemming aderisce, inoltre, al progetto CURA che sostiene gli artisti in residenza in partnership con gli altri centri di residenza sul territorio nazionale, e al progetto VENE.RE una rete costituita tra i tre soggetti titolari di residenza "Artisti nei territori" della Regione Veneto.
Archivio residenze anni precedenti.
Di seguito i progetti di residenza 2023.
WELCOME PROJECT > 1-15 gennaio _ URBAN DIGITAL CENTER e TEATRO STUDIO / ROVIGO
La residenza ha avuto come obbiettivo quello di precisare e di regolare la drammaturgia della nuova produzione del gruppo HEY ROBOT! HEY, ROBOT! Intimacy in the Age of Machines (titolo provvisorio) nasce da una domanda che il nostro tempo presente e l'immediato futuro sembrano porci con urgenza: possono le macchine sostituire gli esseri umani nelle relazioni intime? Infatti sempre più spesso si cerca di colmare la solitudine e la mancanza di affetti con l'utilizzo di macchine intelligenti. Lo spettacolo è pensato come evento one-to-one nel quale lɘ spettatore/trice sarà invitatɘ, in un'ambientazione futuribile, ad incontrare una macchina in grado di diventare una compagna insostituibile, capace di creare intimità con gli esseri umani. Durante la residenza il gruppo ha presentato al pubbico un primo studio l'11 / 12 e 13 gennaio e ha incontrato, per un approfondimento sul lavoro, gli studenti del progetto di alternanza scuola/lavoro del Teatro del Lemming.
IRAQI BODIES > 14 - 28 agosto _ TEATRO STUDIO / ROVIGO
La compagnia iracheno-svedese intende sfruttare la possibilità di utilizzo del Teatro Studio per realizzare una doppia performance attorno al materiale scenico di due lavori storici della compagnia: In Memoriam/The Actor e Freedom, at Last. I due lavori ruoteranno attorno ad un personaggio particolare che può essere visto come un totem dell’intera poetica del gruppo. Durante la residenza, il gruppo realizzerà anche un lavoro di formazione del pubblico, presentando al territorio la propria personale storia e poetica teatrale, di modo da consentire agli spettatori di comprendere meglio il lavoro scenico proposto. La residenza prevederà inoltre un intenso lavoro di scambio e confronto tra il personale artistico del Lemming e quello della compagnia ospite.
IRAQI BODIES è una Compagnia teatrale con sede a Gothenburg (Svezia), fondata da Anmar Taha e Josephine Gray. Anmar Taha, direttore artistico del gruppo, si è laureato presso l'Istituto di Belle Arti – Dipartimento di Teatro a Baghdad in Iraq nel 2005. Nello stesso anno, viene gravemente ferito da un proiettile e decide di lasciare l'Iraq per trasferirsi in Svezia (poco prima aveva perso anche un membro della sua Compagnia, sempre a causa della guerra). Qui decide di proseguire il percorso artistico iniziato in Iraq e consegue un Master of Fine Arts (MFA) in Contemporary Performing Arts presso l'Università di Göteborg. Regista, attore e light designer, ha presentato le sue opere in molti festival in Europa, Asia e Medio Oriente. Iraqi Bodies è alla continua ricerca di un teatro radicale costituito dalla totalità dell'espressione
scenica.
GRETA TOMMESANI > 1-9 agosto e 19-24 settembre _ TEATRO STUDIO / ROVIGO
Greta Tommesani proseguirà la ricerca attorno al progetto CA-NI-CI-NI-CA, un lavoro sullo sfruttamento lavorativo e sulle modalità con cui si comunicano le cause sociali. Il progetto nasce dal desiderio di rappresentare lo sfruttamento lavorativo nelle filiere agro-alimentari (in particolare, in quella della salsa di pomodoro) non tanto come una situazione emergenziale, quanto come un fenomeno sistemico determinato dalle dinamiche di un sistema produttivo dominato dalla Grande Distribuzione Organizzata. Questo desiderio si intreccia a quello di esplorare i limiti di una comunicazione pietista che rappresenta i braccianti migranti come vittime per cui si può provare (al massimo) pietà, ma sempre da una posizione di distacco e superiorità. Il progetto è stato selezionato attraverso il BANDO CURA, in un binomio di ospitalità che in questo caso sarà realizzato in collaborazione con la residenza multidisciplinare lombarda IDRA.
GRETA TOMMESANI (Mantova, 1994) si è laureata in Cooperazione Internazionale e lavora nella progettazione sociale. Ha lavorato nella gestione e progettazione di interventi sociali e umanitari in Italia, Perù e Libano. Ha seguito formazioni attoriali, in drammaturgia e in conduzione di laboratori teatrali in modo continuativo nelle scuole Grock – Scuola di teatro e Comteatro; e in workshop con Artestudio, Frigo Produzioni, Massimiliano Civica, Daria Deflorian, Danio Manfredini, Fabiana Iacozzilli, Teatro delle Albe. Dal 2021 porta avanti il progetto “CA-NI-CI-NI-CA”, sostenuto dai percorsi di “Powered by REf” e “Animali Fantastici & Dove Trovarli”. Il progetto di Greta Tommesani è stato selezionato attraverso un Bando realizzato dal Progetto CURA, una Rete costituita da 18 Residenze che attraversano tutte le Regioni italiane. Al Bando hanno risposto 299 Compagnie. A nove di esse si darà la possibilità di effettuare 9 attraversamenti artistici interregionali in 18 diversi spazi di residenza.
MATILDE VIGNA > 20-29 luglio e 13-17 dicembre _ TEATRO STUDIO / ROVIGO
Dopo “Una riga nera al piano di sopra” che affrontava la perdita delle cose, e “L’orizzonte degli eventi” che affronta la perdita di un genitore, il progetto conclude un percorso di ricerca attorno alla perdita. L’idea in nuce prevede un incrocio di storie diverse, tutte maturate dall’esperienza personale del gruppo. C’è la storia di una figlia, la cui madre perde il linguaggio, per il morbo di Alzheimer, per una demenza, o per un trauma cerebrale che colpisce l’emisfero sinistro, la zona del cervello deputata al linguaggio, alla memoria, all’attenzione. C’è la storia di un’insegnante, che lavora in una classe di giovani che si esprimono in un modo incomprensibile (mi cringio, stai flexando, mi sto ansiando, ha ragequittato…) C’è lo spunto offerto da Sam Steiner nel suo testo “Lemons Lemons Lemons”, che racconta di un futuro dispotico in cui una legge limita le comunicazioni interpersonali giornaliere a 140 parole. Come si aggira una
restrizione simile? Come si comunica con una madre che non ricorda le parole? Come si comunica con chi inventa parole nuove (per non farsi capire da noi)? Questa perdita del linguaggio… è degenerativa? Dove ci porterà? Grazie al supporto del progetto VENE.RE, che mette in rete le residenze della regione Veneto (Teatro del Lemming, Operaestate Festival/CSC Bassano del Grappa, Teatro Comunale di Vicenza), Matilde Vigna e i suoi collaboratori avranno la possibilità di provare a rispondere a queste domande.
MATILDE VIGNA nasce a Trecenta, in provincia di Rovigo, nel 1988. Nel 2015 si diploma alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, sotto la direzione di Valter Malosti. Nel biennio 2015-2016 partecipa al corso di Alta Formazione di Emilia-Romagna Teatro diretto da Antonio Latella. Ha vinto il Premio Ubu 2019 come miglior attrice under 35 e Premio Eleonora Duse attrice emergente stagione 2020/21. Ha fatto parte del gruppo scelto dal Teatro Bellini di Napoli per il progetto Zona Rossa, che ha visto gli artisti chiusi in teatro per 76 giorni (20/12/2020 -
05/03/2021). In teatro ha collaborato con Valter Malosti (Arialda, Antonio e Cleopatra), Antonio Latella (Santa Estasi, Aminta), Leonardo Lidi (Spettri, Qualcuno che tace: il teatro di Natalia Ginzburg, La casa di Bernarda Alba) Michele Di Mauro (Causa di beatificazione), Liv Ferracchiati (La tragedia è finita, Platonov), Pier Lorenzo Pisano (Senet), Licia Lanera (76), e numerose compagnie indipendenti. Co-autrice del podcast MACONDO per Treccani, lavora anche nell’audiovisivo (La legge di Lidia Poët, L’ultima notte di Amore).
Nel 2012 il Teatro del lemming vince il bando Culturalmente promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con un progetto pedagogico-spettacolare. Coinvolgento alcuni allievi attori assieme agli attori della Compagnia e agli allievi del Conservatorio Venezze di Rovigo e Steffani di Castelfranco Veneto, realizza l'Opera Sogno dentro Sogno.
Sinossi
Di chi è lo sguardo
che guarda coi miei occhi?
Quando penso che vedo,
chi continua a vedere
mentre sto pensando?
Fernando Pessoa, La Mummia
Sogno dentro sogno è un opera originale composta e diretta da Massimo Munaro, regista dal Teatro del Lemming su un libretto di Martino Ferrari. La struttura prende spunto dall'omonimo spettacolo del 1989 che valse alla neonata compagnia Teatro del Lemming il riconoscimento della critica nazionale. Dello spettacolo originale l'opera conserva la suddivisione in scene, sette quadri che si incastrano l'uno con l'altro come in una partita a scacchi. L'incastro perfetto, la perfetta armonia delle arti anima ancora oggi l'intero progetto dell'Opera Sogno dentro sogno. Un'alchimia che può rendere il teatro il luogo della fusione perfetta delle arti sceniche presupposto dell'opera d'arte totale.
Sogno dentro sogno rappresenta, nella struttura ma anche nell'allestimento, nella drammaturgia come anche nella composizione, un'opera inedita ed inusuale rispetto al tradizionale repertorio lirico. I diversi linguaggi, quello del teatro, quello dell'opera finanche quello della danza, possono trovare in essa un nuovo intreccio pur mantenendo ciascuno il proprio segno caratteristico. Il risultato, dato dalla loro compenetrazione, diventa per lo spettatore la chiave per aprire il regno del sogno che è il palcoscenico.
Il pretesto narrativo della storia è estremamente semplice quanto estremamente complesso. Una nuova presenza giunge in un mondo estraneo e questo mondo comincia ad animarsi, a muoversi attorno al nuovo venuto. Inizialmente le azioni sembrano confuse, caotiche, come possono sembrare confuse le mosse di un giocoad un osservatore che non ne conosca le regole.
A tratti e in diversi momenti gli avvenimenti sembrano assumere una direzione precisa, prende corpo “la realtà” o un’illusione di essa. Jan, il protagonista, si trova a vivere una serie di situazioni diverse,ognuna delle quali offre una spiegazione di ciò che è avvenuto fino a quel momento. “Aveva battuto latesta e perso la memoria”, “aveva bevuto e sognava di aver perso la memoria”, “era pazzo e il resto erano sue allucinazioni”, ma nessuna di queste verità trova conferma.
Sogno dentro Sogno racconta la storia di una perdita, perdita di identità e perdita in un meccanismosempre più complesso, nel quale ci si trova costretti molto prima di averne intuito la logica. Il meccanismocostringe Jan a partecipare a situazioni che egli non capisce e di cui spesso è la vittima, la mancanteconoscenza di sé gli impedisce di non accettare tutto ciò.
Le emozioni che animano lo spettacolo possono appartenete al vissuto di chiunque: improvvisamenteciò che è conosciuto e familiare si allontana, diviene estraneo, minaccioso, gli elementi del reale si ricombinano in qualcosa di immaginario mantenendo però i propri contorni precisi e amplificandone la freddezza.
A partire dal campo tematico del sogno, o meglio dal rapporto sempre difficilmente distinguibile tra realtà e sogno, tra vita e teatro, la scena diventa il punto di osservazione dello spettatore dentro se stesso. Lo spazio del palcoscenico si trasforma nello spazio della coscienza, le domande del protagonista diventano le domande di ciascuno. In questo spazio i contorni del reale diventano labili, ciò che credevamo di sapere si rivela potenziale minaccia.
La narrazione procede per immagini, per quadri successivi ed istantanei, come in un sogno. Il percorso è analogo a quello che si ritrova nella Xilografia “Sogno” di Maurits Cornelis Escher, qui riportata,e alla quale si fa riferimento in alcuni punti dello spettacolo, raccontandone in un certo senso la storia. Si susseguono, in questo modo, sette quadri definiti da sette scene, incastrate una sull'altra come in una partita a scacchi, dove ciascuna sembra dare apparentemente la soluzione all'enigma aperto dalla precedente, ma che finisce per sprofondarci ancora di più all'interno.
La musica, estremamente iterativa eppure sempre aperta al canto, scandisce l'intero incedere della storia. Qui la musica incarna il ruolo di deus ex machina, il burattinaio che costringe i personaggi a muoversi come pedine. Gli attori pur senza danzare si muovono in perfetta sincronia con la musica, al punto che la musica viene percepita come il motore stesso del movimento.
I testi utilizzati nell'Opera sono per lo più di Georg Büchner e Fernando Pessoa, si conservano alcuni frammenti di dialoghi dal romanzo “Il lungo sonno” di John Hill, da cui è partita la costruzione dello spettacolo e dicui rimangono alcuni elementi della struttura narrativa. A seconda delle possibilità produttive è possibile tradurre i testi cantati in greco, oppure mantenere la lingua originale italiana utilizzando i sottotitoli.
Il progetto pedagogico
Con quale gesto d’anima
muovo il passo di me
sino al possesso del corpo d’altri,
orribilmente vivo,
cosciente, attento a me,
così se stesso come io sono io.
(Fernando Pessoa, da La Mummia)
Rimasta nel cassetto per tutti questi anni, la realizzazione di questo progetto segna per il Lemming un momento importante del proprio personale sviluppo artistico, oltre che il desiderio di tornare con una nuova consapevolezza a questo germoglio pieno di vita. Il progetto contiene, infatti, anche una scommessa: quella di fondare una personale pratica di teatro d’opera a partire da un linguaggio teatrale non tradizionale – come troppo sovente avviene - ma in linea con gli sviluppi della pratica teatrale di questo nuovo secolo.
Nel progetto co-produttivo il Teatro del Lemming si è occupato della parte teatrale dell’allestimento (regia, scene, costumi, luci) mentre i due Conservatori della parte musicale (orchestra e cantanti).
Gli attori e gli allievi coinvolti sono stati: Chiara Elisa Rossini, Maria Grazia bardascino, Alessio Papa, Tolja Djokovic, Cristina Barbiero, Marina Carluccio, Dimitios Ioannis Papabasileiou.
Le musiche sono state eseguite dal GMCS - Gruppo di Musica Contemporanea Staffani di Castelfranco: Tommaso Antonucci (oboe), Saul Carraro (clarinetto e clarinetto basso), Kalman Tabanyi (violino), Simone Siviero (viola), Emmanuele Praticelli (violoncello), Edoardo Favarin (percussioni), Riccardo Massolin (pianoforte), con la direzione di Bernardino Beggio.
Le voci, Jacopo Presiri (tenore), Marton Kovacs (baritono), Giulia Pattaro (soprano), Francesco Toso (baritono), sono state di allievi e neo-diplomati del Conservatorio di rovigo.
Noleggio della sala - TEATRO STUDIO
Il Teatro Studio è aperto alle associazioni, alle Compagnie professioniste o amatoriali e, più in generale a tutti coloro che desiderano affittare la sala. Le tariffe, concordate con il Comune di Rovigo sono fissate a copertura minima dei soli costi di gestione. Il prezzo di affitto, pertanto, comprende le spese di apertura/chiusura e guardiania, pulizie.
Ad esclusione delle compagnie professionali di spettacolo, per tutti gli altri utilizzatori l'assistenza tecnica è obbligatoria.
|
Le ore di utilizzo extra che vanno oltre le 8 ore hanno un costo di € 30,00 / h.
A seguito della convenzione di gestione del 2016 siamo costretti, nostro malgrado, a differenziare i costi a seconda del periodo dell'anno in cui viene utilizzato il teatro. La quota, infatti, non comprende l'uso dell'impianto di riscaldamento e di raffreddamento, nè l'uso di attrezzature di proprietà del Teatro del Lemming. Il prezzo finale, pertanto, dovrà essere concordato secondo le esigenze di ciascun utilizzatore. Per le utenze richiederemo un rimborso forfettario di € 150,00
Per informazioni e prenotazioni chiamare al 0425 070643 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
MUSICHE PER LA TETRALOGIA
DEL LEMMING
IL NUOVO CD di Massimo Munaro
I lavori della Tetralogia sono, nei fatti, delle opere totali in cui l’aspetto meramente sonoro non può
essere in alcun modo disgiunto dalla molteplicità sensoriale dentro la quale lo spettatore si trova
improvvisamente precipitato. Ecco il motivo per cui non avevo mai fino ad ora pubblicato la “colonna
sonora” di questi lavori. Temevo infatti che l’ascolto delle sole musiche potesse in qualche modo inficiare
la complessità e l’efficacia di queste vere e proprie sinfonie sensoriali. Ma ora lascio che queste
musiche, nella loro fragilità e bellezza, vivano di vita propria. Anche se sono solo una parte dell’opera
completa, esse ne hanno diritto. Perché dentro ogni parte riverbera , come sempre, il tutto.
MM
Il CD contiene le musiche originariamente scritte per:
EDIPO - Tragedia dei sensi per uno spettatore
DIONISO - Tragedia del Teatro
AMORE E PSICHE - una favola per due spettatori
ODISSEO - viaggio nel teatro
e le due post-fazioni
A Colono - rito augurale per spettatore solo
L'Odissea dei bambini - viaggio nel teatro per venti bambini di tutte le età
Il costo del CD è di 15,00 euro.
E' possibile ordinarlo via mail al costo di € 15,00 + spese postali a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure presso la sede del Teatro del Lemming
TEATRO STUDIO
Viale Oroboni 14
45100 ROVIGO
MUSICHE PER LA TETRALOGIA
DEL LEMMING
IL NUOVO CD di Massimo Munaro
I lavori della Tetralogia sono, nei fatti, delle opere totali in cui l’aspetto meramente sonoro non può essere in alcun modo disgiunto dalla molteplicità sensoriale dentro la quale lo spettatore si trova
improvvisamente precipitato. Ecco il motivo per cui non avevo mai fino ad ora pubblicato la “colonna sonora” di questi lavori. Temevo infatti che l’ascolto delle sole musiche potesse in qualche modo inficiare la complessità e l’efficacia di queste vere e proprie sinfonie sensoriali. Ma ora lascio che queste musiche, nella loro fragilità e bellezza, vivano di vita propria. Anche se sono solo una parte dell’opera completa, esse ne hanno diritto. Perché dentro ogni parte riverbera , come sempre, il tutto.
MM
Il CD contiene le musiche originariamente scritte per:
EDIPO - Tragedia dei sensi per uno spettatore
DIONISO - Tragedia del Teatro
AMORE E PSICHE - una favola per due spettatori
ODISSEO - viaggio nel teatro
e le due post-fazioni
A Colono - rito augurale per spettatore solo
L'Odissea dei bambini - viaggio nel teatro per venti bambini di tutte le età
Il costo del CD è di 15,00 euro.
E' possibile ordinarlo via mail al costo di € 15,00 + spese postali a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure presso la sede del Teatro del Lemming
TEATRO STUDIO
Viale Oroboni 14
45100 ROVIGO
Rovigo, Teatro Studio
19 dicembre 2014, (tre repliche al giorno) ore 19.00 / 21.00 / 22.00
TEATRO DEL LEMMING
MUSICHE DEL TEMPO
NB. lo spettatore deve portare con sé una coperta
prima nazionale
con Massimo Munaro e Laura Bisceglia
luci, musica e regia Massimo Munaro
p r e n o t a z i o n e o b b l i g a t o r i a
max 30 spettatori a replica
Il Concerto scenico propone, per la prima volta, un attraversamento delle musiche originali che Massimo Munaro ha composto nel corso degli anni per il Lemming. Queste musiche sono qui eseguite dal vivo, in una nuova versione per pianoforte, violoncello e voce.
Se la musica, così come il teatro, non è che una dinamica del tempo, un modo di scrivere il tempo, queste musiche cercano di esplorare quello spazio che risulta incorruttibile rispetto all’invecchiamento e alla morte. Come sempre accade, però, nei lavori del Lemming non si tratta per gli spettatori semplicemente di assistere ad uno spettacolo, quanto piuttosto di essere completamente immersi all'interno dell'opera. Si tratta di vivere un'esperienza.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA:
allo 0425 070643
TEATRO STUDIO
Viale Oroboni 14
45100 ROVIGO
0425 070643
www.teatrodellemming.it
be@lemming /// Una stagione al Lemming, parte I
TEATRO STUDIO - Tel. 0425 070643
Viale Oroboni 14
ROVIGO
Un focus sul Teatro del Lemming e sullo spettacolo Giulietta e Romeo_ Lettere dal mondo liquido, attraverso le parole di Massimo Munaro e di Chiara Elisa Rossini. Il video è stato diretto da Pai Dusi, intervista a cura di Anna Trevisan per una produzione CULT TV. Girato al CSC Nardini di Bassano del Grappa (VI) durante OperaEstate Festival 2014.