Dalla fine del 2016 sino al 2018 abbiamo realizzato un laboratorio di teatro all'interno della Casa Circondariale di Rovigo, all'interno del progetto Il teatro dei sensi promosso dalla Regione Veneto - Direzione Regionale per i Servizi Sociali - Servizio Prevenzione delle Devianze e Tossicodipendenze e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

 

 

Massimo Munaro in un breve intervento sul tema LA RELAZIONE, contributo al progetto seminariale / convegnistico "PORTA UN PENSIERO" del Festival Teatri di Vetro di Roma.

 

 

TEATRO STUDIO - ROVIGO
settembre / dicembre 2017

 

Il teatro è il luogo in cui scopriamo che l'estraneo,
lo straniero, è sempre un nostro fratello



15, 16, 17 SETT. 2017, dalle ore 17.00 alle ore 21.00
TEATRO DEL LEMMING
METAMORFOSI
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA - MAX 5 SPETTATORI/5 REPLICHE AL GIORNO

20 - 23 SETT. 2017
BOLOGNINICOSTA (ROMA)
RESIDENZA CREATIVA | RANCORERABBIA

24 SETT. 2017, ore 21.00 > ANTEPRIMA STAGIONE | € 3
BOLOGNINICOSTA (ROMA)
ROMEOeGIULIO

30 SETT. 2017, ore 18.30
BRINDISI CON I POETI - ANTONIO ALLEVA
Ultime corrispondenze dal viaggio

14 OTT. 2017, ore 21.00
THIERRY PARMENTIER
PERCORSO PERCORPO

21 OTT. 2017, ore 21.00 - 22 OTT.  ore 18.00
TEATRO DEL LEMMING
WS TEMPEST
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA - MAX 30 SPETTATORI

11 NOV. 2017, ore 18.30
BRINDISI CON I POETI - ISACCO TURINA
I destini minori

12 NOV. 2017, ore 21.00
DOYOUDaDA (VENEZIA | BORDEAUX)
SELFIE

28 NOV. 2017, ore 21.00
nO (DANCE FIRST. THINK LATER) (GENOVA)

CITTA' INFERNO

2 DIC. 2017, ore 18.30
BRINDISI CON I POETI - NINA NASILLI
Tàsighe!

15 DIC. 2017, ore 21.00
FLORIAN/METATEATRO (PESCARA)
INVERNO di Jon Fosse


SCARICA IL PROGRAMMA


BIGLIETTO € 12,00 (metamorfosi / ws tempest € 15,00)
RIDOTTO UNDER 25 € 3,00
ANTEPRIMA > ROMEOeGIULIO € 3,00
BRINDISI CON I POETI ad ingresso gratuito

Per gli spettacoli del Teatro del Lemming la prenotazione è obbligatoria (0425.070643)

BRINDISI CON I POETI è a cura di Marco Munaro, realizzato in collaborazione con Il Ponte del Sale. Letture e brindisi finale a cura del Teatro del Lemming.


INFORMAZIONI

TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.070643
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TEATRO STUDIO - ROVIGO
febbraio / maggio 2018

 

Il teatro è il luogo in cui scopriamo che l'estraneo,
lo straniero, è sempre un nostro fratello



2 FEB. 2018 | ORE  21.00
KOREJA (LECCE)
FRAME

7 FEB. 2018 | ORE 21.00
TEATRO DEL LEMMING
AMLETO

17 FEB. 2018, ore 18.30
BRINDISI CON I POETI - MAURO SAMBI
UNA SCOPERTA DEL PENSIERO E ALTRE FEDELTA'

3 MAR. 2018 | ore 21.00
SPETTACOLO VINCITORE DEL BANDO over40
(?)

17 MAR. 2018 | ore 21.00
QUI E ORA RESIDENZA TEATRALE (MILANO)
MY PLACE Il corpo e la casa

7 APR. 2018, ore 18.30
BRINDISI CON I POETI - ROBERTA DAPUNT
NAUZ

13 e 14 APR. 2018 in matineé per le scuole / 15 APR. 2018, ore 21.00
TEATRO DEL LEMMING
GIULIETTA E ROMEO. Lettere dal mondo liquido

28 APR. 2018, ore 18.30
BRINDISI CON I POETI - BORIS RIŽIJ con la traduttrice LAURA SALMON
...  e così via ...

6 MAG. 2018, ore 17.00 e ore 18.00
TEATRO DEL LEMMING
L'ODISSEA DEI BAMBINI. Viaggio nel teatro per venti bambini di tutte le età

12 MAG. 2018, ore 21.00
CARICHI SOSPESI (PADOVA)
OTELLO


SCARICA IL PROGRAMMA


BIGLIETTO € 12,00
RIDOTTO UNDER 25 € 3,00

BRINDISI CON I POETI ad ingresso gratuito

Per L'ODISSEA DEI BAMBINI la prenotazione è obbligatoria (0425.070643)

BRINDISI CON I POETI è a cura di Marco Munaro, realizzato in collaborazione con Il Ponte del Sale. Letture e brindisi finale a cura del Teatro del Lemming.


teatro del lemming laboratorio i cinque sensi dellattore

LABORATORIO IN CITTA' > da febbraio a maggio 2018 | tutti i lunedì dalle 19.30 alle 22.00

Costo 50,00 al mese > primo incontro lunedì 5 febbraio

RAGAZZI TRA I 17 E I 20 ANNI > La partecipazione è gratuita

corso di formazione PER ATTORI / metamorfosi > da febbraio a maggio 2018 | 5 giorni alla settimana per 5 settimane

INFORMAZIONI

TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.070643
This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

11 - 13 e 15 - 21 DIC. 2018 | CARICHI SOSPESI (PADOVA) | residenza artistica

21 DIC. 2018 | ORE 21.00 / TEATRO STUDIO
HEARTBREAKER / OTELLO. Secondo studio.

con Samantha Silvestri, Marco Tizianel
regia Marco Caldiron

Due uomini e una donna ci parlano di gelosia, tradimento, invidia... I ruoli però si mescolano, si confondono, cercando di seguire la linea sottile della passione, della tensione erotica che percorre tutto il dramma. Una tensione erotica trasversale che travolge Desdemona, Otello e Jago ma anche tutti gli altri personaggi, che si perderanno nella ricerca edonistica di un riscatto, di un piacere, in preda ad una sorta di cieca, deviata, eccitazione.

Carichi Sospesi nasce a Padova alla fine degli anni novanta con l'intento di promuovere laboratori di animazione teatrale nel disagio psichico e fisico, produrre spettacoli teatrali, sperimentare nuovi linguaggi e nuove tecniche.

 

Un piccolo video documentario realizzato dalla Fondazione Cariverona sulla nostra attività all'AB23 di Vicenza.

 

 

TEATRO NUCLEO (FERRARA) | FEBBRAIO 2017 > TEATRO STUDIO - ROVIGO
TENEBRA - exterminate all the brutes
Liberamente tratto da Cuore di Tenebra di J. Conrad
con Davide Della Chiara, Natasha Czertok, Lorenzo Magnani
regia Davide Della Chiara, Natasha Czertok

TENEBRA, della storica Compagnia nata nel '74 a Buenos Aires, mette a repentaglio il ben pensare e i falsi buonismi d'occidente, e mira a cancellare tutti i veli, i filtri e le sovrastrutture che ci siamo costruiti, riportandoci dentro noi stessi, mostrando quanto c'è di falso e violento dietro ogni tassello materiale delle nostre vite.

CONTRA GIGANTES, conferenza spettacolo
sulla storia del TEATRO NUCLEO a cura di Horacio Czertok


MIXED_ME PERFORMANCE GBR (Germania) | MARZO 2017 > TEATRO STUDIO - ROVIGO
MIXED_ME
Regia: Aurora Kellermann
Performance: Meme
Assistente alla regia, organizzazione: Chris Wohlrab
Musica da vivo, composizione, quadrifonia: Munsha

Una produzione di Aurora Kellermann in cooperazione con TATWERK | Performative Forschung

Un asterisco alla fine dei nomi. Una I alla fine di LGBT. Un terzo sesso, nessun sesso, uomo e donna allo stesso tempo, né uomo né donna.
Ogni epoca ha cercato le sue spiegazione per il fenomeno dell’ermafroditismo, oggi intersessualità. Spiegazioni che hanno generato e generano reazioni diverse, spesso legate a discriminazione e violenza.

Non potendo essere ascritte ad alcuna categoria, le persone intersessuali sono state costrette per lungo tempo all’invisibilità.

Dalla fine degli anni novanta, quando la voce delle persone intersessuali inizia a risuonare, la narrazione delle loro esperienze inizia ad influenzare la vita pubblica. mixed_me si accosta a queste narrazioni e cerca tra di esse un luogo per una riflessione oltre la dicotomia uomo-donna. mixed_me é un manifesto dell’ambiguità umana. E’ il racconto del processo di formazione di un’identità fra il desiderio di essere „normali“ e l’orgoglio di essere unici: una persona alla ricerca della sua posizione in un mondo che continuamente - come in un labirinto di specchi deformanti - le impone dei ruoli di cui lei non vuole o non può farsi carico.

Molteplici voci e rapporti di potere, fatti e posizioni vengono restituiti dal filtro di un unico corpo in un caleidoscopio performativo. Apriamo un laboratorio di fatti e possibilità e ci scontriamo continuamente con la domanda: quanti può essere una persona sola?

Danza, video e teatro si intrecciano in una rete complessa fatta di storia, mito, medicina, studi di genere, attivismo, poesia e quotidianità.


ILARIA DRAGO | APRILE 2017 > TEATRO STUDIO - ROVIGO / AB23 - VICENZA
ECUBA + TRANSHUMANCE

con Ilaria Drago
musiche originali di Gianluca Misiti
scritto e interpretato da Ilaria Drago

Ilaria Drago porterà in scena due azioni teatrali: “Transhumance | capitolo mare”, il primo episodio di un progetto che si sviluppa in capitoli di circa 20/30 minuti ciascuno prodotto dal Teatro Metastasio di Prato per Contemporanea Festival 2016, ed “Ecuba”, frammento scritto per il progetto “Metamorfosi” di Roberto Latini e divenuto una performance, insieme a Sirene, che vive di vita propria.

WORKSHOP> Essere così è una vera grazia

Giocare con la voce e sorprendersi a scoprirne le molteplici possibilità. Incontrare il corpo, attingere alle pratiche di danza sensibile per risvegliarne la vitalità e dare accesso a quell'archivio emozionale interiore, bacino del lavoro dell'attore.


AMANTIDI (VICENZA) | MAGGIO 2017 > AB23 - VICENZA


BOLOGNINICOSTA (ROMA) | SETTEMBRE 2017 > TEATRO STUDIO - ROVIGO
ROMEOeGIULIO

con Mauro de Maio, Andrea Zatti, Cesare d'Arco, Sofia Bolognini, Riccardo Averaimo, Aurora di Gioia, Gabriele Olivi, Nicole Petruzza
musica e direzione coro Dario Costa
drammaturgia e regia Sofia Bolognini

ROMEOeGIULIO è un terreno ostile in cui convivono intemperanza politica e ostinazione teatrale. E' un'architettura indecente, un ordigno scenico osceno, furibondo e compatto che prende una posizione netta all'interno del dibattito pubblico sull'omofobia. Uno scandaloso viaggio teatrale che indaga il bisogno di amare ed essere amati.
Funziona attraverso una satira spietata che disintegra autorità politiche e religiose e si scaglia contro la normale famiglia italiana. Elaborato su dati sociologici, politicamente agguerrito, teatralmente composto e deforme, ROMEOeGIULIO è un piano di disturbo alla buona coscienza nazionale

BOLOGNINICOSTA è un giovane gruppo romano la cui vocazione civile e onestà artistica vanno di pari passo nel tentativo sempre aperto di ridisegnare un'ipotesi di spettacolarità più autentica e meno grossolana, una forma di fruizione più consapevole e precisa, veramente umana.

Work in progress > RANCORERABBIA

L'impotenza generazionale, di una generazione sospinta o respinta in un nonluogo, la "zona morta" dell'orologio, il margine dove non esiste nessun passato e nessun futuro cui aggrapparsi. La storia di una Resistenza che non ha storia, che non viene legittimata in quanto storia, perché poco degna di nota. RANCORERABBIA è un viaggio in questa terra di mezzo, la metropoli popolata di animali metafisici che parlano per allegorie. È il tentativo di mettere insieme ipezzi per costruire una narrazione impossibile, è la lotta senza eroi che si combatte negli inferi, nella speranza di rievocare o resuscitare il fantasma – o lo zombie – della Rivoluzione.


nO (DANCE FIRST. THINK LATER) (GENOVA) | NOVEMBRE 2017 > TEATRO STUDIO - ROVIGO
CITTA' INFERNO

con Rachele Canella, Melania Genna, Elena Gigliotti, Carolina Leporatti, Dmi Licatà, Elisabetta Mazzullo, Daniela Vitale
regia e partiture fisiche Elena Gigliotti

All'interno di una prigione vivono le protagoniste di questa storia, liberamente ispirata al film Nella città, l'inferno di Renato Castellani. Assassine, fattucchiere, adultere e ladre seriali provenienti da tutta Italia e realmente esistite nelle pagine di cronaca nera dagli anni '40 ad oggi sono costrette ad occupare un ristrettissimo spazio vitale, una cella di 2m x 2m.

Il gruppo è originariamente formato da giovani attori diplomati presso la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova.


TEATR A PART (Polonia) | DICEMBRE 2017 > TEATRO STUDIO - ROVIGO
KLEPSYDRA / HOURGLASS
Prima nazionale PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
con Monica Wachow
regia Marcin Herich

Teatr A PART è uno dei gruppi di punta della nuova scena teatrale Polacca. Gli spettacoli del gruppo indagano, attraverso un linguaggio visuale e non verbale, l'istintualità umana, l'inconscio, le emozioni e i segreti dell'esistenza. Klepsidra/Hourglass è una sorta di manifesto della loro teatro. Lo spettacolo è un solo quasi non verbale, che unisce la poetica del teatro corporeo, emotivo e gestuale, con elementi di teatro-danza. Un rituale nel quale si possono scorgere riferimenti ai lavori di Milan Kundera e Krzysztof Kieslowski.

 

Enrico Pastore scrive sul suo blog a proposito di Amleto, andato in scena a Torino il 9 e il 10 febbraio 2018 alle Officine Caos.

"Chi è Amleto? Il principe di Danimarca diserta le scene e diviene platea, diviene moltitudine muta che osserva la scena. Impotente, silenzioso, privo per una volta di battute, questo Amleto del Teatro del Lemming diviene corpo politico.

Chi osserva, chi guarda non fa. Questo è l’assunto. E tutto questo si innesta in un gioco di specchi che rimanda dalla scena alla platea. La donna che regge lo specchio e sputa sull’immagine ivi riflessa, guarda verso di noi, ormai condannati a essere Amleto per decisione altrui, impossibilitati a ribellarci dalla posizione passiva che come pubblico abbiamo adottato, massa silenziosa che resta nel buio.

Siamo Amleto perché come lui ci troviamo in una parte che non abbiamo scelto né voluto, scissi tra accettazione e rinuncia.

Molto si è scritto e si potrebbe scrivere su Massimo Munaro e il Teatro del Lemming, ma una cosa è certa: è un teatro che non lascia mai indifferenti, che porta sempre a prendere una posizione. In questo capitolo della trilogia shakespeariana, diveniamo protagonisti senza nulla poter fare, nemmeno baloccarci con il dubbio di essere o non essere.

É la scena che ci dona sostanza, è l’agire di quelle immagini evanescenti, di luce caravaggesca, in perenne fluttuazione di registro, che ci permette di assumere un ruolo che altrimenti non terremmo ad assumere. Ma il Teatro del Lemming ci pone nello stesso tempo in un paradosso: siamo una parte, un personaggio, che non può parlare perché non ha la battuta, e non può agire perché non ha didascalia. Come un re degli scacchi i nostri movimenti sono limitati, e il gioco è svolto solo dagli altri pezzi.

E come il re degli scacchi siamo in perenne assedio, le immagini ci incalzano con un ritmo ossessivo prima, dilatato poi, spingendoci sempre più in una dimensione onirica che non può terminare che in un silenzio assordante. Siamo esistenze sospese tra l’alzata e la calata di un sipario, e poi è tutto buia notte e silenzio.

Come nella tragedia per il Principe di Danimarca il teatro diviene strumento di presa di coscienza del delitto, nel farsi doppio della realtà, così in questo caso si diviene coscienti della propria miserevole impotenza perché il teatro conferisce forma a una realtà che non vogliamo vedere. Continuamente provocati ad agire, a dire la nostra, a far parte della scena restiamo muti, nel buio, senza nulla fare perché non sappiamo cosa fare né quando né quali sono le regole e anziché inventarcene una, o agire senza il bisogno che ci siano, preferiamo restare zitti e fermi.

E allora chi è lo spettro del padre? E la madre prostituita? E Ofelia abbandonata e nell’acqua annegata? Tocca trovar nella nostra vita risposta ai quesiti che pone Massimo Munaro e il Teatro del Lemming. E tocca trovarla una risposta perché nella vita di ogni giorno ci proviene sempre più l’urgente e imperioso stimolo ad agire, a prendere posizione e sempre più distogliamo lo sguardo da quanto accade. Forse è ora di cominciare ad agire."

Qui il link all'articolo completo

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