Ospitalità

TEATRO STUDIO - ROVIGO

VISIONI
GENNAIO - APRILE 2024
spettacoli| laboratori | residenze teatrali


 

SABATO 27 GENNAIO ore 11.00 

FARMACIA ZOO:E' (IQ/SE)

9841 / RUKELI

 

DAL 16 AL 18 FEBBRAIO // più repliche al giorno_prenotazione obbligatoria

TEATRO DEL LEMMING

ATTORNO A TROIA_TROIANE uno studio

 

DAL 26 FEBBRAIO AL 03 MARZO // più repliche al giorno_prenotazione obbligatoria

TEATRO DEL LEMMING

AMORE E PSICHE una favola per due spettatori

 

SABATO 09 MARZO // ore 21.00

SLOWMACHINE 

NOTTI da le notti bianche di Dostoevskij 

 

SABATO 23 MARZO // ORE 21.00

TEATRO DELLE SELVE

THE BOY'S BLOOD. I giorni di Dino Campana

 

GIOVEDì 04 APRILE // ore 20.30

CHILLE DE LA BALANZA

I CARE. Lettera a una professoressa

 

VENERDì 12 APRILE // ore 21.00

INSTABILI VAGANTI

MADE IN ILVA

 

DAL 17 AL 21 APRILE // più repliche al giorno_prenotazione obbligatoria 

TEATRO DEL LEMMING

L'ODISSEA DEI BAMBINI - viaggio nel teatro per venti bambini di tutte le età

 

SABATO 27 APRILE // ore 21.00 | DOMENICA 28 APRILE // ore 18.00

TEATRO DEL LEMMING

L'INFERNO DEI RAGAZZI studio finale del Laboratorio Teatrale per ragazzi

 

BIGLIETTO > € 10,00

AMORE E PSICHE / L'ODISSEA DEI BAMBINI > € 20,00

RIDOTTO UNDER 25 / OVER 65 > € 5,00 * eccetto Amore e Psiche

PROMO A/R ANDATA E RITORNO >
il biglietto intero acquistato per uno spettacolo dà il diritto, mostrato alla cassa, di entrare con la riduzione a € 5,00 per lo spettacolo successivo .

 

PRENOTAZIONI >
TEL: 0425.070643 E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

BIGLIETTERIA >
TEATRO STUDIO in presenza a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli

 

DIARIO DEGLI SPETTATORI TEATRO A Km0 >
Visita il sito https://spettatori.teatrodellemming.it per condividere la tua esperienza e i tuoi feedback prima e dopo l'evento andato in scena in Teatra Studio. Inoltre collegandoti al sito potrai organizzarti per condividere il mezzo di trasporto (carsharing) per raggiungere la location dell'evento.

 


Il progetto Teatro a km0 intende creare una comunità di “spettatori consapevoli e partecipanti” che, attraverso le attività teatrali promosse dal Teatro del Lemming, possa maturare consapevolezza e pensiero critico sui problemi della contemporaneità, con particolare riferimento alla sostenibilità ambientale e alla partecipazione attiva e responsabile nella vita di comunità.

L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Cultura Onlife 2022.


 

INFORMAZIONI

TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.070643
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

ARCHIVIO

2021 (anno ponte).  2020. 2019. 2018.
Nel triennio 2018 - 2020, con il progetto IN METAMORFOSI - Residenze per la ricerca teatrale, il Teatro del Lemming diventa una delle tre residenze riconosciute dalla Regione Veneto.

2017. Residenze in Teatro Studio

2016. Residenze artistiche in AB23

2015. be@home SETTE RESIDENZE PER LA RICERCA TEATRALE

2014. be@lemming Un ciclo di residenze pensato per ospitare artisti che nel tempo sono stati nostri compagni di viaggio.
 

dal 11 al 16 SETTEMBRE 2023 | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

EDIPO. Tragedia dei sensi per uno spettatore

con Alessio Papa, Fiorella Tommasini, Marina Carluccio, Diana Ferrantini, Silvia Massicci, Elisa Rocco
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro

N.B. LO SPETTATORE VERRA' BENDATO

più repliche al giorno | prenotazione obbligatoria 0425 070643

 

EDIPO, prima parte di un ciclo di lavori denominato Tetralogia sul mito e lo Spettatore, rappresenta una sorta di Manifesto poetico del Lemming e del suo modo di pensare e di praticare il teatro. Non solo rivivere il mito ma essere Edipo, accecato e solo tra le evocazioni di una coscienza inquieta. Bendato, capace di uccidere il padre e giacere con la madre, lo spettatore, nel rovesciamento drammaturgico, si trova ad essere attore dell‘evento, dentro gli infiniti significati del mito. Ciò che viene messo in gioco dal Lemming è la possibilità di una trasformazione radicale dello statuto dello spettatore che va da un lato a riguardare il suo piano personale, psicologico e soggettivo, dall‘altra va anche ad inerire al suo ruolo, alla sua funzione pubblica e sociale. Per gli spettatori che hanno fatto l‘EDIPO il teatro, dopo, non è stato più lo stesso.

Il Teatro del Lemming è una compagnia teatrale di ricerca sostenuta dal Ministero della Cultura dal 1997. Il gruppo si afferma, a partire dagli anni Novanta, come una delle realtà più innovative della scena europea attraverso un percorso teatrale, unico nel panorama italiano, che si caratterizza per il coinvolgimento drammaturgico e sensoriale degli spettatori.

 

TEATRO STUDIO - ROVIGO

VISIONI
AGOSTO - DICEMBRE 2023
spettacoli| laboratori | residenze teatrali


 

24 AGOSTO ore 21.00 // 27 AGOSTO ore 18.00

IRAQI BODIES (IQ/SE)

IN MEMORIAM

FREEDOM, AT LAST

 

DALL'11 AL 16 SETTEMBRE

TEATRO DEL LEMMING

EDIPO. Tragedia dei sensi per uno spettatore

 

DOMENICA 24 SETTEMBRE // ore 18.00

GRETA TOMMESANI

CA-NI-CI-NI-CA

 

DOMENICA 15 OTTOBRE // ore 18.00

TEATRI DI VITA 

XYZ. Dialoghi leggeri tra inutili generazioni

 

DAL 6 AL 12 NOVEMBRE

TEATRO DEL LEMMING

DIONISO E PENTEO. Tragedia del Teatro

 

DOMENICA 26 NOVEMBRE // ore 18.00

IL PONTE DEL SALE

Marco Munaro. IL TEMPO NEL TEMPO

 

DOMENICA 3 DICEMBRE // ore 18.00

CHILLE DE LA BALANZA

VOGLIO SOLO CERCARE DI ESSERE FELICE

 

DAL 4 AL 10 DICEMBRE 

TEATRO DEL LEMMING

AMORE E PSICHE. Una favola per due spettatori

 

DOMENICA 17 DICEMBRE // ore 18.00

MATILDE VIGNA

LE PAROLE PERDUTE

 


BIGLIETTO > € 10,00

EDIPO, DIONISO, AMORE E PSICHE > € 20,00

RESTITUZIONI DI RESIDENZA (Iraqi Bodies, Greta Tommesani, Matilde Vigna) e IL PONTE DEL SALE > ingresso gratuito

PROMO TEATRO A Km0 >
Gli spettatori che si recheranno a teatro con mezzi pubblici, non inquinanti (bicicletta, a piedi) o carsharing potranno godere di uno sconto di € 5,00 sul prezzo del biglietto.

 

PRENOTAZIONI >
TEL: 0425.070643 E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

BIGLIETTERIA >
TEATRO STUDIO in presenza a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli

 

DIARIO DEGLI SPETTATORI TEATRO A Km0 >
Visita il sito https://spettatori.teatrodellemming.it per condividere la tua esperienza e i tuoi feedback prima e dopo l'evento andato in scena in Teatra Studio. Inoltre collegandoti al sito potrai organizzarti per condividere il mezzo di trasporto (carsharing) per raggiungere la location dell'evento.

 


Il progetto Teatro a km0 intende creare una comunità di “spettatori consapevoli e partecipanti” che, attraverso le attività teatrali promosse dal Teatro del Lemming, possa maturare consapevolezza e pensiero critico sui problemi della contemporaneità, con particolare riferimento alla sostenibilità ambientale e alla partecipazione attiva e responsabile nella vita di comunità.

L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Cultura Onlife 2022.


 

INFORMAZIONI

TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.070643
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TEATRO STUDIO - ROVIGO

VISIONI
35 STAGIONI AL LEMMING
spettacoli | laboratori | residenze teatrali


 

DAL 15 AL 25 SETTEMBRE

TEATRO DEL LEMMING

METAMORFOSI - NEL LABIRINTO DELLA MEMORIA

 

VENERDI' 7 OTTOBRE // ore 21.00

TEATRO DEL LEMMING

INFERNO - PARTE PRIMA DI NEKYIA

 

SABATO 15 OTTOBRE // ore 21.00

TEATRO DEL LEMMING

ANTE LUCEM
scrittura scenica su Sette romanze su poesie di Aleksandr Blok, op. 127 di Dimitrij Šostakovič


 

 

DOMENICA 23 OTTOBRE // ore 18.00

LIVELLO4

FEED
Restituzione RESIDENZA TEATRALE. Ingreggo gratuito

 

DOMENICA 30 OTTOBRE // ore 18.00

TEATRI DI VITA

EVə

 
DOMENICA 27 NOVEMBRE // ore 18.00

ANIMALI CELESTI

CANTO D'AMORE ALLA FOLLIA


SABATO 3 DICEMBRE // ore 21.00 | DOMENICA 4 DICEMBRE // ore 18.00

CANTIERI TEATRALI KOREJA

HEROIDES da Ovidio


 

DOMENICA 11 DICEMBRE // ore 18.00

POURIA J.TIRGAN / EMANUELE FANTINI

R.A.P. (REQUIEM AL POETA)

 

LORENZO MORANDINI
S
Restituzione RESIDENZA TEATRALE. Ingreggo gratuito

 


 


BIGLIETTO > € 10,00

METAMORFOSI E INFERNO > € 15,00

RIDOTTO UNDER 25 / OVER 60 > € 3,00
* eccetto Metamorfosi

ANTE LUCEM > INTERO € 10,00 /RIDOTTO UNDER 18 € 6,00

HEROIDES E METAMORFOSI > ingresso gratuito per i minori di 18 anni e le loro famiglie (PROGETTO C.ED.RO.)

RESTITUZIONE RESIDENZE TEATRALI > INGRESSO GRATUITO

PROMOZIONE A/R ANDATA E RITORNO > il biglietto acquistato per uno spettacolo dà diritto, mostrato alla cassa, di entrare con la riduzione a € 3 per lo spettacolo successivo

 

PRENOTAZIONI >
TEL: 0425.070643 E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

BIGLIETTERIA >
TEATRO STUDIO in presenza a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli


INFORMAZIONI

TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.07064

DOMENICA 30 APRILE, ore 18.00 | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

IL TERZO CANTO DELL'INFERNO
Studio finale del Laboratorio Teatrale per ragazzi

a cura di Diana Ferrantini
assistenza tecnica Alessio Papa
regia Massimo Munaro
in collaborazione con Liceo Scientifico Paleocapa di Rovigo

 

INGRESSO GRATUITO

 

Questo Studio prosegue il lavoro avviato lo scorso anno con alcuni studenti del Liceo Scientifico Paleocapa di Rovigo.
Sembra sempre una scommessa folle quella di provare a mettere in scena, con un gruppo di ragazzi, un Canto dell‘Inferno, rispettando in modo integrale e rigoroso la parola Dantesca - eppure tutto questo, ancora una volta, è avvenuto con estrema semplicità, con una energia vitale ed entusiasmante.
Siamo convinti che occorra sfidare il diffuso pregiudizio che reputa la parola di Dante Aleghieri troppo alta o troppo lontana o troppo arcaica per poter essere compresa fino in fondo e restituita da un gruppo di giovanissimi attori. Mentre vorremmo dimostrare che queste parole sembrano scritte proprio per essere abitate da corpi adolescenti, corpi pulsanti di vita e di ardore.

Dopo il Primo Canto eccoci allora a sfidare la scena con il TERZO CANTO DELL‘INFERNO, eccoci all‘ingresso del dolente Antinferno, al cospetto degli ignavi.

La scrittura scenica che abbiamo operato non vuole né sottolineare né chiarire il senso delle parole, il loro significato, quanto proporsi come ulteriore riverberazione poetica.
In teatro la parola, il verbo, deve farsi carne.

 

DAL 13 AL 23 APRILE | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

METAMORFOSI - NEL LABIRINTO DELLA MEMORIA

con Alessio Papa, Diana Ferrantini, Fiorella Tommasini, Katia Raguso, Marina Carluccio, Silvia Massicci, Massimo Munaro
frammenti poetici da Publio Ovidio Nasone, Bino Rebellato, Nina Nasilli, Massimo Munaro, Rainer Maria Rilke, Dante Alighieri, Alda Merini, Marco Munaro
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro

 

CINQUE SPETTATORI A REPLICA / PIU' REPLICHE AL GIORNO / PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

 

NEL LABIRINTO DELLA MEMORIA, ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, conduce i partecipanti all‘interno di un percorso labirintico, che è  insieme anche un‘immersione radicale, intima e personale nello spazio del rito, del mito e del sogno.

"Sospeso, magmatico, avvolgente, (ri)mette al centro sensi e contatto fisico. Liberamente ispirato ad Ovidio (ma anche a Rilke, Dante, Merini e ai miti classici greci), lo spettacolo-creazione di Massimo Munaro, ci regala il senso perduto del vero rito." Stefania Chinzari

"L’essenza stessa di questa esperienza, è la possibilità di mettere in contatto, l’intimità più singolare del nostro esserci contingente dentro il tempo della storia, con la memoria archetipica che ne costituisce, junghianamente, l’universale alimento, la condivisa risonanza che, nella sua manifestazione drammaturgica, rende possibile essere noi stessi e insieme parte degli altri, ovvero del Tutto." Maria Dolores Pesce

Nel labirinto delle memoria, ultima creazione del Teatro del Lemming, può essere considerata quasi una summa poetica, poiché ricollegandosi alla Tetralogia dello spettatore, che tanto ha significato nella storia del gruppo, quest‘opera contiene tutti gli elementi costitutivi della singolare poetica del gruppo.


 

VENERDI' 31 MARZO, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
TEATRO DELLE SELVE

VALIS I mondi di Philip K. Dick

drammaturgia, testi, regia e interpretazione Franco Acquaviva
colonna sonora, interventi audio-video e luci  Stefano Acquaviva
video e foto Carlo Maria Barionetti
produzione Teatro delle Selve 2022

 

VALIS è un romanzo che con altri due titoli forma “La trilogia di Valis”; nella traduzione italiana, più di 700 pagine, che pare l’autore abbia scritto in poche settimane.
Di Philip Dick ci affascina la capacità di immaginare non tanto e non solo mondi futuribili, ma livelli di realtà sempre più complessi e compresenti l’uno all’altro, di cui il livello che ci è dato vivere è solo un tratto passeggero e instabile. Dick è un viaggiatore di dimensioni spazio-temporali simultanee, dove passato presente e futuro tendono a scomparire e a infiltrarsi l’uno nell’altro. E’ un autore cardine della grande letteratura mondiale.

“Come se anche noi leggessimo sotto l‘effetto di stupefacenti. Invece no, è solo l‘effetto Philip K. Dick.“

Operativo dal 1999, il Teatro delle Selve, fondato da Franco Acquaviva e Annamaria Olivero, si radica nel territorio cusiano (lago d’Orta), tra le province di Novara e Verbania, in un’ottica di residenza artistica, e in dialogo con le esperienze più vive del teatro contemporaneo. Il Teatro delle Selve si fa promotore di un’idea di cultura teatrale che valorizzi le relazioni tra ambiente (naturale, architettonico), e persone/comunità che lo abitano (la loro memoria – comune o personale). A questo scopo lavora anche all’organizzazione di eventi che diano risalto al valore poetico di questa relazione, utilizzando il teatro nel senso più esteso del termine.


 

DOMENICA 19 MARZO, ore 18.00 | TEATRO STUDIO
OMAGGIO A GABBRIS E MARTINO FERRARI
a cura del Teatro del Lemming e Opera Entertainment

con Antonia Bertagnon, Claudio Moretti, Massimo Munaro, Sami Karbik, Thierry Parmentier, Fiorella Tommasini

 

Il lavoro vuole essere un omaggio poetico a due figure importanti della vita culturale della città: Gabbris e Martino Ferrari.

Gabbris Ferrari è stato senza dubbio una delle figure più significative e poliedriche del dopoguerra polesano. Artista figurativo, scenografo, regista e fondatore della compagnia polesana Minimi Teatri, docente all’Accademia di Belle Arti, ma anche politico e animatore culturale del territorio. Morto nel 2015, a Rovigo ha lasciato molti spazi urbani progettati da lui stesso: il Teatro Studio, spazio per la sperimentazione teatrale ricavato da un capannone degli autobus; la Pescheria Nuova, spazio espositivo nato da una vecchia Pescheria del centro; il Museo dei Grandi Fiumi progettato all’interno del Chiostro degli Olivetani, dedicato alle origini antiche di questa terra.

Martino Ferrari è stato il fondatore, assieme a Massimo Munaro, del Teatro del Lemming. Regista, scenografo, poeta, laureato all‘università di Ferrara e ricercatore presso il sito archeologico di Isernia, muore nel 1993, a soli 28 anni.

Quest’omaggio vede in scena alcuni artisti, amici di Martino e Gabbris, che condivideranno in presenza parole, poesie, musiche, frammenti di teatro che evocano o che sono appartenuti al vissuto-poetico teatrale di queste due figure.

 

VENERDI' 10 MARZO, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
WELCOME PROJECT_THE FOREIGNER'S THEATRE

ANGST VOR DER ANGST

di e con Chiara Elisa Rossini
assistenza ed elaborazione video Aurora Kellermann
musiche originali Munsha
tecnica Silvia Massici
riprese video Marina Carluccio
co-produzione Teatro del Lemming

 

Le paure, spiriti irrazionali e divini, si impossessano di persone, paesi, città e persino intere nazioni quando queste perdono il contatto con il proprio materiale inconscio, quando ignorano i conflitti e gli emarginati. ANGST VOR DER ANGST nasce dal desiderio di indagare il legame tra le paure individuali e quelle collettive. Una sola persona in scena. Una drammaturgia non narrativa, ma poetica, fatta di giustapposizioni e frammenti, di parole dette e taciute. Un lavoro che intreccia sogni, fiabe delle cultura europea, ricordi e  filastrocche, poesie e modi di dire, saggi popolari e saggi accademici. Parole dritte e parole rovesce. Suoni e video. I telegiornali e le voci dei politici, le loro minacce, le promesse e gli scenari che sanno dipingere.

 

WELCOME PROJECT_THE FOREIGNER‘S THEATRE è una formazione emergente al femminile nata nel 2015 da un‘idea di Chiara Elisa Rossini. Perché WELCOME PROJECT_the foreigner‘s theatre? Il Teatro è un luogo altro, governato da proprie regole e leggi, al suo interno siamo tutti stranieri alla ricerca di intimità e dignità. La prima produzione di Welcome Project è stata INTIME FREMDE. Lo spettacolo ha debuttato nel novembre 2015 presso Acker Stadt Palast di Berlino. Intime Fremde è stato prodotto dal Teatro del Lemming in collaborazione con TATWERK I Performative Forschung.

 

WELCOME PROJECT > 1-15 gennaio _ URBAN DIGITAL CENTER e TEATRO STUDIO / ROVIGO

La residenza ha avuto  come obbiettivo quello di precisare e di regolare la drammaturgia della nuova produzione del gruppo HEY ROBOT!

HEY, ROBOT! Intimacy in the Age of Machines (titolo provvisorio) nasce da una domanda che il nostro tempo presente e l'immediato futuro sembrano porci con urgenza: possono le macchine sostituire gli esseri umani nelle relazioni intime? Infatti sempre più spesso si cerca di colmare la solitudine e la mancanza di affetti con l'utilizzo di macchine intelligenti. Lo spettacolo è pensato come evento one-to-one nel quale lɘ spettatore/trice sarà invitatɘ, in un'ambientazione futuribile, ad incontrare una macchina in grado di diventare una compagna insostituibile, capace di creare intimità con gli esseri umani.
 
Durante la residenza il gruppo ha presentato al pubbico un primo studio l'11 / 12 e 13 gennaio e ha incontrato, per un approfondimento sul lavoro, gli studenti del progetto di alternanza scuola/lavoro del Teatro del Lemming.
 

WELCOME PROJECT – THE FOREIGNER’S THEATRE è una formazione emergente al femminile nata nel 2015 da un'idea di Chiara Elisa Rossini.
Perché "Welcome project – the foreigner’s theatre"? Il Teatro è un luogo altro, governato da proprie regole e leggi, al suo interno siamo tutti stranieri alla ricerca di intimità e dignità. Per Welcome Project, infatti, il teatro
è il luogo dello straniamento, dove le cose quotidiane diventano insieme qualcos’altro, si fanno simbolo. Ma è anche il luogo di una possibile “intimità in pubblico”. Nell’universo Teatro lo spettatore è lo straniero per definizione, colui che non conosce le regole del gioco, colui che si trova a dover interpretare simboli e linguaggi sconosciuti. E, in quanto interprete, egli è parte attiva e imprescindibile della scena e dall’azione. Nel gioco teatrale attori e spettatori sono il simbolo di un identità che non può darsi se non nell’incontro con l’altro.

 

IRAQI BODIES > 14 - 28 agosto _ TEATRO STUDIO / ROVIGO

La compagnia iracheno-svedese intende sfruttare la possibilità di utilizzo del Teatro Studio per realizzare una doppia performance attorno al materiale scenico di due lavori storici della compagnia: In Memoriam/The Actor e Freedom, at Last. I due lavori ruoteranno attorno ad un personaggio particolare che può essere visto come un totem dell’intera poetica del gruppo. Durante la residenza, il gruppo realizzerà anche un lavoro di formazione del pubblico, presentando al territorio la propria personale storia e poetica teatrale, di modo da consentire agli spettatori di comprendere meglio il lavoro scenico proposto. La residenza prevederà inoltre un intenso lavoro di scambio e confronto tra il personale artistico del Lemming e quello della compagnia ospite. 

IRAQI BODIES è una Compagnia teatrale con sede a Gothenburg (Svezia), fondata da Anmar Taha e Josephine Gray. Anmar Taha, direttore artistico del gruppo, si è laureato presso l'Istituto di Belle Arti – Dipartimento di Teatro a Baghdad in Iraq nel 2005. Nello stesso anno, viene
gravemente ferito da un proiettile e decide di lasciare l'Iraq per trasferirsi in Svezia (poco prima aveva perso anche un membro della sua Compagnia, sempre a causa della guerra). Qui decide di proseguire il percorso artistico iniziato in Iraq e consegue un Master of Fine Arts (MFA) in Contemporary Performing Arts presso l'Università di Göteborg. Regista, attore e light designer, ha presentato le sue opere in molti festival in Europa, Asia e Medio Oriente. Iraqi Bodies è alla continua ricerca di un teatro radicale costituito dalla totalità dell'espressione
scenica.

 

GRETA TOMMESANI > 1-9 agosto e 19-24 settembre _ TEATRO STUDIO / ROVIGO

Greta Tommesani proseguirà la ricerca attorno al progetto CA-NI-CI-NI-CA, un lavoro sullo sfruttamento lavorativo e sulle modalità con cui si comunicano le cause sociali. Il progetto nasce dal desiderio di rappresentare lo sfruttamento lavorativo nelle filiere agro-alimentari (in particolare, in quella della salsa di pomodoro) non tanto come una situazione emergenziale, quanto come un fenomeno sistemico determinato dalle dinamiche di un sistema produttivo dominato dalla Grande Distribuzione Organizzata. Questo desiderio si intreccia a quello di esplorare i limiti di una comunicazione pietista che rappresenta i braccianti migranti come vittime per cui si può provare (al massimo) pietà, ma sempre da una posizione di distacco e superiorità. Il progetto è stato selezionato attraverso il BANDO CURA, in un binomio di ospitalità che in questo caso sarà realizzato in collaborazione con la residenza multidisciplinare lombarda IDRA.

GRETA TOMMESANI (Mantova, 1994) si è laureata in Cooperazione Internazionale e lavora nella progettazione sociale. Ha lavorato nella gestione e progettazione di interventi sociali e umanitari in Italia, Perù e Libano. Ha seguito formazioni attoriali, in drammaturgia e in conduzione di laboratori teatrali in modo continuativo nelle scuole Grock – Scuola di teatro e Comteatro; e in workshop con Artestudio, Frigo Produzioni, Massimiliano Civica, Daria Deflorian, Danio Manfredini, Fabiana Iacozzilli, Teatro delle Albe. Dal 2021 porta avanti il progetto “CA-NI-CI-NI-CA”, sostenuto dai percorsi di “Powered by REf” e “Animali Fantastici & Dove Trovarli”.
Il progetto di Greta Tommesani è stato selezionato attraverso un Bando realizzato dal Progetto CURA, una Rete costituita da 18 Residenze che attraversano tutte le Regioni italiane. Al Bando hanno risposto 299 Compagnie. A nove di esse si darà la possibilità di effettuare 9 attraversamenti artistici interregionali in 18 diversi spazi di residenza.

 

 

MATILDE VIGNA > 20-29 luglio e 13-17 dicembre _ TEATRO STUDIO / ROVIGO

Dopo “Una riga nera al piano di sopra” che affrontava la perdita delle cose, e “L’orizzonte degli eventi” che affronta la perdita di un genitore, il progetto conclude un percorso di ricerca attorno alla perdita. L’idea in nuce prevede un incrocio di storie diverse, tutte maturate dall’esperienza personale del gruppo. C’è la storia di una figlia, la cui madre perde il linguaggio, per il morbo di Alzheimer, per una demenza, o per un trauma cerebrale che colpisce l’emisfero sinistro, la zona del cervello deputata al linguaggio, alla memoria, all’attenzione. C’è la storia di un’insegnante, che lavora in una classe di giovani che si esprimono in un modo incomprensibile (mi cringio, stai flexando, mi sto ansiando, ha ragequittato…) C’è lo spunto offerto da Sam Steiner nel suo testo “Lemons Lemons Lemons”, che racconta di un futuro dispotico in cui una legge limita le comunicazioni interpersonali giornaliere a 140 parole. Come si aggira una
restrizione simile? Come si comunica con una madre che non ricorda le parole? Come si comunica con chi inventa parole nuove (per non farsi capire da noi)? Questa perdita del linguaggio… è degenerativa? Dove ci porterà? Grazie al supporto del progetto VENE.RE, che mette in rete le residenze della regione Veneto (Teatro del Lemming, Operaestate Festival/CSC Bassano del Grappa, Teatro Comunale di Vicenza), Matilde Vigna e i suoi collaboratori avranno la possibilità di provare a rispondere a queste domande.

MATILDE VIGNA nasce a Trecenta, in provincia di Rovigo, nel 1988. Nel 2015 si diploma alla Scuola del Teatro Stabile di Torino, sotto la direzione di Valter Malosti. Nel biennio 2015-2016 partecipa al corso di Alta Formazione di Emilia-Romagna Teatro diretto da Antonio Latella. Ha vinto il Premio Ubu 2019 come miglior attrice under 35 e Premio Eleonora Duse attrice emergente stagione 2020/21. Ha fatto parte del gruppo scelto dal Teatro Bellini di Napoli per il progetto Zona Rossa, che ha visto gli artisti chiusi in teatro per 76 giorni (20/12/2020 -
05/03/2021). In teatro ha collaborato con Valter Malosti (Arialda, Antonio e Cleopatra), Antonio Latella (Santa Estasi, Aminta), Leonardo Lidi (Spettri, Qualcuno che tace: il teatro di Natalia Ginzburg, La casa di Bernarda Alba) Michele Di Mauro (Causa di beatificazione), Liv Ferracchiati (La tragedia è finita, Platonov), Pier Lorenzo Pisano (Senet), Licia Lanera (76), e numerose compagnie indipendenti. Co-autrice del podcast MACONDO per Treccani, lavora anche nell’audiovisivo (La legge di Lidia Poët, L’ultima notte di Amore).

 

Vene.Re: Residenze Venete in Rete è un progetto triennale multidisciplinare ideato dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, il Comune di Bassano del Grappa – Opera Estate Festival Veneto/CSC e il Teatro del Lemming, enti riconosciuti come titolari di residenza Artisti nei Territori per il triennio 2022-2024 dal MiC – Ministero della Cultura e dalla Regione Veneto.

Il progetto intende realizzare diversi progetti di ricerca e produzione per la creazione contemporanea attraverso lo strumento delle residenze artistiche come laboratori sperimentali delle arti sceniche. L’obiettivo è quello di sostenere la ricerca artistica di un/un’artista, compagnia, emergente o consolidata del Triveneto, con l’intento di ospitare un originale processo di creazione della durata globale di 45 giorni, prevedendo una restituzione presso le sedi di ciascun partner.

Il progetto prevede:

  • Residenza: un periodo di lavoro in scena negli spazi messi a disposizione da ciascun partner;

  • Sharing: una presentazione al pubblico del percorso artistico e di ricerca compiuto durante la residenza artistica al fine di coinvolgere gli spettatori nel processo di genesi dell'opera;

  • Audience Development: un percorso di avvicinamento del pubblico alle performance con incontri con gli autori;

  • Tutoraggio: un processo di accompagnamento realizzato da addetti ai lavori per un confronto con gli artisti e un supporto al processo creativo.

 

Concluso il processo di selezione del bando Vene.Re: la selezione è avvenuta su un totale di 115 proposte ricevute da artisti residenti e attivi in Triveneto; selezionato il progetto della Compagnia Bus 14 composta da Alessandro Businaro, Stefano Fortin e Chiara Businaro.

 

Ancora un ottimo risultato quello registrato dal bando promosso dalla rete Vene.Re - Residenze Venete in Rete, che unisce le tre residenze Artisti nei territori riconosciute dalla Regione Veneto e dal MIC-Ministero della Cultura: Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Comune di Bassano del Grappa – Opera Estate Festival Veneto/CSC e Teatro del Lemming.

Alla sua seconda edizione, infatti, il bando registra un successo ancora maggiore dello scorso anno: se già nella passata edizione erano state quasi 70 le proposte ricevute, quest’anno si sale ad oltre 100 artisti interessati a beneficiare di 45 giorni di residenza in Veneto.

Visto il successo del bando lanciato nel 2022, infatti, a dicembre 2023 i tre soggetti veneti Artisti nei territori avevano deciso di rilanciare il bando Vene.Re. Il fine della call, in continuità con la passata edizione, era quello di selezionare congiuntamente un’artista o compagnia residente e attiva in Triveneto, da ospitare in residenza per un totale di 45 giorni suddivisi in modo equo tra i partner della rete.

Il bando ha visto la partecipazione di ben 115 artisti e compagnie provenienti da Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, mostrando un panorama inaspettato di artisti giovani e affermati interessati a beneficiare di un lungo periodo di residenza sul territorio.

Come affermano i referenti della rete “Il bando Vene.Re continua a rivelarci un territorio fertile in creatività artistica ma bisognoso di spazi in cui ricercare e mettersi alla prova. Alla vivacità nell’ambito della produzione culturale, non corrisponde infatti una adeguata disponibilità di spazi, 

fisici e progettuali, necessari al suo emergere e al suo consolidarsi: si rivela dunque assolutamente necessario per il benessere del settore, rafforzare e implementare i progetti di residenza artistica e investire affinché la loro connessione sia sempre più strutturata.”

Sulle 115 proposte pervenute, i direttori e consulenti artistici delle tre strutture hanno selezionato il progetto della Compagnia Bus 14, composta da Stefano Fortin (dramaturg, classe 1989, formatosi all'Accademia dello Stabile del Veneto), Alessandro Businaro (regista, classe 1993, formatosi alla Scuola di teatro Galante Garrone e all'Accademia Silvio d'Amico) e Chiara Businaro (assistente alla regia e alla drammaturgia, classe 1999, formatasi all’Accademia Silvio D’Amico).

Bus 14 utilizzerà i 45 giorni di residenza offerti dal bando per lavorare su Pay-per-view, un progetto partecipativo sul tema della sopravvivenza di un trentenne privilegiato che si muove all’interno di un mondo precario in cui solo il potere del denaro permette di salvarsi.

Come raccontano Businaro e Fortin, “Nel 2017 sul Messaggero del Veneto venne pubblicata una lettera di un 30enne friulano di nome Michele che, a causa di una società non in grado di offrirgli un mondo all’altezza delle sue aspettative, decise di suicidarsi. Vogliamo partire da questa lettera per indagare, anche attraverso interviste da realizzare a giovani adulti, quali siano i meccanismi più spietati all’interno della corsa alla sopravvivenza, capendo assieme agli intervistati quanto il denaro possa diventare un elemento fondamentale per la salvaguardia del proprio benessere psicologico e fisico.”

Nel corso del 2024, i due artisti avranno così modo di lavorare negli spazi messi a disposizione dai tre soggetti per un totale di 45 giorni, di cui 15 a Rovigo, 15 a Vicenza e 15 a Bassano del Grappa. In ciascun luogo di residenza sarà realizzato uno sharing, durante il quale verrà mostrato al pubblico lo sviluppo della ricerca.

Il progetto Vene.Re: Residenze Venete in Rete mette in relazione i tre soggetti riconosciuti dal MiC - Ministero della Cultura e dalla Regione Veneto come residenze Artisti nei territori del Veneto: Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Comune di Bassano del Grappa – Opera Estate Festival Veneto/CSC e Teatro del Lemming.

I tre partner, considerato il reciproco interesse a collaborare con azioni sinergiche sul territorio regionale, intendono realizzare diversi progetti di ricerca e produzione per la creazione contemporanea attraverso lo strumento delle residenze artistiche come laboratori sperimentali delle arti sceniche. Dopo aver realizzato diversi momenti d’incontro e confronto sull’attività di residenza realizzata da ciascuno e dopo aver condiviso alcuni sharing degli artisti ospitati, a partire dal 2022 la rete promuove un bando che mira a sostenere la ricerca artistica di un/un’artista, compagnia, emergente o consolidata del Triveneto, con l’intento di ospitare un originale processo di creazione della durata globale di 45 giorni, prevedendo una restituzione presso le sedi di ciascun partner.

Progetto Cura 2023 news

Il Progetto CURA 2023 torna con il nuovo bando per l'assegnazione di 9 residenze interregionali. Le compagnie o gli artisti vincenti avranno la possibilità di sviluppare il loro progetto artistico in due realtà diverse tra i mesi di marzo e dicembre 2023.

Il progetto si struttura attraverso nove coppie di attraversamenti per promuovere la cultura e l'arte su tutto il territorio nazionale.

Potranno partecipare al bando le compagnie che propongono un lavoro già parzialmente strutturato ma ancora in fase di sviluppo e che, di conseguenza, non abbia ancora debuttato nella sua forma definitiva e non preveda di debuttare prima del periodo di residenza.


È possibile consultare il bando, dal 21 dicembre, sul sito:

www.progettocura.it

per partecipare è necessario iscriversi attraverso la piattaforma Il Sonar:

https://www.ilsonar.it/infobandi.php?bando=cura

caricando i materiali indicati nel bando entro le ore 12.00 del 20 gennaio 2023.


I progetti vincitori saranno annunciati entro i
l 28 febbraio 2023 sul sito ufficiale del
progetto:
www.progettocura.it

 

 

 

FOCUS - Il teatro dello spettatore

AZUL TEATRO > 27 -29 aprile / 2 - 14 giugno 2022 _ PARCO LANGER

La residenza si è sviluppata attorno alla realizzazione di una performance site-specific itinerante, dal titolo Sentieri # 9 - Parco Langer, che ha offerto l’occasione unica di esplorare in modo nuovo ed inedito uno dei pochi polmoni verdi della città di Rovigo. Avvalendosi di molteplici forme espressive come musica, teatro, danza e poesia, il lavoro di ricerca della compagnia ha indagato la relazione e la possibile integrazione tra arte e territorio. L’esito finale ha avuto come obiettivo la valorizzazione del patrimonio ambientale e architettonico creando uno spettacolo originale ed unico  composto ad hoc per lo spazio. Un evento irripetibile altrove, nato, provato, creato e allestito sul posto e non semplicemente riadattato.
Parte della residenza è avvenuta così proprio a Parco Langer, poiché in questo progetto il luogo, oltre a essere la scena nella quale si svolge l’evento, è anche la musa che ispira il processo artistico, divenendo parte integrante della creazione, con i suoi suoni, paesaggi, le memorie che conserva, le visioni che evoca.
Il progetto nasce grazie alla collaborazione con l’Associazione rodigina Festival Opera Prima e ciò ha consentito ad Azul di debuttare nei giorni successivi alla residenza (15, 16 e 17 giugno) all’interno della prestigiosa programmazione del Festival.

Serena Gatti, fondatrice di Azul Teatro, consegue il Dottorato in Studi Teatrali all’Università di Bologna e la laurea in Lettere all’Università di Pisa. Regista e performer, si forma al seguito di R. Mirecka, G. P.  Ang, D.Manfredini, E. Moscato, C. Morganti, F. della Monica, Living Theatre; (per la danza) S. Bucci, C.Zerbey, A. Certini, K.J. Holmes, R. Giordano, K. Duck, O. D ’Agostino, P. Mereu. Collabora professionalmente con Alfonso Santagata, Pontedera Teatro, Fondazione Toscana Spettacolo, Sonia Brunelli, Gey Pin Ang, Company Blu, Teatro d ’inverno, Tenuta dello Scompiglio, Telluris Associati, Teatrino dei Fondi. Fonda nel 2005 la compagnia AzulTeatro e crea come autrice-performer diversi spettacoli legati alla poesia. Trova la sua cifra personale e originalissima in un ciclo di lavori denominati SENTIERI, dedicati alla rivalorizzazione di luoghi chiusi, dimenticati o abbandonati (in collaborazione con Università di Pisa, Sovrintendenza di Pisa e Città del teatro). Tiene workshop per teatri, conservatori musicali, compagnie, centri culturali in Italia e all ’estero. Pubblica saggi di Teatro (tra cui Il gesto vocale in Teatro e Storia, vol. 33, Bulzoni Editore, Sentieri – Teatro in cammino, ed. Rogas) e versi di poesia (Felici Editori, La traiettoria Blu, L ’Area di Broca). 

 

 


MARIA LUISA USAI > 2 - 8 maggio / 10 - 17 maggio 2022 _ TEATRO STUDIO / SALA DELLA GRAN GUARDIA 

La residenza si è incentrata sul progetto dell’artista sarda, I’ll write you something new. Si tratta di un progetto partecipativo, ideato durante il lockdown, che utilizza la comunicazione via posta come strumento per interrogarsi sulla realtà del presente. Il lavoro ha previsto una prima parte di residenza finalizzata alla raccolta di indirizzi postali di persone comuni che hanno risposto alla richiesta: “Vuoi ricevere una lettera, scritta a mano, da una persona sconosciuta?” Le persone coinvolte hanno ricevuto quindi una lettera, scritta dalla performer, che ha chiesto di rispondere alla missiva. Le risposte arrivate sono state parte della performance dal vivo. Un determinato numero di abitanti della città, infatti, ha ricevuto via posta una lettera scritta a mano, ogni lettera era diversa e racconta qualcosa delle giornate che passano e pone delle questioni, delle domande all’interlocutore.  Il destinatario è così invitato a rispondere al mittente, nella lettera che riceve trova una busta e un francobollo  e l’invito ad un dialogo via posta. 
La seconda parte della residenza è stata invece dedicata alla realizzazione della restituzione finale del processo creativo. L’artista ha raccolto il materiale ricevuto per corrispondenza e lo ha organizzato in modo adeguato alla presentazione finale, che è avvenuta presso la Gran Guardia di Rovigo, spazio messo a disposizione dal Comune Comune di Rovigo (partner del nostro progetto).
L’esperienza solitaria dello scrivere diventa nella performance un’esperienza condivisa.
Anche questo progetto nasce grazie alla collaborazione con Festival Opera Prima, ciò ha consentito all’artista di debuttare nei giorni successivi (18 e 19 giugno) all’interno della prestigiosa programmazione del Festival.

Laureata in metodologie della storia dell’arte  Maria Luisa Usai lavora come attrice con diversi collettivi e compagnie, ed è autrice e interprete in spettacoli per il teatro. A partire dal 2015 lavora negli spazi delle città e negli interstizi della realtà con esperimenti relazionali/comunitari, site specific e creazioni sceniche multidisciplinari. Nel campo teorico ha studiato storia dell ’arte, nella pratica ha approfondito i linguaggi del teatro, della drammaturgia, delle performing arts. Si forma tra gli altri con Antonio Latella, Teodorus Terzopoulos, Rimini Protokoll, Motus, Marcido Marcidorjs, Roberto Latini, Agrupacion Senor Serrano, Celso Gimenez. Nel 2021 segue il Master in Arti Performative e Spazi Comunitari, Università Roma Tre e Palaexpo. Lavora come attrice con Davide Iodice, Meridiano Zero, Alessia Siniscalchi/Kulturscio'k (it/fr), Riccardo Vannuccini, Emanuela Ponzano). È attiva nel campo di azioni artistiche di comunità con laboratori, spettacoli e progetti audiovisivi con adolescenti, rom, migranti, donne. Nel 2021 è finalista alla Biennale di Venezia College Performer con il progetto I’ll write you something new, e nello stesso anno è vincitrice del bando Avisa (Antropologia Visuale in Sardegna) promosso dall’Isre per la produzione del cortometraggio Il mondo salvato dalle ragazzine.

 

 


FOCUS - sostegno alla scena sperimentale veneta

LIVELLO 4 > 5 - 11 settembre / 16 - 23 ottobre 2022 _ TEATRO STUDIO

RESTITUZIONE > 23 ottobre, Teatro Studio

La condizione umana in questi primi decenni del nuovo secolo ha subito delle trasformazioni senza precedenti. Siamo diventati sciami digitali, una moltitudine di solitudini incapaci di azione, spettatori eterni sedati e controllati, facili consumatori, schiavi degli algoritmi. La società dello spettacolo si è tramutata nella società della performance, in cui noi siamo il prodotto, e continuiamo a venderci attraverso vetrine digitali che ci mettono in mostra, accettando solo la versione migliore di noi e confondendo lidea che ci eravamo fatti di verità e identità. Siamo sempre in scena, degli spettatori-consumatori-protagonisti, definiti da follower e like; e mentre ci preoccupiamo di apparire, di avere un‘opinione su tutto, di dimostrare che siamo parte di unagorà virtuale cui abbiamo diritto per nascita, le grandi aziende della comunicazione usano i nostri dati per migliorare la loro offerta”. Questa critica della società odierna è al centro della ricerca che Livello 4 sta sviluppando attorno alla sua nuova creazione. Questo breve Studio, aperto per la prima volta alla visione di un pubblico, deve essere inteso come restituzione della Residenza che il gruppo ha realizzato in queste settimane a Rovigo.

Livello 4 è un collettivo teatrale fondato a Valdagno (Vicenza) nel 2010 da Alessandro Sanmartin, Giorgia e Riccardo Peruzzi, con lo scopo di contagiare attraverso le arti ed offrire alternative culturali nel territorio. L‘associazione porta avanti congiuntamente tre vocazioni: la compagnia teatrale, lorganizzazione di eventi culturali e la formazione teatrale nelle scuole e in altri contesti.

 


 

POURIA JASHN TIRGAN E EMANUELE FANTINI > 28 agosto - 4 settembre / 5 - 11 dicembre 2022 _ TEATRO STUDIO

RESTITUZIONE > 11 dicembre 2022, Teatro Studio

Il progetto nasce dalla volontà dei due performer di riscoprire il linguagg io poetico col pubblico, in un periodo storico dove i bardi si trovano solo nelle pagine dei libri. “Da tempo, oramai, accumuliamo materiale di natura diversa: pezzi rap, poesie performative, musiche e canzoni. Li accomuna la loro natura verbale: questi materiali esistono solo dal momento in cui divengono narrazione orale. La curiosità ci ha spinti a domandarci come sia possibile passare da un pezzo all’altro in modo organico mantenendo una coerenza all’interno di una performance. Il rap come genere musicale vive oramai di modelli poco pregnanti: è possibile cambiare un immaginario fatto sempre più di money maker, machos e drug dealer? È possibile adoperare questo linguaggio svuotandolo, trasformandone gli ideali perché rispecchino quelli di ragazzi con una sensibilità differente? È possibile fare in Italia quello che Kae Tempest fa in Inghilterra? La potenza di poeti come Whitman, Prevert o Gualtieri rivela la sua massima efficacia non tanto nella sola lettura di un testo scritto, quanto nella sua dimensione sonora e performativa. Intendiamo costruire uno spettacolo che riesca a unire la vitalità dei concerti con la potenza dei linguaggi del mondo performativo”.

Pouria Jashn Tirgan consegue la laurea triennale al DAMS di Bologna nel 2017 e si diploma come attore alla Civica Accademia Darte DrammaticaNico Pepedi Udine nel 2020.  Nel 2019 pubblica il suo mixtape rap La Bellezza Collaterale.
Emanuele Fantini oltre all
esperienza teatrale si approccia alla produzione musicale e al rap come autodidatta, apprendendo lutilizzo di tecnologie di produzione musicale elettronica come ad esempio Ableton Live.

Il progetto è stato selezionato nell'ambito del BANDO CURA, in binomio con la residenza multidisciplinare lombarda ILINXARIUM

 

domenica 11 dicembre // ore 18 - RESTITUZIONI RESIDENZE TEATRALI // ingresso gratuito

LORENZO MORANDINI

S

di e con Lorenzo Morandini

musiche Mattia Nardon - pilota drone Fabrizio Botto - produzione NINA

con il sostegno di Armunia, Oriente Occidente, Teatro Comunale Città di Vicenza, RedSapata Tanzfabrik

 

Concettismi barocchi riecheggiano sulla scena e nel corpo, che raccoglie movimenti irrisolti del passato e ne discute con un drone-pilota insieme a cui esplora una meta-relazione  imprecisata. Il breve Studio è l‘esito di una Residenza realizzata da Lorenzo Morandini al Teatro Comunale di Vicenza. Viene qui proposta grazie alla collaborazione realizzata con il progetto VE.NERE, una rete che riunisce le tre Residenze artistiche riconosciute dal MiC e dalla Regione Veneto nel territorio regionale: Teatro del Lemming, Teatro Comunale di Vicenza, Bassano Opera Estate.

Lorenzo Morandini, classe 1993, avvia la propria formazione al Teatro Nuovo di Torino. Nel 2016 si diploma al Trinity Laban di Londra. Al contempo avvia un percorso personale di ricerca di movimento ispirato a esperienze di training svolte in natura. Nel 2020 è selezionato per il progetto formativo Nuove Traiettorie.

TEATRO STUDIO - ROVIGO

VISIONI
FEBBRAIO - MAGGIO 2023
spettacoli | laboratori | residenze teatrali


 

DAL 03 AL 12 FEBBRAIO

TEATRO DEL LEMMING

EDIPO - TRAGEDIA DEI SENSI PER UNO SPETTATORE

 

VENERDI' 10 MARZO // ore 21.00

WELCOME PROJECT

ANGST VOR DER ANGST

 

DOMENICA 19 MARZO // ore 18.00

OMAGGIO A GABBRIS E MARTINO FERRARI
a cura del Teatro del Lemming e Opera Entertainment


 

 

VENERDI' 31 MARZO // ore 21.00

TEATRO DELLE SELVE

VALIS
I mondi di Philip K. Dick

 

DAL 13 AL 23 APRILE

TEATRO DEL LEMMING

METAMORFOSI - NEL LABIRINTO DELLA MEMORIA

 
DOMENICA 30 APRILE // ore 18.00

TEATRO DEL LEMMING

IL TERZO CANTO DELL'INFERNO
Studio finale del Laboratorio Teatrale per ragazzi


VENERDI' 5 MAGGIO // ore 21.00

FARMACIA ZOOE'

R.R.

 


BIGLIETTO > € 10,00

EDIPO E METAMORFOSI > € 20,00

PROMO TEATRO A Km0 >
Gli spettatori che si recheranno a teatro con mezzi pubblici, non inquinanti (bicicletta, a piedi) o carsharing potranno godere di uno sconto di € 5,00 sul prezzo del biglietto.

 

PRENOTAZIONI >
TEL: 0425.070643 E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

BIGLIETTERIA >
TEATRO STUDIO in presenza a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli

 

DIARIO DEGLI SPETTATORI TEATRO A Km0 >
Visita il sito https://spettatori.teatrodellemming.it per condividere la tua esperienza e i tuoi feedback prima e dopo l'evento andato in scena in Teatra Studio. Inoltre collegandoti al sito potrai organizzarti per condividere il mezzo di trasporto (carsharing) per raggiungere la location dell'evento.

 


Il progetto Teatro a km0 intende creare una comunità di “spettatori consapevoli e partecipanti” che, attraverso le attività teatrali promosse dal Teatro del Lemming, possa maturare consapevolezza e pensiero critico sui problemi della contemporaneità, con particolare riferimento alla sostenibilità ambientale e alla partecipazione attiva e responsabile nella vita di comunità.

L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Cultura Onlife 2022.


 

INFORMAZIONI

TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.070643
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

domenica 11 dicembre // ore 18 - RESTITUZIONI RESIDENZE TEATRALI // ingresso gratuito
POURIA J. TIRGAN / EMANUELE FANTINI

R.A.P. (REQUIEM AL POETA)

di e con Pouria Jashn Tirgan , Emanuele Fantini

Compagnia Cartocci Sonori

 

Questo primo studio, restituzione della Residenza realizzata in questi mesi a Rovigo, è costruito come un album, allinterno del quale ogni pezzo apre ad un tema differente: la natura e lo sfruttamento delle risorse, i confini, la guerra, la precarietà dei giovani, leredità della famiglia contemporanea. Non c’è una storia da seguire, ma unesperienza da vivere. La musica dal vivo e il linguaggio si mescolano per trovare una nuova modalità di fruizione. Alcuni sketch inframezzano i pezzi rap e le poesie performative (spoken word e spoken music), introducendoli in modo ironico.

Pouria Jashn Tirgan consegue la laurea triennale al DAMS di Bologna nel 2017 e si diploma come attore alla Civica Accademia Darte DrammaticaNico Pepedi Udine nel 2020.  Nel 2019 pubblica il suo mixtape rap La Bellezza Collaterale.

Emanuele Fantini oltre allesperienza teatrale si approccia alla produzione musicale e al rap come autodidatta, apprendendo lutilizzo di tecnologie di produzione musicale elettronica come ad esempio Ableton Live.

 

 

sabato 03 dic ore 21 / domenica 04 dic ore 18
CANTIERI TEATRALI KOREJA

HEROIDES da Ovidio

 

uno spettacolo di Koreja in collaborazione con Le belle bandiere

elaborazione drammaturgica e regia Elena Bucci

con Barbara Petti, Angela De Gaetano, Alessandra De Luca, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Anđelka Vulić

musiche originali dal vivo Giorgio Distante - disegno luci Loredana Oddone

 cura del suono Franco Naddei - costumi Enzo Toma

 

ingresso gratuito per i minori di 18 anni di rovigo e le loro famiglie (PROGETTO C.ED.RO.)

 

Ovidio immagina le eroine del mito intente a scrivere una lettera ai loro uomini, narrando di amore, abbandoni, tradimenti. Per la prima volta nella storia della letteratura siamo di fronte ad un romanzo epistolare dove le donne indirizzano il loro messaggio al silenzio e allassenza dellaltro. La voce del poeta si intreccia alla loro per raccontare lintero mito, ma anche per rivolgere una luce speciale e spesso ironica sul destino delle donne, sulle loro ingiuste sofferenze, sulle loro qualità spesso ignorate, disilluse, sprecate. Seguendo il luminoso esempio di Ovidio che si fa medium di un coro spesso ammutolito dalla storia, diamo voce e corpo ad alcune eroine del mito, più o meno famose come Fillide, Enone, Arianna, Canace, Fedra e Medea. Sono ironiche e tragiche allo stesso tempo, proprio come è la vita, sono le nutrici, le corifee, le amiche, le sorelle, le madri, le nonne, le zie e  commentano, partecipano, cadono in contraddizione, giudicano, si ricredono, si commuovono, cambiano.  Un’opera in musica per la regia di Elena Bucci, che ritrova canti antichi che risvegliano la sensazione del legame con la terra dove si nasce per allargare, poi, lo sguardo al mondo intero.

L’esperienza di Koreja nasce negli anni 80, nel contesto del teatro di gruppo. Il primo nucleo del Teatro Koreja si costituisce nel 1985 ad Aradeo sotto la direzione di Salvatore Tramacere, che ad oggi la mantiene. Le principali attività riguardano la produzione, la promozione, la ricerca e la pedagogia teatrale attraverso spettacoli, tournée, laboratori e stage rivolti a giovani e adulti. Il progetto artistico di Koreja è fatto di opere, azioni e storie ma, soprattutto, dallesigenza profonda di costruire una residenza del teatro e della cultura” aperta alle innovazioni, al confronto fra le diverse generazioni.

domenica 27 novembre // ore 18
ANIMALI CELESTI

CANTO DAMORE ALLA FOLLIA

scritto da Alessandro Garzella

con Francesca Mainetti, Alessandro Garzella

collaborazione alla messa in scena Giulia Benetti, Chiara Pistoia, Anna Teotti, Antonio Viganò

 

In scena due figure ossessionate da subbugli visionari, caricature di sofferenza e inconsapevole ilarità. Una coppia paradossale, forse coatta, per lassurdità delle manie che le imprigiona. Due figure perseguitate da continui turbamenti e scarti dumore, a partire dal fastidio e dal piacere erotico e carnale che si danno, immaginando improbabili rivolte, nella vertigine di un delirio a due. Corpi e parole in bilico tra volgarità e poesia, estasi e ripugnanze. Forse una coppia di fuoriusciti da qualche luogo di cura, o da uno dei tanti zoo nascosti nelle periferie umane di questo mondo. Lui: storpio e invasato, guerriero di battaglie perse, irriverente e solo. Lei: forse badante di mercimoni, vecchia Lolita decaduta nellaccudire disperazioni altrui, oppure dea, vocata alla grazia più pura del donarsi. Entrambi prede di fobie oniriche e perverse, costretti a esorcizzare lo sciacallaggio del dolore, seguendo le orme di quell’alterità che così tanto spaventa tutti e attrae.

Alessandro Garzella e Francesca Mainetti lavorano da molti anni in contesti di marginalità e disagio, con particolare riferimento ai disturbi mentali. La drammaturgia dellopera nasce a partire dai vissuti degli attori anche in relazione ai racconti delle persone incontrate in queste esperienze.

ANIMALI CELESTI / teatro darte civile è un’associazione culturale composta da artisti, educatori, utenti psichiatrici e semplici cittadini interessati ai valori e alle forme della diversità. E‘ diretta da Alessandro Garzella, ideatore di opere e progetti dimpegno artistico e civile. Innumerevoli le creazioni sceniche e i programmi culturali realizzati durante la sua direzione del settore scuola ricerca al Teatro di Pisa e la direzione artistica di Sipario Toscana La Città del Teatro di Cascina. A conclusione di quelle esperienze, raccogliendo la ricerca svolta sul rapporto tra teatro e follia, ANIMALI CELESTI prosegue la produzione artistica e la sperimentazione della metodologia del gioco del sintomo in contesti di marginalità e disagio.

domenica 30 ottobre // ore 18
TEATRI DI VITA

EVƏ

di Jo Clifford

traduzione di Stefano Casi

riflessǝ in Andrea Adriatico

con Eva Robins, Patrizia Bernardi, Rose Freeman, Anas Arqawi, Met Decay, Saverio Peschechera

scene e costumi Andrea Barberini, Giovanni Santecchia

 

Una storia che conoscono tutti. Forse. Quella di quando Dio creò Adamo ed Eva, prima il maschio e poi, come un ripiego, la femmina. Due generi ben distinti, con destini ben segnati. Perché in questa storia non è stato previsto chi sta nel mezzo, o ha un podelluno e un podellaltra. Andrea Adriatico torna a confrontarsi con i temi LGBTQ+ e con la fluidità di generi umani e teatrali, di storie e identità, con il raccontooltraggiosodel bambino William. Un bambino che non amava essere chiamato William e voleva giocare con le bambine, e che poi è cresciuto, anzi è cresciuta, e ora ha deciso di raccontare agli spettatori, alle spettatrici e a tutti coloro che stanno nel mezzo, o hanno un podegli uni e un podelle altre, la sua storia, anzi la sua Genesi. Una storia che conoscono tutti, anziuna storia che non tuttǝ conoscono.

In scena una compagnia di tantǝ “evǝ” che moltiplicano loriginario monologo in un coro di identità e fluidità: Eva Robins, icona del transgender; Rose Freeman, perfomer-regista di Philadelphia (Usa); Patrizia Bernardi, attrice storica di Teatri di Vita; Anas Arqawi, attore palestinese; Met Decay, danzatore e performer.

Teatri di Vita è il teatro comunale di Bologna dedicato allo sviluppo delle forme contemporanee dello spettacolo. Dal 1993 rappresenta nella Regione Emilia-Romagna e nella città di Bologna un luogo di produzione e promozione culturale originale e significativo, punto di riferimento per la domanda, sempre più diffusa, di spettacolo contemporaneo e internazionale e di nuovi modelli di scambio culturale e incontro. Dal 2022 è riconosciuto dal Ministero della Cultura come Centro di produzione teatrale.

domenica 23 ottobre // ore 18 - RESTITUZIONE RESIDENZA TEATRALE // ingresso gratuito
LIVELLO 4

FEED

 

con Marco Pasquale, Maria Perardi, Anna Peretto, Alessandro Sanmartin, Leonardo Zaupa

drammaturgia originale e collettiva Livello 4

regia Alessandro Sanmartin

 

La condizione umana in questi primi decenni del nuovo secolo ha subito delle trasformazioni senza precedenti. Siamo diventati sciami digitali, una moltitudine di solitudini incapaci di azione, spettatori eterni sedati e controllati, facili consumatori, schiavi degli algoritmi. La società dello spettacolo si è tramutata nella società della performance, in cui noi siamo il prodotto, e continuiamo a venderci attraverso vetrine digitali che ci mettono in mostra, accettando solo la versione migliore di noi e confondendo lidea che ci eravamo fatti di verità e identità. Siamo sempre in scena, degli spettatori-consumatori-protagonisti, definiti da follower e like; e mentre ci preoccupiamo di apparire, di avere un‘opinione su tutto, di dimostrare che siamo parte di unagorà virtuale cui abbiamo diritto per nascita, le grandi aziende della comunicazione usano i nostri dati per migliorare la loro offerta”.

Questa critica della società odierna è al centro della ricerca che Livello 4 sta sviluppando attorno alla sua nuova creazione. Questo breve Studio, aperto per la prima volta alla visione di un pubblico, deve essere inteso come restituzione della Residenza che il gruppo ha realizzato in queste settimane a Rovigo.

Le Residenze Artistiche, diffuse in tutto il territorio nazionale, sono una modalità innovativa di ospitalità di nuovi processi artistici. Esse si rivolgono, in particolare, a giovani artisti offrendo il tempo e la cura necessaria alla creazione di nuove opere nelle diverse fasi della loro realizzazione.

Livello 4 è un collettivo teatrale fondato a Valdagno (Vicenza) nel 2010 da Alessandro Sanmartin, Giorgia e Riccardo Peruzzi, con lo scopo di contagiare attraverso le arti ed offrire alternative culturali nel territorio. L‘associazione porta avanti congiuntamente tre vocazioni: la compagnia teatrale, lorganizzazione di eventi culturali e la formazione teatrale nelle scuole e in altri contesti.

 

sabato 15 ottobre // ore 21
TEATRO DEL LEMMING

ANTE LUCEM
scrittura scenica su Sette romanze su poesie di Aleksandr Blok, op.127
di Dmitrij Šostakovič

soprano Cristina Baggio

attori Alessio Papa, Diana Ferrantini, Katia Raguso, Marina Carluccio, Silvia Massicci

violino Elisa Spremulli - violoncello Edoardo Francescon - pianoforte Andrea Mariani

costumi Thierry Parmentier

assistenza tecnica Roberto Lunari, Matteo Fasano, Paolo Rando

drammaturgia e regia Massimo Munaro

Coproduzione 2021 Teatro Sociale di Rovigo e Teatro del Lemming

 

14 e 15 ottobre // ore 11 > in replica per gli studenti delle scuole superiori e università

 

ANTE LUCEM (Prima dell’Alba) è un’Opera da camera che nasce attorno alle Sette romanze su poesie di Aleksandr Blok op. 127 di Dmitrij Šostakovič. Per quanto si tratti di una partitura che il compositore russo scrisse per soprano e un piccolo ensemble strumentale, essa si presta particolarmente ad una rilettura teatrale, come per altro accade a diverse composizioni dellultimo Šostakovič. La scrittura scenica operata in questa versione dal Teatro del Lemming, sovrappone alla musica il linguaggio articolato del teatro: la fisicità degli attori, la parola poetica, il linguaggio simbolico delle immagini, trasformano perciò la composizione da camera in unOpera complessa e dal forte impatto visivo.

È notte e siamo come in attesa di una rivelazione. Domina unatmosfera da sogno, una diffusa trama nebbiosa. Si aprono squarci su scenari misteriosi ed evanescenti, pervasi di malinconia e di enigmi. Uno spazio intimo e evocativo: un canto gettato nelloscurità della notte in attesa della liberazione di una nuova alba.

Dmitrij Šostakovič (1906-1975) è unanimamente considerato tra i più importanti compositori del Novecento. In particolare, il ciclo dellopera 127 è concepito non come una raccolta di romanze separate ma come un insieme inscindibile, con un arco espressivo che sale fino allestrema e concitata drammaticità della quinta romanza (Tempesta) per poi placarsi e spegnersi nellultima (Musica).

Le poesie qui messe in musica risalgono agli anni giovanili di Aleksandr Blok (1880-1921), uno dei maggiori esponenti del simbolismo russo, molto amato da Šostakovič, che tornava spesso a rileggerne i versi. Composte rapidamente nelle prime settimane del 1967, su un letto dospedale, le Sette romanze vengono qui realizzate per la prima volta in versione scenica.

venerdì 07 ottobre // ore 21
TEATRO DEL LEMMING

INFERNO - PARTE PRIMA DI NEKYIA

 

con Fiorella Tommasini, Chiara Elisa Rossini, Diana Ferrantini, Alessio Papa, Katia Raguso

drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro

a Roberto Domeneghetti

 

Ispirato alla prima cantica dantesca INFERNO deve intendersi come una libera e personale scrittura scenica che interroga attori e spettatori a partire dal loro stesso statuto e, persino, nella loro comune e inquieta condizione di cittadinanza. Se da un punto di vista psichico lInferno, come è per il teatro, suggerisce uno sprofondamento dellanima nel regno dei morti, del sogno e dellinconscio - cioè in un luogo senza tempo - da un punto di vista etico esso ci riporta, invece, a domande basilari sul nostro tempo, sul regno del presente. A questo presente gli spettatori, qui, sono lasciati nella loro condizione quotidiana di muta impotenza.

Il lavoro su questa prima cantica si costituisce così come riflesso della nostra infera condizione quotidiana. E come uno specchio crudele, questo riflesso si propone di provocare nello spettatore uno shock rivelatore e salutare.

 

Per il Teatro del Lemming INFERNO, nato nel 2006 al termine di un processo di lavoro durato quattro anni, costituisce la prima parte di NEKYIA, che in greco significa viaggio per mare di notte o discesa agli inferi. Il ciclo suggerisce la possibilità di un ripensamento radicale dei tre regni che la nostra cultura occidentale designa come i regni delloltre-mondo: InfernoPurgatorio Paradiso rappresentano anche oggi, infatti, innanzi tutto un patrimonio comune e insostituibile del nostro universo simbolico. Il ciclo prevede il coinvolgimento di un gruppo limitato a 17 spettatori a replica. La prima parte di questo ciclo, INFERNO, può essere considerata anche come un’opera autonoma ed è per questo che viene proposta anche da sola e senza una limitazione di spettatori.

 

dal 15 al 25 settembre
TEATRO DEL LEMMING

METAMORFOSI - NEL LABIRINTO DELLA MEMORIA

con Alessio Papa, Diana Ferrantini, Fiorella Tommasini, Katia Raguso, Marina Carluccio, Silvia Massicci, Massimo Munaro

frammenti poetici da Publio Ovidio Nasone, Bino Rebellato, Nina Nasilli, Massimo Munaro, Rainer Maria Rilke, Dante Alighieri, Alda Merini, Marco Munaro

drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro

PRIMA NAZIONALE

 

ingresso gratuito per i minori di 18 anni di rovigo e le loro famiglie (PROGETTO C.ED.RO.)

 

 

A compimento di un processo di ricerca durato diversi anni avremmo dovuto debuttare con questo lavoro nel giugno del 2020. Allesplodere dellemergenza sanitaria però abbiamo subito compreso che il debutto sarebbe stato impossibile dato che, in linea con la nostra poetica, questo lavoro prevede una relazione con lo spettatore diretta, prossemica e sensoriale. Abbiamo così deciso di presentare in questi anni una reinvenzione della prima parte, DI FORME MUTATE, adatta e rispettosa delle regole anti Covid. Ora che finalmente una stagione più favorevole è arrivata, è il momento per noi di realizzare il progetto per come lo avevamo pensato.

NEL LABIRINTO DELLA MEMORIA, ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, conduce ogni partecipante allinterno di un percorso labirintico, che è insieme anche unimmersione radicale, intima e personale nello spazio del rito, del mito e del sogno.

Lo spettacolo prevede laccesso di soli cinque spettatori a replica.Sono previste più repliche al giorno. LA PRENOTAZIONE È OBBLIGATORIA.

Il Teatro del Lemming è una compagnia teatrale di ricerca sostenuta dalMinistero della Cultura dal 1997. Il gruppo si afferma, a partire dagli anni Novanta, come una delle realtà più innovative della scena nazionale attraverso un percorso teatrale, unico nel panorama italiano, che si caratterizza per il coinvolgimento drammaturgico e sensoriale degli spettatori. NEL LABIRINTO DELLA MEMORIA, ultima creazione del gruppo, può essere considerata quasi una summa poetica, poiché ricollegandosi alla Tetralogia dello spettatore, che tanto ha significato nella storia del gruppo, questopera contiene, come un manifesto, tutti gli elementi costitutivi della singolare poetica del gruppo.

 

giovedì 14 APRILE 2022, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
QUI E ORA RESIDENZA TEATRALE

LADIES BODY SHOW

con Francesca Albanese, Silvia Baldini, Laura Valli
regia
Silvia Gribaudi, Matteo Maffesanti
collaborazione drammaturgica Marta Dalla Via
luci Paolo Tizianel
produzione Qui e Ora Residenza Teatrale e Zebra

in collaborazione con Festival Teatri di Vetro| Teatro dl Lido di Ostia | Festival Il giardino delle Esperidi | Cross Festival

 

Ladies Bodies Show è uno spettacolo nato prima della pandemia, rimasto come tutto il mondo sospeso, e tornato a vivere nell’estate del 2021. Il corpo e la consapevolezza di come scegliamo sono al centro del lavoro, corpo come carne, guardato, massacrato, giudicato, abbandonato, ricostruito, accettato o allontanato. Una carne, quella dell‘essere umano, sempre sotto un giudizio pesante, capace di limitare o esaltare. Come selezioniamo le cose e le persone che ci circondano? I nostri occhi, il nostro cervello operano una selezione in base ai nostri gusti personali, alle nostre emozioni, al nostro vissuto...
Quanto siamo influenzati dalle immagini? Dagli stereotipi? Dal- l‘esterno che ci circonda? Quanto vale un attore? Quanto vale un personaggio? Quanto vale il pubblico? Quanto vale scegliere?
Uno show in cui lo spettatore è parte attiva nella scelta di chi incarna il SUCCESSO o chi il FALLIMENTO. Un modo di riflettere sul senso di queste due parole: successo e fallimento e su come possano demolire la nostra comunità sociale.
Obiettivo artistico è mettere in discussione i sistemi di valore selettivi umani e sociali.

 

Qui e Ora Residenza Teatrale nasce nel 2007 sul territorio della Bergamasca con il progetto Être – Esperienze Teatrali di Residenza. È costituita da artisti provenienti da esperienze diverse ma accomunati da una stessa visione poetica. Qui e Ora lavora su drammaturgia autografa e ama confrontarsi e collaborare con altri artisti per dare vita alle proprie opere: artisti visivi, scrittori, danzatori, teatranti, in un meticciamento di linguaggi e visioni.

 

dal 21 al 22 MAGGIO, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

CANTAMI ORFEO

con Chiara Elisa Rossini e Massimo Munaro
assistenza tecnica Alessio Papa
musica e regia Massimo Munaro

e se il mondo ti avrà dimenticato
dì alla terra immobile: io scorro,
e all‘acqua rapida ripeti: io sono.

R. M. Rilke

 

Questo lavoro da una parte continua una ricerca sulla capacità del suono di costituirsi come stanza della memoria, dall‘altra si pone come primo movimento di un progetto che il Lemming ha intrapreso attorno al mito di Orfeo ed alle Metamorfosi di Ovidio.
Orfeo vuole ritrovare la sua amata morta: Euridice. E la visione si sdoppia. L‘amore perduto di Orfeo diventa così il desiderio che non siamo stati in grado di ascoltare, la donna dimenticata, l‘amico scomparso, i sogni che non abbiamo saputo realizzare.
Come Orfeo attraverso il mezzo dell’arte, del componimento poetico e musicale, ottiene dagli dèi la grazia che gli consente di intraprendere il viaggio nell’Aldilà, così per gli spettatori si apre la rievocazione di un viaggio, impossibile, nella terra degli assenti, un viaggio a ritroso nella memoria, nei frammenti di ricordi perduti. Perché, come ricordava Borges, noi siamo la nostra memoria, siamo questo chimerico museo di forme incostanti, questo mucchio di specchi infranti.

 

dal 10 al 15 MAGGIO | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

L'ODISSEA DEI BAMBINI

di e con Chiara Elisa Rossini
assistenza ed elaborazione video Aurora Kellermann
musiche originali Munsha
tecnica Silvia Massici
riprese video Marina Carluccio
co-produzione Teatro del Lemming

 

Le paure, spiriti irrazionali e divini, si impossessano di persone, paesi, città e persino intere nazioni quando queste perdono il contatto con il proprio materiale inconscio, quando ignorano i conflitti e gli emarginati. ANGST VOR DER ANGST nasce dal desiderio di indagare il legame tra le paure individuali e quelle collettive. Una sola persona in scena. Una drammaturgia non narrativa, ma poetica, fatta di giustapposizioni e frammenti, di parole dette e taciute. Un lavoro che intreccia sogni, fiabe delle cultura europea, ricordi e  filastrocche, poesie e modi di dire, saggi popolari e saggi accademici. Parole dritte e parole rovesce. Suoni e video. I telegiornali e le voci dei politici, le loro minacce, le promesse e gli scenari che sanno dipingere.

 

WELCOME PROJECT_THE FOREIGNER‘S THEATRE è una formazione emergente al femminile nata nel 2015 da un‘idea di Chiara Elisa Rossini. Perché WELCOME PROJECT_the foreigner‘s theatre? Il Teatro è un luogo altro, governato da proprie regole e leggi, al suo interno siamo tutti stranieri alla ricerca di intimità e dignità. La prima produzione di Welcome Project è stata INTIME FREMDE. Lo spettacolo ha debuttato nel novembre 2015 presso Acker Stadt Palast di Berlino. Intime Fremde è stato prodotto dal Teatro del Lemming in collaborazione con TATWERK I Performative Forschung.

 

giovedì 28 APRILE 2022, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
STALKER TEATRO

LA NEBBIA DELLA LUPA

progetto e regia Gabriele Boccacini
con Erika di Crescenzo, Dario Prazzoli, Stefano Bosco
musiche originali eseguite dal vivo Simone Bosco - Ozmotic
disegno luci Andrea Sancio Sangiorgi - luci e suono Giorgio Peri
voce narrante Adriana Rinaldi

 

Un teatro immaginario, gravido di miti e narrazioni antiche, che indaga il mistero da cui tutti provengono e a cui si è naturalmente attratti. Partendo dalle suggestioni dei linguaggi dell‘arte contemporanea, dall‘installazione alla performance art, prende forma la nuova produzione di Stalker Teatro, nel solco dell‘estetica tipica della compagnia che alle arti visive si è sempre ispirata diffusamente.
Se l‘arte povera, movimento artistico piemontese conosciuto in tutto il mondo, è culla concettuale e orizzonte estetico del lavoro, il pretesto narrativo è rappresentato dalla locuzione siciliana, la nebbia della lupa: una sottile nebbia che si sviluppa sopra la superficie marina dello stretto di Messina per poi lambire la costa grazie al soffio delle brezze.
In questo clima tra il sinestetico e l‘onirico, si susse­gue un tourbillon di figure allegoriche, cambi d‘abi­to, scale cromatiche, maschere, ventagli, lanterne cinesi dei colori dell‘iride, teste equine, elmi celtici, epifanie sciamaniche.
Con questa nuova produzione il gruppo riela­bora alcuni propri materiali per rilanciare visioni iniziatiche di cui gli spettatori sono invitati a diveni­re co-autori.

 

La compagnia Stalker Teatro è attiva professionalmente dagli anni 70 nel campo della performance art e sviluppa la propria ricerca nel rapporto tra performance e arti visive, producendo spettacoli ed eventi partecipati con una forte vocazione sociale. Dal 2002 Stalker Teatro ha sede operativa a Torino, dove ha creato in intesa con la Città di Torino e la Regione Piemonte, le Officine per lo Spettacolo e l‘Arte Contemporanea Caos e dove svolge un programma articolato di stagioni, festival e residenze artistiche.

 

sabato 23 APRILE, ore 21.00 / domenica 24 APRILE, ore 18 | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING / LICEO SCIENTIFICO

IL PRIMO CANTO DELL'INFERNO
Studio finale del Laboratorio Teatrale realizzato con gli studenti del Liceo Scientifico Paleocapa di Rovigo

a cura di Diana Ferrantini
assistenza tecnica Alessio Papa
regia Massimo Munaro

Ingresso gratuito / prenotazione obbligatoria

Sembrava una scommessa folle quella di mettere in scena il Primo Canto dell‘Inferno, rispettando in modo integrale la parola Dantesca e di farlo con un gruppo di attori giovanissimi - il lavoro si inscrive, infatti, come tappa finale di un laboratorio realizzato per gli studenti del Liceo Scientifico Paleocopa realizzato grazie al contributo e al sostegno del Comune di Rovigo - eppure tutto questo è avvenuto con estrema semplicità, con quella energia vitale ed entusiasmante che ha attraversato il lavoro di questo gruppo di ragazzi, nella speranza di giungere a contagiare, naturalmente, anche gli spettatori per cui un lavoro teatrale è sempre pensato e dedicato.

 

C’è sempre qualcosa in un testo poetico che rimane irriducibile ad un senso univoco, o che, piuttosto che fare appello alla nostra ragione, si rivolge, senza nessuna mediazione possibile, direttamente ai nostri sensi. E’ questo ad avere reso estremamente popolare un autore altrimenti arduo e impossibile come Dante Alighieri. Se il Primo Canto dell’Inferno, fra gli altri, è inciso in maniera indelebile nella nostra cultura, ed innanzi tutto nella nostra cultura popolare, è perché questa parola poetica possiede una forza ustionante e definitiva che riverbera ben al di là del suo significato razionale. Una parola che continua a riverberare potente anche in questi nostri tempi moderni.
La scrittura scenica che abbiamo operato non vuole né sottolineare né chiarire il senso delle parole, il loro significato, quanto proporsi come ulteriore riverberazione poetica.

In teatro la parola, il verbo, deve farsi carne.

 

giovedì 5 MAGGIO 2022, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
MASQUE TEATRO

KIVA

con Eleonora Sedioli
tecnica Angelo Generali
costumi Mood Indigo_Bo
regia, ideazione, luci e macchine Lorenzo Bazzocchi

 

Assistere a una performance dei Masque Teatro è una certezza di estraneazione dell’esistente, parentesi di fuga dal reale per esplorare nuove dimensioni: Kiva ne è una rassicurante conferma.
Kiva è il nome con cui gli indiani Pueblos designavano, ancora agli inizi del XX secolo, la stanza segreta delle iniziazioni. Luogo sotterraneo, inaccessibile se non ai capi clan, la kiva accoglieva e custodiva i serpenti a sonagli catturati vivi nel deserto e qui chiamati a partecipare a quello che lo storico dell’arte Aby Warburg chiamò il rituale del serpente, atto propiziatorio per agognate precipitazioni.
In un momento in cui il teatro sta affrontando un periodo di rilancio dopo oltre due anni di incertezza, tra sperimentazioni tecnologiche e drammaturgie pindariche, Masque Teatro proseguono la loro ricerca artistica che coniuga discorso filosofico, arte e scienza non deludendo le certezze e le aspettative del proprio pubblico, con la sola potenza del movimento del corpo elevato a gesto rituale e magico.

 

Masque Teatro nasce nel 1992. La forza visionaria del loro teatro si esprime nel complesso dialogo che la compagnia sviluppa tra il discorso filosofico, la creazione di prodigiose architetture sceniche e il fondamentale ruolo della Figura. Nel 1997 ricevono il Premio Produzione al Festival Riccione TTV. Nel 2000 ricevono l‘Ubu premio speciale della giuria per il progetto Prototipo e nel 2002 il premio Francesca Alinovi all’attività artistica. Dal 1994 sono ideatori e organizzatori del Festival Crisalide.

 

1 e 2 APRILE 2022, ore 21.00 / domenica 3 APRILE, ore 18.00 | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

AMLETO

con Chiara Elisa Rossini, Alessio Papa, Diana Ferrantini, Alessandro Sanmartin, Katia Raguso, Marina Carluccio, Chiara Ferronato
assistenza tecnica Silvia Massicci
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro

Spettacolo vincitore del Silver Snow Flake al Sarajevo Winter Festival 2013

 

Il tempo è fuori di sesto.
O quale dannata sorte essere nato per riconnetterlo!...

 

Amleto è l’opera che, più di ogni altra, inaugura la cultura moderna; anzi, per molti aspetti ne costituisce il mito fondante. Come personaggio mitico, Amleto dà vita ad un personaggio scisso, dilaniato, smarrito.
Amleto è scisso fra fede umanista e scetticismo conoscitivo, fra segno e simulacro. È dilaniato, sul piano psicologico, dalla contesa fra il nome del padre e richiamo affettivo della madre, fra passato aureo e presente decadente, fra eros e rifiuto del corpo, fra ragione e follia, fra follia recitata e follia sperimentata direttamente.
Nella sua natura scopertamente metateatrale il testo shakespeariano pone al centro il problema del teatro. Un teatro inteso come spettacolo, cioè simulacro, inganno, falsità, ipocrisia. Da questo punto di vista lo spettacolo” ha ormai completamente invaso, insieme al regno di Danimarca, alla sua corte e ai suoi cortigiani, l’intero nostro mondo contemporaneo: qui la realtà si afferma come tale solo in quanto perpetua finzione.
A questa spettacolarità diffusa Amleto oppone un teatro che sappia smascherare l’inganno, diventare uno strumento in grado di prendere in trappola la coscienza dello spettatore.

 

Il Teatro del Lemming è una compagnia teatrale di ricerca sostenuta dal MiC dal 1997. Il gruppo si afferma, a partire dagli anni Novanta, come una delle realtà più innovative della scena attraverso un percorso teatrale, unico nel panorama italiano, che si caratterizza per il coinvolgimento drammaturgico e sensoriale degli spettatori.

 

giovedì 3 MARZO 2022, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
INSTABILI VAGANTI

LOCKDOWN MEMORY

Progetto internazionale Beyond Borders
regia Anna Dora Dorno - testo originale Nicola Pianzola
performer in scena Anna Dora Dorno, Nicola Pianzola
musica originale Riccardo Nanni
disegno luci Anna Dora Dorno, Mattia Bagnoli

con il sostegno di Accademia Perduta / Romagna Teatri | Teatro delle Donne | Festival Colpi di scena 2021 – Accademia Perduta / Romagna Teatri | Festival Avamposti 2021 – Teatro delle Donne

 

Lockdown Memory è uno spettacolo che rientra a pieno nella categoria del teatro della realtà, capace di far dialogare i nuovi linguaggi multimediali con quelli della scena, in grado di raccontare la complessità di un progetto innovativo quale Beyond Borders, in cui teatro, video arte e film documentario si intrecciano attraverso una collaborazione a distanza con artisti da tutto il mondo. Appunti testuali, note visive, partiture fisiche e musicali, conversazioni in zoom e scene di vita quotidiana degli artisti coinvolti, sono i frammenti drammaturgici in divenire che rimbalzano nelle pareti di una stanza asettica in cerca di un unico spiraglio, quella finestra virtuale aperta su un mondo, che ha dovuto marcare i propri confini, a causa delle misure imposte dal contenimento della pandemia.

Dalle proprie scrivanie gli attori in scena curano anche la regia video, rivivendo i diversi momenti e le situazioni createsi durante il lockdown, tra iperconnessione e isolamento, dando voce alla delicata situazione sociale dei paesi degli artisti coinvolti: dalle proteste del movimento Black lives matter negli Stati Uniti alla rivolta sociale in Cile, dall’esodo di massa dalle megalopoli indiane al ritorno alla normalità, dopo la tragedia, nella città di Wuhan.

 

Instabili Vaganti è un duo artistico fondato a Bologna nel 2004 da Anna Dora Dorno, regista performer e artista visiva e Nicola Pianzola, performer e drammaturgo, che opera a livello internazionale nella creazione e produzione di spettacoli, performance, video e installazioni e nella direzione di progetti di ricerca e percorsi di alta formazione nel teatro e nelle arti performative.



 

TEATRO STUDIO - ROVIGO

VISIONI
spettacoli | laboratori | residenze teatrali


 

3 MARZO | ore 21.00 

INSTABILI VAGANTI

LOCKDOWN MEMORY

 

1 e 2 APRILE | ore 21.00 // 3 APRILE | ore 18.00

TEATRO DEL LEMMING

AMLETO

 

14 APRILE | ore 21.00

QUI E ORA RESIDENZA TEATRALE

LADIES BODY SHOW

 

23 APRILE | ore 21.00 // 24 APRILE | ore 18.00

TEATRO DEL LEMMING

IL PRIMO CANTO DELL'INFERNO
Studio finale del laboratorio teatrale realizzato con gli studenti del Liceo Scientifico Paleocapa di Rovigo

 

28 APRILE | ore 21.00

STALKER TEATRO

LA NEBBIA DELLA LUPA

 
5 MAGGIO | ore 21.00

MASQUE TEATRO

KIVA


21 MAGGIO | ore 21.00 // 22 MAGGIO | ore 18.00

TEATRO DEL LEMMING

CANTAMI ORFEO


 


 


BIGLIETTO > € 10,00
IL PRIMO CANTO DELL'INFERNO > INGRESSO GRATUITO
RIDOTTO UNDER 25 > € 3,00

PRENOTAZIONI >
LA PRENOTAZIONE A TUTTI GLI EVENTI, ANCHE A QUELLI GRATUITI, E' OBBLIGATORIA
TEL: 0425.070643 E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

BIGLIETTERIA >
TEATRO STUDIO in presenza a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli

In considerazione dell’emergenza sanitaria in atto, chiediamo a tutto il pubblico di recarsi con largo anticipo nei luoghi di spettacolo in modo da agevolare i flussi in entrata, ricordando che non è possibile entrare
a spettacolo iniziato. Vi chiediamo inoltre di rispettare le norme in vigore alla data degli eventi. Si ricorda che in base al Decreto Legge n.105 del 23 luglio 2021 è necessario il green pass per accedere agli eventi.

 


INFORMAZIONI

TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.070643
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

TEATRO STUDIO - ROVIGO

VISIONI
spettacoli | laboratori | residenze teatrali


 

9 OTTOBRE | ore 21.00 

WELCOME PROJECT_THE FOREIGNER'S THEATRE

ANGST VOR DER ANGST

 

30 OTTOBRE | ore 21.00

SLOW MACHINE

SIAMO TUTTI UNA FAMIGLIA
CRONACA DI UNA LOTTA IN NOVE CAPITOLI

 

DAL 6 AL 21 NOVEMBRE

TEATRO DEL LEMING

METAMORFOSI DI FORME MUTATE

 

30 NOVEMBRE | ore 21.00

CANTIERE ARTAUD

IL VOLTO DI KARIN UNO STUDIO

 

4 DICEMBRE | ore 21.00
5 DICEMBRE | ore 18.00

TEATRO DEL LEMMING

INFERNO PARTE PRIMA DI NEKYIA

 

11 DICEMBRE | ore 21.00
12 DICEMBRE | ore 18.00

TEATRO DEL LEMMING

CANTAMI ORFEO

 

TUTTI I LUNEDI' | dalle 19.00 alle 22.00

CORSO DI TEATRO

LABORATORIO PER LA CITTA' I CINQUE SENSI DELL'ATTORE

 


 


BIGLIETTO > € 10,00
METAMORFOSI > € 15,00
IL VOLTO DI KARIN > GRATUITO
RIDOTTO UNDER 25 > € 3,00
* eccetto METAMORFOSI

PRENOTAZIONI >
LA PRENOTAZIONE A TUTTI GLI EVENTI, ANCHE A QUELLI GRATUITI, E' OBBLIGATORIA
TEL: 0425.070643 E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

BIGLIETTERIA >
TEATRO STUDIO in presenza a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli

In considerazione dell’emergenza sanitaria in atto, chiediamo a tutto il pubblico di recarsi con largo anticipo nei luoghi di spettacolo in modo da agevolare i flussi in entrata, ricordando che non è possibile entrare
a spettacolo iniziato. Vi chiediamo inoltre di rispettare le norme in vigore alla data degli eventi. Si ricorda che in base al Decreto Legge n.105 del 23 luglio 2021 è necessario il green pass per accedere agli eventi.

 


INFORMAZIONI

TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.070643
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

sabato 11 DICEMBRE 2021, ore 21.00 / domenica 12 DICEMBRE, ore 18.00 | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

CANTAMI ORFEO

con Chiara Elisa Rossini e Massimo Munaro
assistenza tecnica Alessio Papa
musiche e regia Massimo Munaro

 

Questo lavoro da una parte continua una ricerca, avviata con Musiche del Tempo, sulla capacità del suono di costituirsi come stanza della memoria, dall'altra si pone come primo movimento di un progetto che il Lemming ha intrapreso attorno al mito di Orfeo ed alle Metamorfosi di Ovidio.
Orfeo vuole ritrovare la sua amata morta: Euridice. E la visione si sdoppia. L'amore perduto di Orfeo diventa così il desiderio che non siamo stati in grado di ascoltare, la donna dimenticata, l'amico scomparso, i sogni che non abbiamo saputo realizzare.
Come Orfeo attraverso il mezzo dell’arte, del componimento poetico e musicale, ottiene dagli dèi la grazia che gli consente di intraprendere il viaggio nell’Aldilà, così per noi si apre un viaggio, impossibile, nella terra degli assenti, un viaggio a ritroso nella memoria, nei frammenti di ricordi perduti. Perché, come ricordava Borges, "noi siamo la nostra memoria, siamo questo chimerico museo di forme incostanti, questo mucchio di specchi infranti".

 

e se il mondo ti avrà dimenticato
dì alla terra immobile: io scorro,
e all'acqua rapida ripeti: io sono.
R. M. Rilke

sabato 4 DICEMBRE 2021, ore 21.00 / domenica 5 DICEMBRE, ore 18.00 | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

INFERNO PARTE PRIMA DI NEKYIA

con Alessio Papa, Diana Ferrantini, Chiara Elisa Rossini, Fiorella Tommasini, Katia Raguso
musiche e regia Massimo Munaro

a Roberto Domeneghetti

Questo lavoro costituisce la prima parte di NEKYIA, che in greco significa viaggio per mare di notte o discesa agli inferi. Il ciclo suggerisce la possibilità di un ripensamento radicale dei tre regni che la nostra cultura occidentale designa come i regni dell’oltre-mondo: Inferno – Purgatorio – Paradiso rappresentano anche oggi, infatti, innanzi tutto un patrimonio comune e insostituibile del nostro universo simbolico.

Se da un punto di vista psichico l’Inferno, come è per il teatro, suggerisce uno sprofondamento dell’anima nel regno dei morti, del sogno e dell’inconscio - cioè in un luogo senza tempo - da un punto di vista etico esso ci riporta, invece, a domande basilari sul nostro tempo, sul regno del presente. A questo presente gli spettatori, qui, sono lasciati nella loro condizione quotidiana di muta impotenza.
Il lavoro su INFERNO rappresenta la messa in gioco di questa questione, oggi, ineludibile. Il lavoro si costituisce come riflesso della nostra infera condizione quotidiana. E, come uno specchio crudele, questo riflesso si propone di provocare nello spettatore uno shock rivelatore e salutare.

martedì 30 NOVEMBRE 2021, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
CANTIERE ARTAUD

IL VOLTO DI KARIN UNO STUDIO

in residenza artistica dal 23 al 30 novembre
all'interno di "IN METAMORFOSI - residenze per la ricerca teatrale" realizzato all'interno del progetto
ARTISTI NEI TERRITORI grazie al contributo del MiC - Ministero della Cultura e della Regione Veneto

regia, disegno luci e scene Ciro Gallorano
con Davide Arena, Sara Bonci, Matilde Cortivo, Jo Kezich
direzione tecnica Federico Calzini
produzione Cantiere Artaud
con il contributo Fondazione CR Firenze

Ispirato alle opere di Ingmar Bergman, Il volto di Karin prende il titolo dall’omonimo cortometraggio del regista svedese dedicato alla memoria della madre Karin Åkerblom, elegia iconografica al tempo che scorre e all’importanza di sedimentare la memoria, incarnata dalle fotografie. Nel documentario Bergman mette in sequenza una serie di  fotografie della madre dai 3 anni fino a pochi giorni prima della morte. In esso si avverte l’inafferrabilità del tempo, ma anche la capacità di creare attraverso la visione una dimensione altra, quella del ricordo, che permette di colmare momentaneamente un’assenza data dalla perdita creando una realtà virtuale.

 

Cantiere Artaud è un collettivo di ricerca teatrale fondato ad Arezzo nel 2016 da Sara Bonci e Ciro Gallorano. Nel 2020 la compagnia è stata riconosciuta dalla Regione  Toscana come giovane formazione di prosa. Il nome dell’Associazione sottolinea la volontà di essere sempre pronti a nuove sperimentazioni e vuole essere un omaggio ad  Antonin Artaud, precursore di un teatro che tende a smuovere i nervi. Allo spettatore viene chiesto di lasciarsi condurre dentro un labirinto fatto di piccoli gesti e suoni  primordiali, silenzi e ombre. 

dal 6 al 21 NOVEMBRE | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

METAMORFOSI DI FORME MUTATE

prenotazione obbligatoria - più repliche al giorno. 5 spettatori a replica

con Alessio Papa, Diana Ferrantini, Fiorella Tommasini, Katia Raguso, Marina Carluccio, Massimo Munaro.
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro

Di forme mutate, liberamente ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, propone per ogni partecipante un‘immersione intima e personale nello spazio del rito, del mito e del ricordo. Il lavoro propone anche una possibile via d‘accesso ad un altro livello di realtà, dove siamo posti all‘incrocio fra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. È come se si precipitasse nel labirinto di una memoria ad  un  tempo  personale e archetipica. Siamo di fronte, forse, a dei fantasmi, all‘evocazione di un passato che si fa presente ma che non può tornare. La distanza attore-spettatore mima qui quella distanza irricomponibile che ci separa da ciò che è stato e che non tornerà più. La materia si disfa, si decompone, si mescola. Tutto cambia e si trasforma. Le Metamorfosi cantate da Ovidio si specchiano, così, nelle tante metamorfosi attraversate da ciascuno di noi, in un continuo movimento tra morti e rinascite.
L‘accesso è riservato ad un gruppo di soli cinque spettatori a replica. Sono previste un massimo di quattro repliche giornaliere. 

 

 

sabato 30  OTTOBRE 2021, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
SLOWMACHINE

SIAMO TUTTI UNA FAMIGLIA

Ideazione e regia Rajeev Badhan
Con Rajeev Badhan
Aiuto regia Elena Strada
Assistente tecnico Davide Rizzardi
Musiche Rajeev Badhan e Davide Rizzardi
Produzione SlowMachine e Bassano Operaestate Festival
Si ringraziano il Comune di Nove, Ken Gotanda, Valter Pigato e Giancarlo Caron

Materiali d’archivio realizzati dalla comunità, testi di cronaca della lotta operaia nel paese della ceramica raccolte dalla giornalista bellunese Tina Merlin nel 1971, memorie, ricordi e un vecchio amico giapponese, sono alcuni degli elementi che ci conducono in questa riflessione personale e collettiva sulla ciclicità del costruire, rompere e riparare, sulla fragilità della storia. La regia diventa spettacolo e le riflessioni viaggiano condivise tra video di archivio, video live e riflessioni personali.

Nella gentilezza del gesto dell’incontro con una comunità, SlowMachine interpreta i temi della cura e del rinnovamento facendosi ispirare dall’antica tecnica giapponese del Kintsugi, “riparare con l’oro” che trasforma la ceramica spezzata e senza più utilità, in un oggetto prezioso. Così come questa antica tecnica, il percorso teatrale riflette sul valore simbolico della rinascita, della volontà di non nascondere il danno, il trauma, cicatrici e ferite, per renderle preziose e uniche.

 

sabato 9  OTTOBRE 2021, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
WELCOME PROJECT_THE FOREIGNER'S THEATRE

ANGST VOR DER ANGST

di e con Chiara Elisa Rossini
assistenza ed elaborazione video Aurora Kellermann
musiche originali Munsha
tecnica Silvia Massici
riprese video Marina Carluccio
co-produzione Teatro del Lemming

 

Le paure, spiriti irrazionali e divini, si impossessano di persone, paesi, città e persino intere nazioni quando queste perdono il contatto con il proprio materiale inconscio, quando ignorano i conflitti e gli emarginati. ANGST VOR DER ANGST nasce dal desiderio di indagare il legame tra le paure individuali e quelle collettive. Una sola persona in scena. Una drammaturgia non narrativa, ma poetica, fatta di giustapposizioni e frammenti, di parole dette e taciute. Un lavoro che intreccia sogni, fiabe delle cultura europea, ricordi e  filastrocche, poesie e modi di dire, saggi popolari e saggi accademici. Parole dritte e parole rovesce. Suoni e video. I telegiornali e le voci dei politici, le loro minacce, le promesse e gli scenari che sanno dipingere.

 

WELCOME PROJECT_THE FOREIGNER‘S THEATRE è una formazione emergente al femminile nata nel 2015 da un‘idea di Chiara Elisa Rossini. Perché WELCOME PROJECT_the foreigner‘s theatre? Il Teatro è un luogo altro, governato da proprie regole e leggi, al suo interno siamo tutti stranieri alla ricerca di intimità e dignità. La prima produzione di Welcome Project è stata INTIME FREMDE. Lo spettacolo ha debuttato nel novembre 2015 presso Acker Stadt Palast di Berlino. Intime Fremde è stato prodotto dal Teatro del Lemming in collaborazione con TATWERK I Performative Forschung.

 

domenica 30 MAGGIO 2021, ore 18.00 | TEATRO STUDIO
TEATRO MAGRO

A MENADITO   > ACQUISTA IL BIGLIETTO

"L'uomo che scambiò sua moglie con un cappello" di Oliver Sacks / con Fabio Dorini
"Il meglio dei racconti" di Dino Buzzati / con Vanessa dalla Ricca
regia Flavio Cortellazzi

 

L'attore conosce a memoria il libro. Lo conosce bene, benissimo, a menadito in ogni sua pagina, in ogni anfratto di ciscuna parola scritta, in ogni suo passaggio sia anche nascosto o sottinteso.
Il pubblico ha la facoltà di aprire il libro ad una pagina casuale e l'attore, dopo una rapida lettura introduttiva delle prime righe della pagina, comincia a raccontare, da quel punto in poi, cosa accade nel libro. Tutto a memoria. Tutto a menadito.

 

Teatro Magro nasce a Mantova sotto la direzione artistica del regista Flavio Cortellazzi. Attento ai temi della contemporaneità, il team ha creato e sviluppato un'offerta culturale multidisciplinare, divulgativa, sociale ed educativa. La sua attività si muove tra spettacoli e performance teatrali. Ogni creazione di Teatro Magro è il risultato di un lavoro di equipe in cui soci e collaboratori uniscono le proprie competenze e i propri percorsi formativi in modo sinergico, dando origine a un prodotto che si caratterizza per l'alta qualità e la cura del dettaglio, per la costante messa in campo dei processi di innovazione, per l'attenzione alla contemporaneità, uniti alla simoltanea capacità di mantenere e restituire il proprio stile.

 

TEATRO STUDIO - ROVIGO
VISIONI di maggio
spettacoli | residenze teatrali



 

9 MAGGIO // ore 18.00 >
CADA DIE TEATRO
PESTICIDIO

 

16 MAGGIO // ore 18.00 >
QUI E ORA RESIDENZA TEATRALE
I WILL SURVIVE

 

23 MAGGIO // ore 18.00 >
CHILLE DE LA BALANZA
C'ERA UNA VOLTA IL MANICOMIO


 

30 MAGGIO // ore 18.00 >
TEATRO MAGRO
A MENADITO

 


 


BIGLIETTO > € 10,00
RIDOTTO UNDER 25 > € 3,00 (acquistabile solo in presenza presso il Teatro Studio)

Per info e prenotazioni > 0425.070643

PRENOTAZIONI >
LA PRENOTAZIONE A TUTTI GLI EVENTI E' OBBLIGATORIA
E MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

BIGLIETTERIA >
ONLINE su liveticket.it o www.teatrodellemming.it
TEATRO STUDIO in presenza a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli

In considerazione dell’emergenza sanitaria in atto, gli spettacoli presenteranno CAPIENZE RIDOTTE per garantire la sicurezza individuale e collettiva. Vengono quindi privilegiati i canali di vendita online. A tutto il pubblico chiediamo di recarsi a teatro con largo anticipo in modo da agevolare i flussi in entrata. Vi chiediamo inoltre di rispettare le norme in vigore alla data degli eventi.

 


INFORMAZIONI

TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.070643
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il Teatro Studio riapre le porte ad aprile con l'ospitalità di due progetti artistici del territorio regionale. Il decreto di inizio marzo faceva sperare in una riapertura dei teatri alla fine del mese ma ciò non è accaduto. È per noi però di fondamentale importanza tenere lo spazio aperto e vivo: abbiamo deciso così di utilizzare il mese di aprile per sostenere alcune realtà teatrali indipendenti del territorio regionale, che più risentono di questa chiusura forzata.

 

Focus Artisti del territorio | ROMINA ZANGIROLAMI > 9 - 16 aprile | restituzione 5 maggio 2021

Romina Zangirolami, danzatrice e coreografa di Rovigo, è ospite del Teatro Studio assieme a Davide Pedriali con il progetto "Il corpo, un luogo" una nuova idea produttiva che indaga e sublima, attraverso la danza, l'immobilismo innaturale e deleterio vissuto durante il periodo di lock-down. Il 5 maggio alle ore 18.00 presenta al pubblico una restituzione della residenza.

 

MARIA CHIARA PEDERZINI > 20 - 27 aprile | restituzione 27 aprile 2021

Maria Chiara Pederzini è un’attrice e regista padovana, finalista nel 2017 alla Biennale di Venezia per il concorso Registi Under 30, selezionata dal Teatro del Lemming attraverso il bando “In metamorfosi. Nuove drammaturgie”, un bando lanciato dal Lemming per valorizzare i giovani artisti veneti che lavorano su drammaturgie contemporanee intese come vere e proprie scritture sceniche. La regista padovana, durante la sua residenza artistica, lavora assieme ai suoi attori ad una drammaturgia inedita dal titolo "Libertà", in cui quattro figure umane portano in scena i turbamenti delle relazioni contemporanee, in un flusso di coscienza che dà voce a immaginari collettivi sommessi, indicibili. Il lavoro indaga il rapporto fra uomo e natura, sanguinoso, mai pacificato; la lacerazione del desiderio; il sesso come luogo di violenza e di vitalità inesprimibili; il senso di colpa legato al piacere. Il 27 aprile alle ore 18.00 presenta al pubblico un primo studio.

 

MOMEC > 26 luglio - 10 agosto | restituzione 11 agosto 2021

Il terzo tempo del rugby è un rito, un momento di festa che riunisce squadre e tifosi dopo ogni partita. Il Terzo Tempo di MOMEC è un incontro con le persone che vivono in noi, nella nostra memoria. Dopo il primo tempo del vivere e il secondo del dimenticare, arriva il terzo tempo del ricordare. Tramite la nostra memoria, infatti, possiamo entrare in contatto con amici, parenti, amori vecchi o nuovi, vivi o morti, vicini o lontani. Per farlo non è necessario trovarsi faccia a faccia, può bastare un foglio di carta.
Terzo Tempo di MOMEC è un piccolo spazio dedicato a un singolo partecipante alla volta: si visita soli, ma si può vivere insieme a chi si desidera. Il progetto di rsidenza di MOMEC ruota attorno alla possibilità di costruire un'esperienza significativa per il singolo partecipante a partire dalla raccolta e dalla stratificazione di memorie che possono diventare condivise. MOMEC è un collettivo di persone unite dalla volontà di riattivare la capacità di ricordare. Nato da un’idea di Mario Previato, ex attore del Teatro del Lemming e copywriter, il gruppo ritorna a lavorare sul rapporto tra memoria singolare e collettività. La memoria è sempre uno spazio dedicato all’incontro, prima con la città (Guida alla Memoria, 2018), poi tra sconosciuti (Soggetti Comuni, 2019) e oggi con le persone della nostra vita, attraverso un Terzo Tempo che ci mette in contatto prima di tutto con noi stessi.

 

CANTIERE ARTAUD > in streaming dal 4 al 10 novembre / in TEATRO STUDIO dal 23 - 30 novembre | restituzione 30 novembre 2021

Cantiere Artaud è un collettivo di ricerca teatrale fondato ad Arezzo nel 2016 da Sara Bonci e Ciro Gallorano. Nel 2020 la compagnia è stata riconosciuta dalla Regione  Toscana come giovane formazione di prosa. Il nome dell’Associazione sottolinea la volontà di essere sempre pronti a nuove sperimentazioni e vuole essere un omaggio ad  Antonin Artaud, precursore di un teatro che tende a smuovere i nervi. Allo spettatore viene chiesto di lasciarsi condurre dentro un labirinto fatto di piccoli gesti e suoni  primordiali, silenzi e ombre. La residenza è dedicata ad un nuovo progetto produttivo ispirato alle opere di Igmar Bergman: Il volto di Karin prende il titolo dall’omonimo cortometraggio del regista svedese dedicato alla memoria della madre Karin Åkerblom, elegia iconografica al tempo che scorre e all’importanza di sedimentare la memoria, incarnata dalle fotografie. Nel documentario Bergman mette in sequenza una serie di  fotografie della madre dai 3 anni fino a pochi giorni prima della morte. In esso si avverte l’inafferrabilità del tempo, ma anche la capacità di creare attraverso la visione una dimensione altra, quella del ricordo, che permette di colmare momentaneamente un’assenza data dalla perdita creando una realtà virtuale.

 


 

 

domenica 20 DICEMBRE 2020, ore 20.00 | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

MUSICHE DEL TEMPO

con Chiara Elisa Rossini, Diana Ferrantini, Massimo Munaro
pianoforte Massimo Munaro

 

Questa sera proveremo a riattraversare alcune delle musiche che ho composto nel corso del tempo per gli spettacoli del Teatro del Lemming. Alcune di queste (in particolare quelle scritte per la Tetralogia), mi hanno davvero sempre accompagnato in questi anni, altre sono invece uscite improvvise da un armadio affollato di cose, di profumi e di ricordi. Ma qui, con il suono del solo pianoforte, ogni brano possiede, mi sembra, un diverso aroma.
I testi poetici che qui verranno detti rievocano, così come le musiche, tanti diversi spettacoli realizzati in questi anni con il Lemming.
Se la musica, così come il teatro, non è che una dinamica, un modo di scrivere il tempo, queste musiche, così come le parole poetiche che accompagnano, cercano di esplorare quello spazio che risulta incorruttibile rispetto all’invecchiamento e alla morte.
La forza del teatro è poi, come sempre, quella di richiamarci tutti insieme qui, nonostante tutto: perché ogni ricordo a teatro non è mai tale se non è condiviso.

Massimo Munaro

 

domenica 20 DICEMBRE 2020, ore 17.00 | TEATRO STUDIO
MASSIMO MUNARO

LA TETRALOGIA DEL LEMMING
il mito e lo spettatore
ed. Il Ponte del Sale

> ingresso gratuito

 

Il libro di Massimo Munaro raccoglie i testi e le testimonianze di quattro storici lavori del gruppo rodigino: EDIPO, DIONISO E PENTEO, AMORE E PSICHE, ODISSEO, più le successive due Postfazioni di A COLONO e de L‘ODISSEA DEI BAMBINI. E‘ il racconto di un‘avventura teatrale e umana fra le più singolari degli ultimi decenni. Al centro di questi lavori c‘è la potenza sempre attuale del mito, e c‘è lo spettatore che, nel suo diretto coinvolgimento drammaturgico e sensoriale, assume qui per una volta l‘inedito ruolo di protagonista.

Dopo aver pubblicato nel 2010 per i tipi Titivillus il primo capitolo su Edipo, avrei voluto pubblicare subito l‘intero testo che è rimasto invece, per tutti questi anni, a dormire in qualche fi le del computer allo stato di bozza. Mai fino ad oggi avevo trovato il momento giusto per rimetterci le mani. Un po’ la quotidianità che chiama con i suoi troppi impegni, un po’ la paura di mettere un punto ad un’esperienza che sento ancora assolutamente in fieri.
Seppure nati a cavallo fra la fi ne degli anni novanta e i primi del nuovo millennio, i lavori della Tetralogia fanno ancora stabilmente parte del repertorio della Compagnia. Non è mai passato un anno, infatti, che insieme a nuovi lavori, almeno qualcuno di questi spettacoli, se non tutti - in modo del tutto anomalo rispetto alla prassi del teatro italiano - non sia stato rimesso in scena e presentato al pubblico. Essi continuano a rappresentare un banco di prova fondamentale per il completamento della formazione dei giovani attori del gruppo. Ma soprattutto, seppure sono passati quasi venticinque anni dalla loro creazione, questi lavori non sembrano aver perso nulla della loro efficacia e della loro potenza. Essi si pongono innanzitutto come interrogazione al teatro. Interrogano la sua natura, la sua attualità, la sua funzione. E lo fanno rimettendo in questione e ridefinendo in modo radicale i suoi elementi strutturali: l’attore, lo spettatore, lo spazio scenico, la drammaturgia - conservando una radicalità irriducibile, un punto di vista che abolisce ogni abitudine e che rifiuta ogni mediazione. La Tetralogia rappresenta, nella storia della mia vita di regista e per il Teatro del Lemming, un punto insieme di arrivo e di partenza, il manifesto del nostro credo teatrale, del tutto antitetico, peraltro, ad un mondo che invece continua a muoversi in direzione opposta. Questo teatro “è così importante, così necessario, così rivoluzionario” ha scritto una mia attrice qualche tempo fa, “che non sai se è parte di una era passata che abbiamo perso e che rimpiangeremo o se è l‘avanguardia, l‘antagonista dell‘era in cui stiamo entrando“.
Naturalmente non posso sapere in quest’epoca di “distanziazione sociale” quale futuro ci aspetti o se questi spettacoli avranno davvero ancora un futuro. Personalmente però credo che continueremo sempre di più ad avere bisogno di un teatro che sia “diverso”, che non riecheggi, insegua o replichi l’orrore del mondo. E se anche la convivenza con quest’epidemia - che rende rischiosa la prossimità fisica con l’altro - dovesse continuare a lungo, inviterei a pensare al teatro come a un pharmakon. La pretesa irrinunciabile del teatro di essere incontro ravvicinato e relazione, oltre che come veleno può essere pensata
come cura: il farmaco di cui abbiamo bisogno per restare umani.

Massimo Munaro

dal 14 al 19 DICEMBRE 2020 | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

METAMORFOSI di forme mutate

prenotazione obbligatoria - più repliche al giorno. 5 spettatori a replica

con Alessio Papa, Diana Ferrantini, Fiorella Tommasini, Katia Raguso, Marina Carluccio, Massimo Munaro.
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro

Di forme mutate, liberamente ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, propone per ogni partecipante un‘immersione intima e personale nello spazio del rito, del mito e del ricordo. Il lavoro propone anche una possibile via d‘accesso ad un altro livello di realtà, dove siamo posti all‘incrocio fra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. È come se si precipitasse nel labirinto di una memoria ad  un  tempo  personale e archetipica. Siamo di fronte, forse, a dei fantasmi, all‘evocazione di un passato che si fa presente ma che non può tornare. La distanza attore-spettatore mima qui quella distanza irricomponibile che ci separa da ciò che è stato e che non tornerà più. La materia si disfa, si decompone, si mescola. Tutto cambia e si trasforma. Le Metamorfosi cantate da Ovidio si specchiano, così, nelle tante metamorfosi attraversate da ciascuno di noi, in un continuo movimento tra morti e rinascite.
L‘accesso è riservato ad un gruppo di soli cinque spettatori a replica. Sono previste un massimo di quattro repliche giornaliere. 

 

domenica 23 MAGGIO 2021, ore 18.00 | TEATRO STUDIO
CHILLE DE LA BALANZA (FIRENZE)

C'ERA UNA VOLTA IL MANICOMIO?  > ACQUISTA IL BIGLIETTO

con Claudio Ascoli, Sissi Abbondanza
regia Claudio Ascoli

E’ questa un’edizione nuova e speciale dello spettacolo culto dei Chille nato oltre vent’anni fa e che ad oggi ha superato le 600 repliche e i 60.000 spettatori. “C’era una volta…” ha segnato la ri-apertura del Teatro nell’exmanicomio fiorentino di San Salvi – residenza teatrale della compagnia - appena 15” dopo la mezzanotte di domenica 14 giugno. Al titolo originale è stato aggiunto un "?" molto significativo. Il sottotitolo recita infatti: “Come in manicomio un tempo, forse oggi le persone non sono più Persone, ma numeri”.
Lo spettacolo dura un’ora, rispettando il distanziamento imposto delle normative vigenti. L’attore-regista partenopeo non si è certamente arreso, anzi il momento Covid-19 ha aperto nuovi orizzonti, stimolato singolari, amaramente divertenti momenti di confronto tra la realtà manicomiale di un tempo e l’oggi. Sopravvivere e Vivere allora come adesso spesso erano alternativi tra loro. Tanti i possibili punti in comune che prenderanno così vita nel nuovo racconto di Ascoli: l’assenza della Persona, il dominio del numero, la morte nascosta, il potere assoluto dei “tecnici”. Ci piace qui riportare il commento, che oggi appare quasi profetico, scritto dal critico Enrico Fiore nel 2015: “La situazione odierna, purtroppo, non appare diversa, poiché, se è stato eliminato il manicomio, non è stato eliminato ciò che stava dietro il manicomio. Scontiamo, tutti, la stessa condizione che fu degli ex matti. I meccanismi di potere ci privano del nostro «status» di persone e, dunque, della possibilità di stabilire un contatto vero e proficuo con gli altri. Siamo dei semplici numeri su un cartellino, appunto com’erano i ricoverati negli ospedali psichiatrici.”

 

 

 

domenica 6 DICEMBRE 2020, ore 18.00 | TEATRO STUDIO
CARLO SERRA

LEZIONI DI MUSICA
COME SUONO DI NATURA
il primo movimento del TITANO di Gustav Mahler

ingresso gratuito su prenotazione

 

La Prima Sinfonia di Gustav Mahler deriva da un suo Lied giovanile, composto nel 1884, un canto che affronta il topos dell’irraggiungibile bellezza del mondo, a cui l’uomo vorrebbe partecipare, ma che lo vede sempre bloccato su una soglia che non riesce a superare: il destino umano sembra così giocato dalle luminescenze di una natura che attrae senza mai farsi penetrare sino in fondo.
Partendo dalle indicazioni di Mahler, che racconta di voler trattare la forma melodica come una pianta, Carlo Serra cerca di sviluppare una lettura filosofica della Prima tesaurizzando la traccia concettuale che le opere di Goethe e di Shopenhauer hanno scavato nella formazione del compositore.


Carlo Serra insegna Teoria delle Arti, del Suono e delle Immagini, ed Estetica dei Media presso il Dipartimento degli Studi Umanistici della Calabria. Ha studiato con Giovanni Piana presso l’Università degli Studi di Milano, dedicando alcune monografie al tema di una Filosofia della Musica di impronta fenomenologica fra i quali, appunto, il recente “Come suono di natura – metafisica della melodia nella Prima Sinfonia di Gustav Mahler”. Dirige la rivista scientifica online “De Musica”.

 

domenica 9 MAGGIO 2021, ore 18.00 | TEATRO STUDIO
CADA DIE TEATRO (CAGLIARI)

PESTICIDIO  > ACQUISTA IL BIGLIETTO

di Pierpaolo Piluddu, Andrea Serra
con Pierpaolo Piluddu
documentazione video Andrea Mascia
regia Alessandro Mascia

 

Bachisio è un uomo semplice, fortemente legato alla sua terra. Insieme a sua moglie e a suo figlio, come tanti altri contadini, sta lottando contro una grande impresa, “Bentulare”, che ha acquistato enormi appezzamenti di terreni in tutta la Sardegna per coltivarli in maniera intensiva. Suo figlio, Michelangelo, laureato in agraria, da anni cerca di coniugare le antiche conoscenze agricole dei suoi nonni con la ricerca scientifica e la produttività, in un contesto di grande rispetto per la natura.
Bachisio però sta vivendo dei giorni di grande dolore. Qualche settimana prima, lui e suo figlio avevano chiesto con insistenza, ma inutilmente, ai responsabili di “Bentulare” di non irrorare con pesticidi i campi attigui ai loro per non inquinare le produzioni biologiche…
Man mano che va avanti, il racconto di Bachisio si fa sempre più intenso e diventa una dichiarazione d’amore alla giustizia, allaTerra… e all’amore stesso.

Cada Die Teatro nasce a Cagliari nel 1982. La compagnia, lavorando per un teatro che fosse il più vicino possibile alla realtà, ha individuato nella centralità dell’attore l’elemento principale della sua poetica teatrale. Ciò ha significato trattare temi forti e vicini al proprio vissuto con linguaggi semplici e comprensibili, nel tentativo di costruire un teatro che fosse popolare senza per questo smettere di ricercare nuove forme di comunicazione.

 

giovedì 12 NOVEMBRE 2020, ore 20.00 | TEATRO STUDIO
WELCOME PROJECT THE FOREIGNER'S THEATRE (IT/DE)

ANGST VOR DER ANGST

di e con Chiara Elisa Rossini
assistenza ed elaborazione video Aurora Kellermann
musiche originali Munsha
tecnica Silvia Massici
riprese video Marina Carluccio
co-produzione Teatro del Lemming

 

Le paure, spiriti irrazionali e divini, si impossessano di persone, paesi, città e persino intere nazioni quando queste perdono il contatto con il proprio materiale inconscio, quando ignorano i conflitti e gli emarginati. ANGST VOR DER ANGST nasce dal desiderio di indagare il legame tra le paure individuali e quelle collettive. Una sola persona in scena. Una drammaturgia non narrativa, ma poetica, fatta di giustapposizioni e frammenti, di parole dette e taciute. Un lavoro che intreccia sogni, fiabe delle cultura europea, ricordi e  filastrocche, poesie e modi di dire, saggi popolari e saggi accademici. Parole dritte e parole rovesce. Suoni e video. I telegiornali e le voci dei politici, le loro minacce, le promesse e gli scenari che sanno dipingere.

WELCOME PROJECT_the foreigner‘s Theatre è una formazione emergente al femminile nata nel 2015 da un‘idea di Chiara Elisa Rossini. Perché WELCOME PROJECT_the foreigner‘s Theatre? Il Teatro è un luogo altro, governato da proprie regole e leggi, al suo interno siamo tutti stranieri alla ricerca di intimità e dignità. La prima produzione di Welcome Project è stata INTIME FREMDE. Lo spettacolo ha debuttato nel novembre 2015 presso Acker Stadt Palast di Berlino. Intime Fremde è stato prodotto dal Teatro del Lemming in collaborazione con TATWERK I Performative Forschung.

domenica 16 MAGGIO 2021, ore 18.00 | TEATRO STUDIO
QUI E ORA RESIDENZA TEATRALE (BERGAMO)

I WILL SURVIVE  > ACQUISTA IL BIGLIETTO

testo Francesca Albanese, Silvia Baldini, Laura Valli
con Francesca Albanese, Silvia Baldini, Laura Valli
regia Marta Dalla Via
supervisione drammaturgica Diego Dalla Via
luci Paolo Tizianel
con il supporto di Campo Teatrale

 

Nei videogiochi, fino a qualche decennio fa, avevi tre vite. Se sbagliavi, servivano altre monete. Oggi il bello dei videogame è che puoi giocare all’infinito, ma la vita, nella sua essenza, è rimasta quella degli anni ottanta: si muore una volta sola. Eppure, con le sue monetine nelle tasche, l’umanità resiste. Combatte, lotta, si dibatte, a volte si lascia vivere, altre viene travolta. E’ un’apocalisse mai catastrofica fino in fondo, un disastro continuo e patinato nonostante i soldi che mancano, i figli adolescenti, la casa che non c’è o costa troppo, il lavoro che consuma, il corpo che va a pezzi.
C’è differenza fra vivere e sopravvivere?

Qui e Ora Residenza Teatrale nasce nel 2007 sul territorio della Bergamasca con il progetto Être – Esperienze Teatrali di Residenza. È costituita da artisti provenienti da esperienze diverse ma  accomunati da una stessa visione poetica. Qui e Ora è una compagnia di produzione, lavora su drammaturgia autografa e ama confrontarsi e collaborare con altri artisti per dare vita alle proprie opere:  artisti visivi, scrittori, danzatori, teatranti, in un meticciamento di linguaggi e visioni.

TEATRO STUDIO - ROVIGO
VISIONI spettacoli | residenze teatrali
novembre / dicembre 2020

 



1 NOVEMBRE 2020 // ore 18.00 >
QUI E ORA RESIDENZA TEATRALE
I WILL SURVIVE

 

12 NOVEMBRE // ore 20.00 >
WELCOME PROJECT _ THE FOREIGNER'S THEATRE
ANGST VOR DER ANGST

 

29 NOVEMBRE // ore 18.00 >
CADA DIE TEATRO
PESTICIDIO

 

6 DICEMBRE // ore 18.00 >
CARLO SERRA
LEZIONI DI MUSICA COME SUONO DI NATURA
il primo movimento del TITANO di Gustav Mahler

 

13 DICEMBRE // ore 18.00 >
CHILLE DE LA BALANZA
C'ERA UNA VOLTA IL MANICOMIO


 

TEATRO DEL LEMMING IL TEATRO DELLO SPETTATORE

DAL 14 AL 19 DICEMBRE >
METAMORFOSI di forme mutate

 

20 DICEMBRE // ore 17.00 >
MASSIMO MUNARO
LA TEATRALOGIA DEL LEMMING il mito e lo spettatore

 

20 DICEMBRE // ore 20.00 >
MUSICHE DEL TEMPO

 


 


BIGLIETTO > € 10,00
METAMORFOSI > € 15,00
RIDOTTO UNDER 25 > € 3,00
(*eccetto Metamorfosi)

Per info e prenotazioni > 0425.070643

BIGLIETTERIA >
ONLINE su liveticket.it o www.teatrodellemming.it
TEATRO STUDIO in presenza a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli

In considerazione dell’emergenza sanitaria in atto, gli spettacoli presenteranno CAPIENZE RIDOTTE per garantire la sicurezza individuale e collettiva. Vengono quindi privilegiati i canali di vendita online. A tutto il pubblico chiediamo di recarsi a teatro con largo anticipo in modo da agevolare i flussi in entrata. Vi chiediamo inoltre di rispettare le norme in vigore alla data degli eventi.

 


INFORMAZIONI

TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.070643
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il progetto IN METAMORFOSI prevede la realizzazione di due tipologie differenti di residenze: da una parte verranno ospitati in Teatro Studio i processi di lavoro di artisti e gruppi veneti, operanti nella sperimentazione dei linguaggi scenici; dall’altra parte verranno individuate giovani realtà nazionali ed europee la cui ricerca ruota attorno al ruolo dello spettatore all’interno dell’evento scenico.

Gli artisti selezionati per il 2020 sono:

Focus Artisti del territorio | FARMACIA ZOO:E' > 19 - 26 luglio | restituzione 10 settembre 2020
Farmacia Zoo:è è una compagnia indipendente nata nel dicembre 2006 a Mestre dall‘incontro tra Gianmarco Busetto e Carola Minincleri Colussi. Si occupa di teatro, poesia e performance e indaga la contemporaneità alla ricerca del valore essenziale degli individui e delle loro comunità, per trovare e condividere ispirazioni e percorsi “alternativi al vuoto”. Durante il periodo di residenza la Compagnia è impegnata con il nuovo progetto produttivo: Sarajevo, mon amour è una storia di resistenza che nasce da un viaggio compiuto da Gianmarco Busetto e Carola Minincleri Colussi nel 2018, una ricerca sui 1.425 giorni d‘assedio vissuti dalla città di Sarajevo tra il 1992 e il 1996 durante la Guerra dei Balcani, poi influenzata dall‘esperienza di assedio vissuto durante la pandemia. Per narrare di questo pericoloso gioco dell‘odio, qui si racconta una storia d‘amore: quella tra Boško Brkic e Admira  Ismic, conosciuti  come  “Giulietta  e  Romeo  dei  Balcani“, fidanzati di etnie e origini differenti, uccisi da un cecchino e morti abbracciati sul ponte di Vrbanja,  mentre cercavano di fuggire insieme da Sarajevo, per poter continuare ad amarsi e a vivere la loro vita. Sarajevo, mon amour, è una serie di storie, quella di chi racconta, quella di chi è raccontato, quelle di chi osserva e ascolta, storie che si incontrano  nella  memoria  sanguinosa  di  una città dilaniata dall’odio, una città in cui due ragazzi che potrebbero essere chiunque in un  futuro qualsiasi, combattono contro le granate, i cecchini, la sete, contro la storia che, in ogni conflitto, vorrebbe vittima chi non smette di amare. Lo spettacolo ha debuttato il 10 settembre all'interno della XVI edizione del Festival Opera Prima.

 

Focus Artisti del territorio | LIVELLO 4 > 26 luglio - 2 agosto | 28 settembre - 2 ottobre | restituzione 10 settembre 2020
Livello 4 è un collettivo teatrale fondato a Valdagno (Vicenza) nel 2010 da Alessandro Sanmartin, Giorgia e Riccardo Peruzzi, con lo scopo di contagiare attraverso le arti ed offrire alternative culturali nel territorio. Dal 2012 l‘associazione è attiva nell‘organizzazione di CRASHTEST TEATRO FESTIVAL.La residenza è dedicata alla costruzione della drammaturgia e allo sviluppo di Loop. Uno studio del lavoro è stato presengtato durante la XVI edizione del Festival Opera Prima.

 

Focus Artisti del territorio | MOMEC > 17 - 24 agosto | restituzione dal 7 al 13 settembre 2020
MOMEC è un collettivo di persone unite dalla volontà di riattivare la capacità di ricordare. Nato da un’idea di Mario Previato, ex attore del Teatro del Lemming e copywriter, il gruppo ritorna per il terzo anno a Opera Prima. Per MOMEC la memoria è sempre uno spazio dedicato all’incontro, prima con la città (Guida alla Memoria, 2018), poi tra sconosciuti (Soggetti Comuni, 2019) e oggi con le persone della nostra vita, attraverso un Terzo Tempo che ci mette in contatto prima di tutto con noi stessi. Il gruppo è al lavoro su TERZO TEMPO, nuovo progetto produttivo. Il terzo tempo del rugby è un rito, un momento di festa che riunisce squadre e tifosi dopo ogni partita. Il Terzo Tempo di MOMEC è un incontro con le persone che vivono in noi, nella nostra memoria. Dopo il primo tempo del vivere e il secondo del dimenticare, arriva il terzo tempo del ricordare. Tramite la nostra memoria, infatti, possiamo entrare in contatto con amici, parenti, amori vecchi o nuovi, vivi o morti, vicini o lontani. Per farlo non è necessario trovarsi faccia a faccia, può bastare un foglio di carta. Terzo Tempo di MOMEC è un piccolo spazio dedicato a un singolo partecipante alla volta: si visita soli, ma si può vivere insieme a chi si desidera.

 

WELCOME PROJECT - The foreigners theater > 24 - 31 agosto |
WELCOME PROJECT – THE FOREIGNER’S THEATRE è una formazione emergente al femminile nata a Berlino nel 2015. La prima produzione di Welcome Project è stata INTIME FREMDE. Lo spettacolo ha debuttato nel novembre 2015 presso Acker Stadt Palast di Berlino. Nel 2017 Intime Fremde è stato nominato tra i 10 migliori spettacoli dell'anno dalla rivista Krapp's Last Post e ha vinto il premio Crash Test 2017. La poetica in divenire della giovane compagnia nasce dalla convinzione che il Teatro è un luogo altro, governato da proprie regole e leggi, al suo interno siamo tutti stranieri alla ricerca di intimità e dignità. Il progetto di residenza è dedicato al nuovo progetto produttivo che si interroga sulla relazione tra l'essere umano e l'intilligenza artificiale.

 


 

 

23 e 24 aprile 2020 > prenotazione obbligatoria | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING 

DIONISO E PENTEO
tragedia del teatro

con Alessio Papa, Boris Ventura, Diana Ferrantini, Katia Raguso, Fiorella Tommasini, Marina Carluccio, Silvia Massicci, Elena Fioretti
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro

Si tratta di uno degli spettacoli storici del Teatro del Lemming. Il lavoro prevede un diretto coinvolgimento drammaturgico e sensoriale di un gruppo di sette spettatori a replica, portati a ri-vivere sul proprio corpo le tappe della relazione tragica, così come riportata nelle baccanti  da Euripide, che lega Dioniso, per i Greci il dio del teatro, a Penteo, prototipo dello spettatore moderno.

C’è Artaud a ispirare la ricerca di Munaro e dei suoi sacerdoti-attori, e c’è il teatro greco. Da un lato il teatro della polis, rito collettivo e catartico, diritto-dovere della collettività e strumento di conoscenza del sacro; dall’altro il profeta della peste, dello scuotimento totale, dello spettacolo dove ci si gioca il tutto per tutto, come alla roulette russa.
L‘UNITA‘, Stefania Chinzari 20 luglio 1998

Qui siamo lungo una linea Artaud-Living di un teatro del corpo che vuole far gridare lo spettatore.
IL MANIFESTO, Gianni Manzella 21 luglio 1998

Il teatro è tatto, pelle, corpo, odore, sapore; sono dita e mani che s’intrecciano, carezze e abbracci. E’ erotico, certo, ma attrici e attori del Lemming, diretti da Massimo Munaro, si muovono con delicatezza, nei sentieri dei sensi. Noi spettatori con loro siamo il teatro. Il vero scandalo è la comunicazione: il guardarsi negli occhi sapendo che quello è un evento della tua vita come lo è del mito. Il teatro è l’ultima frontiera della comunicazione.
LA NUOVA VENEZIA, Roberto Lamantea 7 marzo 1999

> prenotazione obbligatoria | 0425.070643 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

venerdì 17 APRILE 2020, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
WELCOME PROJECT THE FOREIGNER'S THEATRE (IT/DE)

ANGST VOR DER ANGST

di e con Chiara Elisa Rossini
assistenza ed elaborazione video Aurora Kellermann
musiche originali Munsha
tecnica Silvia Massici
riprese video Marina Carluccio
co-produzione Teatro del Lemming

 

Le paure, spiriti irrazionali e divini, si impossessano di persone, paesi, città e persino intere nazioni quando queste perdono il contatto con il proprio materiale inconscio, quando ignorano i conflitti e gli emarginati. ANGST VOR DER ANGST nasce dal desiderio di indagare il legame tra le paure individuali e quelle collettive. Una sola persona in scena. Una drammaturgia non narrativa, ma poetica, fatta di giustapposizioni e frammenti, di parole dette e taciute. Un lavoro che intreccia sogni, fiabe delle cultura europea, ricordi e  filastrocche, poesie e modi di dire, saggi popolari e saggi accademici. Parole dritte e parole rovesce. Suoni e video. I telegiornali e le voci dei politici, le loro minacce, le promesse e gli scenari che sanno dipingere.

WELCOME PROJECT_the foreigner‘s Theatre è una formazione emergente al femminile nata nel 2015 da un‘idea di Chiara Elisa Rossini. Perché WELCOME PROJECT_the foreigner‘s Theatre? Il Teatro è un luogo altro, governato da proprie regole e leggi, al suo interno siamo tutti stranieri alla ricerca di intimità e dignità. La prima produzione di Welcome Project è stata INTIME FREMDE. Lo spettacolo ha debuttato nel novembre 2015 presso Acker Stadt Palast di Berlino. Intime Fremde è stato prodotto dal Teatro del Lemming in collaborazione con TATWERK I Performative Forschung.

domenica 5 APRILE 2020, ore 18.30 | TEATRO STUDIO
QUI E ORA RESIDENZA TEATRALE (BERGAMO)

I WILL SURVIVE


testo Francesca Albanese, Silvia Baldini, Laura Valli
con Francesca Albanese, Silvia Baldini, Laura Valli
regia Marta Dalla Via
supervisione drammaturgica Diego Dalla Via
luci Paolo Tizianel
con il supporto di Campo Teatrale

Nei videogiochi, fino a qualche decennio fa, avevi tre vite. Se sbagliavi, servivano altre monete. Oggi il bello dei videogame è che puoi giocare all’infinito, ma la vita, nella sua essenza, è rimasta quella degli anni ottanta: si muore una volta sola. Eppure, con le sue monetine nelle tasche, l’umanità resiste. Combatte, lotta, si dibatte, a volte si lascia vivere, altre viene travolta. E’ un’apocalisse mai catastrofica fino in fondo, un disastro continuo e patinato nonostante i soldi che mancano, i figli adolescenti, la casa che non c’è o costa troppo, il lavoro che consuma, il corpo che va a pezzi.
C’è differenza fra vivere e sopravvivere?

Qui e Ora Residenza Teatrale nasce nel 2007 sul territorio della Bergamasca con il progetto Être – Esperienze Teatrali di Residenza. È costituita da artisti provenienti da esperienze diverse ma accomunati da una stessa visione poetica. Qui e Ora è una compagnia di produzione, lavora su drammaturgia autografa e ama confrontarsi e collaborare con
altri artisti per dare vita alle proprie opere: artisti visivi, scrittori, danzatori, teatranti, in un meticciamento di linguaggi e visioni.

venerdì 20 MARZO 2020, ore 18.30 | TEATRO STUDIO
presentazione del libro

RUGGINE E ORO
di Marco Munaro

di e con Marco Munaro
voci teatrali e musiche a cura di Massimo Munaro

in collaborazione con Il Ponte del Sale

Ruggine e oro raccoglie versi scritti, tra il 2013 e il 2019, intorno a una prolungata fantasia su Rovigo e il Polesine e disposti infine e improvvisamente in un ciclo: quattro sezioni, o fasi, ciascuna costituita da sette testi, in modo da comporre un insieme di 28 poesie-giorni e un preludio. Ma questo ordine per dir così notturno contiene poi i mesi le stagioni e gli anni. Sotto, c’è l’andare verso il paese natale, attraversando il tempo, tornando, come in un «film», a casa (Tartaro); sopra, l’incombere minaccioso di una sciagura che viene dal cielo (canicola), e in mezzo il sentimento vivissimo della vita obliata: che è appunto Nulla se non il nome.
Le voci e i nomi in dialetto che erompono qua e là più o meno fitti sono in polesano, quasi sempre nella variante materna di Po.

Marco Munaro è nato a Castelmassa nel 1960. Ha pubblicato, tra l’altro: Cinque sassi, Vaso blu con narcisi, Ionio e altri mari, La bella scola, Da Rimbaud a Rimbaud, Il lampo della bocca, Nel corpo vivo dell‘aria, Il canto d’api, Berenice, L’arciere piumato, Avattu granaattiomena (Melagrana aperta, in finlandese) e Lily of the wellheads (Giglio delle risorgive, in inglese). Ha fondato Il Ponte del Sale - Associazione per la Poesia. Vive a Rovigo, dove insegna.

 

domenica 15 MARZO 2020, ore 18.30 | TEATRO STUDIO
CADA DIE TEATRO (CAGLIARI)

ARCIPELAGHI

dal romanzo di Maria Giacobbe
adattamento teatrale Alessandro Lay, Pierpaolo Piluddu
con Alessandro Mascia, Pierpaolo Piluddu
disegno luci, illuminotecnica Giovanni Schirru
suono Giampietro Guttuso
regia Alessandro Lay

Arcipelaghi, come già indica il titolo, racconta non una ma più vicende, non espone una verità ma, come fossero vere e proprie isole che man mano affiorano, porta a galla le diverse visioni di ognuno dei personaggi, fino a formare appunto un “arcipelago” di verità, in cui decidere cos’è giusto e cosa no resta un compito del lettore o, nel nostro caso, dello spettatore.

Cada Die Teatro nasce a Cagliari nel 1982. La compagnia, lavorando per un teatro che fosse il più vicino possibile alla realtà, ha individuato nella centralità dell’attore l’elemento principale della sua poetica teatrale. Ciò ha significato trattare temi forti e vicini al proprio vissuto con linguaggi semplici e comprensibili, nel tentativo di costruire un teatro che fosse popolare senza per questo smettere di ricercare nuove forme di comunicazione.

> lunedì 16 marzo in replica per i detenuti della Casa Circondariale di Rovigo

sabato 7 MARZO 2020, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
INSTABILI VAGANTI (BOLOGNA)

made in ILVA
l'eremita contemporaneo

con Nicola Pianzola
musiche originali Riccardo Nanni
canti originali e voce dal vivo, regia e drammaturgia Anna Dora Dorno
sulle testimonianze degli operai dell'ILVA di Taranto

MADE IN ILVA è un assolo in cui l’attore interpreta un operaio, archetipo del lavoratore contemporaneo, che agisce ingabbiato in strutture metalliche compiendo azioni ripetitive e acrobatiche che lo portano all’alienazione. La drammaturgia intreccia testimonianze dei lavoratori dell’ILVA a frammenti poetici dell’opera di Luigi Di Ruscio e testi appositamente composti. Le musiche, i ritmi ossessivi, i canti originali, l’approccio fisico, po-etico e il forte impatto visivo, fanno dello spettacolo un’opera d’arte totale. MADE IN ILVA esprime una critica universale al processo di  brutalizzazione generato dal sistema di produzione contemporaneo.

Instabili Vaganti è un duo artistico formato da Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola e fondato a Bologna nel 2004, che opera a livello internazionale nella creazione di spettacolii e di progetti di alta formazione. La Compagnia ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali per la sua capacità di trattare temi di scottante attualità attraverso un linguaggio poetico di forte impatto emotivo, grazie all’universalità del linguaggio fisico dei performer e alla drammaturgia originale tradotta o creata direttamente in più lingue.
 

domenica 16 FEBBRAIO 2020, ore 18.30 | TEATRO STUDIO
RUEDA TEATRO (ROMA)

PEZZI
Si vive per imparare a restare morti tanto tempo

con Ilaria Fantozzi, Ilaria Giorgi, Claudia Guidi
scene Ludovica Muraca
musiche Francesco Gentile
foto Simone Galli
regia e drammaturgia Laura Nordinocchi
produzione Florian Metateatro, Theatron produzioni, Rueda Teatro

Spettacolo vincitore del Roma Fringe Festival 2019

Un lavoro di scrittura scenica. Un lavoro lungo. Un lavoro che ha assorbito il nostro tempo e le nostre energie per circa nove mesi. Un processo attento e preciso. Un processo in cui si sono condivisi quadri, immagini, pensieri, poesie, esperienze, spaccati di vita. Un processo
che, passo dopo passo, ha dato vita ad uno spettacolo. Uno spettacolo che parla di morte, di ricordi, di paure. Che parla di legami, di dolore, di vissuti. Che parla alle madri, ai padri e ai figli. Che parla di famiglia. Che parla ad ognuno e di ognuno di noi.

Rueda Teatro nasce nel 2016, dall’urgenza di creare dialogo fra teatro e musica, regista e attore. Il processo è lungo, necessita di una ricerca costante, in cui il gruppo condivide poesie, quadri, immagini e musiche, per rafforzare e alimentare l’immaginario del regista e degli attori. Lo Spettacolo è stato vincitore del Roma Fringe Festival 2019.

 

sabato 8 FEBBRAIO 2020, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
SOTTERRANEO (FIRENZE)

SHAKESPEAROLOGY

con Woody Neri
scrittura Daniele Villa
concept, regia e produzione Sotterraneo

È da un po’ di tempo che volevamo usare il teatro per incontrare Sir William Shakespeare in carne-e-ossa e fare due chiacchiere con lui sulla sua biografia, su cosa è stato fatto delle sue opere, su più di 400 anni della sua storia post-mortem dentro e fuori dalla scena.
Shakespearology è un one-man-show, una biografia, un catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido che dà voce al Bardo in persona e cerca di  rovesciare i ruoli abituali: dopo secoli passati a interrogare la sua vita e le sue opere,  finalmente è lui che dice la sua, interrogando il pubblico del nostro tempo.


Sotterraneo si forma a Firenze nel 2005. Con opere trasversali e stratificate il gruppo si muove focalizzando le contraddizioni e i coni d’ombra del presente, secondo un approccio avant-pop che cerca di cantare il nostro tempo rimanendo in equilibrio fra l’immaginario collettivo e il pensiero più anticonvenzionale, considerando la scena un luogo che allena la coscienza critica del pubblico, destinatario e centro di senso di ogni loro progetto.
Sotterraneo negli anni riceve alcuni tra i più importanti riconoscimenti teatrali a livello nazionale e internazionale, fra gli altri: Premio Ubu Speciale (2009), Premio Hystrio Castel dei Mondi (2010), Silver Laurel Wreath Award / MESS Festival di Sarajevo (2011), Premio Ubu Spettacolo dell’anno 2018.

TEATRO STUDIO - ROVIGO
febbraio / aprile 2020

 



8 FEBBRAIO 2020 // ore 21.00 >
SOTTERRANEO
SHAKESPEAROLOGY un'intervista impossibile a William Shakespeare

 

16 FEBBRAIO // ore 18:30 >
RUEDA TEATRO
PEZZI si vive per imparare a restare morti tanto tempo

 

7 MARZO // ore 21.00
INSTABILI VAGANTI
MADE IN ILVA l'eremita contemporaneo

 

15 MARZO // ore 18.30
CADA DIE TEATRO
ARCIPELAGHI

 

20 MARZO // ore 18:30 >
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
RUGGINE E ORO di Marco Munaro Ed. Il Ponte del Sale


 

5 APRILE // ore 18:30 >
QUI E ORA RESIDENZA TEATRALE
I WILL SURVIVE

 

17 APRILE // ore 21.00 >
WELCOME PROJECT the foreigner's theatre
ANGST VOR DER ANGST

 

23 e 24 APRILE // più repliche al giorno >
TEATRO DEL LEMMING
DIONISO E PENTEO tragedia del teatro

 


LABORATORI
i cinque sensi dell'attore

LABORATORIO PER LA CITTA' > tutti i lunedì dalle 19.00 alle 21.30

CORSO DI FORMAZIONE PER ATTORI > seconda sessione


BIGLIETTO > € 10,00
DIONISO E PENTEO > € 20,00
RUGGINE E ORO > ingresso gratuito
RIDOTTO UNDER 25 > € 3,00

Per info e prenotazioni > 0425.070643


INFORMAZIONI

TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.070643
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

sabato 21 DICEMBRE 2019, ore 18.00 | TEATRO STUDIO
presentazione del libro

IN CALMISSIMA LUCE
con Giorgio Mazzon nel Delta del Po

a cura di Marco Munaro
edizioni Il Ponte del Sale

> ingresso gratuito

Giorgio Mazzon, uno degli ultimi maestri della millenaria bottega veneta (pittore, scultore, decoratore, scenografo, fotografo), ha affidato all’associazione Il Ponte del Sale una serie di immagini fotografiche dei luoghi del Delta del Po, particolarmente intense e struggenti.
Le 36 immagini donate agli amici sono state raccolte in un volume insieme a testimonianze poetiche e letterarie, prova tangibile di un dialogo vitale tra le arti.
Il volume, stampato in quadricromia su pregiata carta cotone, è un vero e proprio libro d’Arte e fa parte della collana L’Arca del Polesine che si propone di custodire i tesori della nostra tradizione, in lingua e in dialetto, per offrirli alle nuove generazioni in tutta la loro freschezza  e forza.

Marco Munaro presenterà il volume alla presenza dei poeti e degli scrittori coinvolti, le  letture saranno affidate alla voce recitante degli autori.
Al termine, saremo lieti di offrire un brindisi a tutti coloro che vorranno partecipare alla celebrazione di un artista che come pochi ha saputo interpretare lo spirito della nostra terra.

“Alla luce piace aprirsi non filtrare. / Ma inutile maestra fu agli umani”

in collaborazione con Il Ponte del Sale

 

venerdì 20 DICEMBRE 2019, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
FABIO LIBERTI / EMANUELE ROSA (IT/DK)

AS IF, I HAVE MISSED MYSELF
primo studio

di e con Fabio Liberti e Emanuele Rosa
drammaturgia Sara Zivkovic | assistente alla coreografi a Jernej Bizjak
musica Per-Henrik Mäenpaää
co-produzione Bora Bora Dance Center (DK)
Progetto realizzato con il sostegno di Danish Arts Foundation (DK), Performing Arts Platform
all‘interno del progetto Connection Platform (DK),
Teatro del Lemming, Rovigo, In Metamorfosi. Residenze per la ricerca teatrale 2019

> ingresso gratuito

As if, I’ve missed myself, di cui Fabio Liberti è autore, interprete e coreografo assieme ad Emanuele Rosa ruota attorno al tema della perdita di contatto tra il proprio corpo e i propri pensieri, indagando attraverso un linguaggio corporeo ciò che lo psicologo Ludovic Dugas
definisce depersonalizzazione.
La pressione sociale nel dover possedere un‘identità precisa e unica, con una personalità chiara e razionale porta molte persone a sentirsi inadeguate, separate e alienate dal  mondo. Quando le contraddizioni emergono sempre più accentuate, l‘individuo si ritrova in un grave disagio. L‘io si stacca dentro sé stesso e l‘individuo si strappa a metà. Proprio perché i pensieri e gli atti sfuggono al sé e diventano sconosciuti, le azioni sembrano vuote, prive di forza: si diventa spettatori esterni di sé stessi.

sabato 7 DICEMBRE, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
FARMACIA ZOO:E' (VENEZIA)

SARAJEVO, MON AMOUR
primo studio

di Gianmarco Busetto
con Gianmarco Busetto e Carola Minincleri Colussi
musica Enrico Tavella
luci Marco Duse
Progetto realizzato con il sostegno di
Teatro del Lemming, Rovigo, In Metamorfosi. Residenze per la ricerca teatrale 2019
Estro Teatro, Trento

 

Sarajevo, mon amour è il primo studio dello spettacolo nato da una ricerca sui 1.425 giorni d‘assedio vissuti dalla città di Sarajevo tra il  1992 e il 1996 durante la Guerra dei Balcani. È proprio per narrare di questo pericoloso gioco dell‘odio, che Farmacia Zooè racconta una
storia d‘amore: quella tra Bosko Brkic e Admira Ismic, conosciuti come Giulietta e Romeo dei Balcani, fidanzati di etnie e provenienze geografiche differenti, uccisi da un cecchino e morti abbracciati sul ponte di Vrbanja, mentre cercavano di fuggire insieme da Sarajevo, per poter continuare ad amarsi e a vivere la loro vita.
Sarajevo, mon amour, è una serie di storie, quella di chi racconta, quella di chi è raccontato, quelle di chi osserva e ascolta, storie che si incontrano nella memoria sanguinosa di una  città dilaniata dall’odio, una città in cui due ragazzi in un futuro qualsiasi, combattono contro le granate, i cecchini, la sete, contro la storia che, in ogni conflitto, vorrebbe vittima chi non smette di amare.
È il secondo spettacolo della Seconda Persona Civile che, dopo 9841/Rukeli, insiste a dare del tu allo spettatore.

sabato 30 NOVEMBRE 2019, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
IL MUTAMENTO ZONA CASTALIA (TORINO)

PASSI STRACCIATI
di Erri de Luca

testo Erri De Luca e Renzo Sicco
con Angelo Scarafi otti e Eliana Cantone
musica dal vivo Elisa Fighera
regia Giordano Amato e Renzo Sicco

 

Passi stracciati è uno spettacolo sulle strade della guerra nella ex Jugoslavia. La fine del  fronteggiamento dei due blocchi, la cosiddetta “Guerra fredda”, vide destabilizzarsi il blocco  sovietico e in particolar modo la dissoluzione della ex Jugoslavia portò al cruento conflitto  nella Bosnia tra il marzo del 1992 e il dicembre del 1995.
L’assenza della comunità internazionale che avrebbe potuto fermare la guerra rimane una responsabilità che solo in parte è stata compensata dal volontariato di tanti che si sono prodigati a garantire aiuti umanitari. Tra questi lo scrittore Erri De Luca, autista di camion per il trasporto di viveri, che nel racconto di “Prima persona”, narra di un incontro coi reclusi
in un ospedale psichiatrico dove la pazzia risulta essere più “normale” della guerra e permette a un’internata di intravedere ancora un gesto possibile d’amore, negato invece nella realtà vissuta tutt’attorno. Resta indelebile la fi gura di Glazba, nella sua terribile  testimonianza di dolcezza.

dal 19 al 24 NOVEMBRE 2019, ore 20.00 | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

NEKYIA. Viaggio per mare di notte
INFERNO PURGATORIO PARADISO

con Diana Ferrantini, Chiara Elisa Rossini, Fiorella Tommasini, Alessio Papa,
Katia Raguso, Massimo Munaro
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro
a Roberto Domeneghetti

 

Dopo una lunga serie di studi preparatori questo lavoro conclude la nostra ricerca, durata quattro anni, sulla Divina Commedia. Da qui la scelta di affi dare ad un piccolo gruppo di spettatori (in questa caso diciassette) l’identità e il ruolo del protagonista. Proporre a questo piccolo gruppo di spettatori una Nekyia sulle orme del viaggio dantesco, signifi ca per noi riformulare il linguaggio del teatro in
favore della sua essenza di rito radicale e trasformativo. Un rito che sappia interrogare lo statuto teatrale fi no a rimettere in gioco i suoi poli fondanti: gli attori e gli spettatori. La loro relazione è qui ripensata, rispetto alla nostra precedente Tetralogia, inaugurata con Edipo, dove il coinvolgimento era pensato per ogni singolo spettatore partecipante, in favore del corpo di una, seppure piccola, comunità.

sabato 9 e domenica 10 NOVEMBRE 2019, ore 21.00 | TEATRO STUDIO
TEATRI DI VITA (BOLOGNA)

LA MASCHIA
di Claire Dowie

con Olga Durano, Patrizia Bernardi, Alexandra Florentina Florea
scene e costumi Giovanni Santecchia
versione italiana Stefano Casi
regia Andrea Adriatico


 

Una mattina la signora H si sveglia e scopre che sta diventando… un uomo! La Metamorfosi di Kafka ritorna nella nostra epoca, e si infila tra i confini sempre più incerti dell’identità di  genere, trasformandosi da incubo claustrofobico a irresistibile commedia, che mette in rotta di collisione il maschile e il femminile; o meglio, che racconta con occhi femminili la psiche e il corpo maschili trasformati in qualcosa che ha a che fare più con uno scarafaggio che non  con un macho.


Andrea Adriatico gioca ancora sul filo dell’identità di genere dopo le incursioni su Copi,  confrontandosi con l’opera di Claire Dowie, una delle protagoniste della stand-up comedy inglese.

19 e 20 OTTOBRE | TEATRO STUDIO
LO STATO DELL'ARTE

michela lucenti, cesare ronconi, chiara rossini
dialogano dei loro progetti futuri

con Roberta Nicolai // testimone interessato
e Alessandro Toppi // narratore

apertura pubblica > domenica 20 ottobre, ore 16.00

 

CReSCo – il Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea – ha lanciato il  progetto LO STATO DELL‘ARTE. La Rassegna Visioni ne ospita una tappa. Lo scopo del  progetto è quello di far dialogare le voci più significative della creazione contemporanea  nell‘ambito del teatro e della danza invitando gli artisti a dialogare sui loro processi creativi in fieri.
L‘idea del progetto infatti è quella di invitare gli artisti "a condividere quella fase  estremamente delicata della creazione dove prendono forma le utopie e le immaginazioni e dove la verifica della scena restituisce ancora segnali contrastanti. Lì si annida quello che è più vitale dell’arte, lì – secondo noi – ha senso potenziare i meccanismi di incontro per rafforzare l’idea che la creazione appartiene collettivamente a un sistema, e che è prezioso averne cura“. 
Per la tappa rodigina saranno presenti: Michela Lucenti (Balletto Civile), Cesare Ronconi (Teatro Valdoca) e Chiara Rossini (Welcome Project). Sarà presente, come testimone  interessato, Roberta Nicolai direttore artistico del Festival Teatri di Vetro di Roma, e come  narratore di questa edizione de Lo Stato dell‘Arte, Alessandro Toppi critico teatrale de Il  Pickwick. Al termine di una giornata a porte chiuse, domenica 20 ottobre alle ore 16.00 al TEATRO STUDIO di Rovigo, gli artisti incontreranno il pubblico e gli operatori interessati a conoscere il loro lavoro e la narrazione dei loro processi creativi.

venerdì 25 OTTOBRE 2019, ore 21.00 | TEATRO STUDIO / sabato 26 OTTOBRE 2019 | CASA CIRCONDARIALE DI ROVIGO > replica per i detenuti
CHILLE DE LA BALANZA (FIRENZE)

DIALOGHI DI PROFUGHI
da Bertold Brecht

con Matteo Pecorini, Rosario Terrone e Claudio Ascoli nel ruolo di Bertolt Brecht
scene Sissi Abbondanza, Renato Esposito, Paolo Lauri
musiche originali Alessio Rinaldi
luci e suoni Gabriele Ramazzotti
scrittura scenica Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza

 

Come spesso gli accadeva, dopo averli abbozzati in grandi linee, Brecht non diede l’ultima mano ai Dialoghi né vi ritornò dopo. Furono pubblicati, incompiuti, solo dopo la sua morte nel 1962.
I Dialoghi di Profughi, ad oggi uno dei testi brechtiani meno frequentati, sono anche un’amara e divertente riflessione su potere e populismo: “Le dirò una cosa: il potere, il popolo se lo prende solo in caso di estrema necessità. Dipende dal fatto che gli uomini in generale pensano soltanto in caso di estrema necessità. Solo con l’acqua alla gola. La gente ha paura del caos. Ha sempre bisogno di ordine.”
Lo spettacolo dei Chille termina con una breve lezione-riflessione su “a cosa serve il Teatro?” e come possa favorire la “grande arte della convivenza”… il tutto mentre la nave che sta portando Brecht in America è ferma al largo, in attesa che venga concesso il visto per poter approdare nella terra della libertà!

 

 

dal 15 al 20 OTTOBRE 2019 | TEATRO STUDIO
TEATRO DEL LEMMING

EDIPO. Tragedia dei sensi per uno spettatore

con Alessio Papa, Fiorella Tommasini, Boris Ventura, Marina Car luccio, Elena Fioretti
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro

> più repliche al giorno | prenotazione obbligatoria 0425 070643

 

Non solo rivivere il mito ma essere Edipo, accecato e solo tra le evocazioni di una coscienza inquieta. Bendato, capace di uccidere il padre e giacere con la madre, lo spettatore, nel rovesciamento drammaturgico, si trova ad essere attore dell‘evento, dentro gli infiniti significati del mito.
In qualche misura, questo lavoro, uno degli spettacoli-manifesto della Compagnia, rappresenta il prototipo di una tendenza diventata sempre più presente nel teatro di questi anni, che persegue un diretto coinvolgimento degli spettatori. Ma allo stesso tempo, l‘impatto emotivo e il coinvolgimento sensoriale e drammaturgico che l‘EDIPO del Lemming realizza sul corpo dello spettatore, ne fa un‘esperienza unica, inimitabile e irripetibile.

TEATRO STUDIO - ROVIGO
ottobre / dicembre 2019

 



dal 15 al 20 OTT. 2019, più repliche al giorno
TEATRO DEL LEMMING
EDIPO - Tragedia dei sensi per uno spettatore

 

19 e 20 OTT. 2019 | apertura pubblica > domenica 20 ottobre, ore 16.00
LO STATO DELL'ARTE
michela lucenti, cesare ronconi, chiara rossini dialogano sui loro progetti futuri

 

25 OTT. 2019, ore 21.00
CHILLE DE LA BALANZA
DIALOGHI DI PROFUGHI da Bertold Brecht

 

9 e 10 NOV. 2019, ore 21.00
TEATRI DI VITA
LA MASCHIA di Claire Dowie

 

dal 19 al 24 NOV. 2019, ore 20.00
TEATRO DEL LEMMING
NEKYIA Viaggio per mare di notte

INFERNO PURGATORIO PARADISO

 

30 NOV. 2019, ore 21.00
IL MUTAMENTO ZONA CASTALIA
PASSI STRACCIATI di Erri de Luca

 

7 DIC. 2019, ore 21.00
FARMACIA ZOO:E'
SARAJEVO, MON AMOUR primo studio

 

20 DIC. 2019, ore 21.00
FABIO LIBERTI / EMANUELE ROSA
AS IF, I HAVE MISSED MYSELF primo studio

 

21 DIC. 2019, ore 18.00
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
IN CALMISSIMA LUCE Ed. Il Ponte del Sale


LABORATORI
i cinque sensi dell'attore

LABORATORIO PER LA CITTA' > tutti i lunedì a partire dal 4 novembre

CORSO DI FORMAZIONE PER ATTORI > ottobre 2019 / febbraio 2020


BIGLIETTO > € 10,00
EDIPO e NEKYIA > € 20,00
RESTITUZIONI DELLE RESIDENZE > ingresso gratuito

Per info e prenotazioni > 0425.070643


INFORMAZIONI

TEATRO DEL LEMMING
Centro internazionale di produzione e ricerca - il teatro dello spettatore
TEATRO STUDIO, Viale Oroboni 14 - Rovigo
tel. 0425.070643
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

venerdì 20 DIC. 2019 | ore 21.00 | TEATRO STUDIO

FABIO LIBERTI/EMANUELE ROSA (IT/DK)
AS IF, I HAVE MISSED MYSELF primo studio

di

con

musiche
regia
coproduzione 

14 e 15 DIC. 2019 | ore 21.00 | TEATRO STUDIO

TEATRI DI VITA (BOLOGNA)
LA MASCHIA

di

con

musiche
regia
coproduzione 

sabato 7 DIC. 2019 | ore 21.00 | TEATRO STUDIO

ZONA CASTALIA (TORINO)
ABOUT SARAJEVO primo studio

di

con

musiche
regia
coproduzione 

sabato 30 NOV. 2019 | ore 21.00 | TEATRO STUDIO

ZONA CASTALIA (TORINO)
PASSI STRACCIATI

di
Erri de Luca
con

musiche
regia
coproduzione 

dal 19 al 24 NOV. 2019 | ore 21.00 | TEATRO STUDIO

TEATRO DEL LEMMING
NEKYIA Viaggio per mare di notte

di

con

musiche
regia
coproduzione 

venerdì 25 OTT. 2019 | ore 21.00 | TEATRO STUDIO

CHILLE DE LA BALANZA (FIRENZE)
DIALOGO DI PROFUGHI da Brecht

di

con

musiche
regia
coproduzione 

 

Il progetto IN METAMORFOSI prevede la realizzazione di due tipologie differenti di residenze: da una parte verranno ospitati in Teatro Studio i processi di lavoro di artisti e gruppi veneti, operanti nella sperimentazione dei linguaggi scenici; dall’altra parte verranno individuate giovani realtà nazionali ed europee la cui ricerca ruota attorno al ruolo dello spettatore all’interno dell’evento scenico.

Al Bando del 2019 hanno partecipato 120 soggetti artistici italiani ed esteri. Gli artisti selezionati per il 2019 sono:

 

FABIO LIBERTI > 1 - 9 agosto | 15 - 20 dicembre
Fabio Liberti, danzatore e coreografo diplomato alla Codarts - Rotterdam Dance Academy, è impegnato in una residenza artistica finalizzata ad un nuovo progetto produttivo:
AS IF, I’VE MISSED MYSELF. Il lavoro di residenza, condotto insieme a Emanuele Rosa co-performer della performance, ruota attorno al tema della perdita di contatto tra il proprio corpo e i propri pensieri, indagando attraverso i linguaggi artistici ciò che lo psicologo Ludovic Dugas definisce depersonalizzazione.

 

WELCOME PROJECT > 21 - 27 gennaio | 7 - 14 aprile | 11 - 18 agosto
Welcome Project - the foreigners theater è una formazione emergente al femminile nata a Berlino nel 2015 da un'idea di Chiara Elisa Rossini. Il nome del gruppo deriva dalla convinzione che il teatro è un luogo altro, governato da proprie regole e leggi, al cui interno siamo tutti stranieri alla ricerca di intimità e dignità. La residenza artistica approfondisce il lavoro di ricerca attorno ad ANGST VOR DER ANGST, ultima produzione del gruppo.

 

SIMONE CAPULA > 17 - 31 luglio
Simone Capula, regista e storico collaboratore del Teatro Tascabile di Bergamo, ha
lavorato attorno alla nuova produzione DECA-LOGO TRA DIECI STAZIONI CIVILI. Il progetto, a partire da una ricerca laica intorno ai dieci comandamenti, intende sviluppare una drammaturgia teatrale intorno a dieci parole, Deca-logo appunto, motore dal quale sviluppare azioni teatrali e riflessioni in forma di Spettacolo narrazione itinerante tra i luoghi della città. DECA-LOGO TRA DIECI STAZIONI CIVILI ha l'obbiettivo di porsi come evento teatrale della e per la comunità attraverso anche un processo di coinvolgimento della comunità stessa nella fase di ricerca pre-drammaturgica, motivo per cui la residenza di Simone Capula si è svolta non solo presso il Teatro Studio di Rovigo, ma anche in luoghi all’aperto della città.

 

BERNARDO CASERTANO > 15 - 25 luglio | 8 - 12 settembre
Bernardo Casertano, attore poliedrico di teatro, cinema e televisione, è stato ospite in Teatro Studio
con un lavoro di ricerca attorno al testo di Albert Camus, Caligola.

 

Focus Artisti del territorio | MOMEC > 19 agosto - 2 settembre
Il gruppo rodigino MOMEC lavorerà sulla memoria della città e dei suoi abitanti, raccogliendo i ricordi dei cittadini per le vie di Rovigo. Grazie alla collaborazione con l’Ass. Festival Opera Prima, l’esito della residenza verrà presentato all’interno della programmazione del festival di quest’anno.

Focus Artisti del territorio | FARMACIA ZOO:é > 22 giugno - 2 luglio | 3 - 7 dicembre
La formazione veneta
Farmacia Zoo:é ha lavorato alla produzione di una drammaturgia inedita dal titolo ABOUT SARAJEVO, una riscrittura della storia di Bosko e Admira, innamorati di etnie e provenienze geografiche differenti, uccisi da un cecchino sul ponte di Vrbanja mentre cercavano di fuggire insieme dalla città sotto assedio.

 

 

Il progetto IN METAMORFOSI prevede la realizzazione di due tipologie differenti di residenze: da una parte verranno ospitati in Teatro Studio i processi di lavoro di artisti e gruppi veneti, operanti nella sperimentazione dei linguaggi scenici; dall’altra parte verranno individuate giovani realtà nazionali ed europee la cui ricerca ruota attorno al ruolo dello spettatore all’interno dell’evento scenico.

Gli artisti ospiti nel 2018 sono:

DOYOUDaDA > 12 - 20 febbraio | 20 - 25 agosto | 29 novembre - 9 dicembre
Il collettivo DOYOUDADaDA raccoglie esperienze che spaziano dalle arti sceniche alla video arte, sino all'installazione. Il filo rosso che unisce le produzioni di DOYOUDaDA, tra arti performative e multimediali, è una ricerca costante sul linguaggio: l'equilibrio tra significante e significato, l'asimmetria tra immagine e suono, il confine tra realtà e rappresentazione. La residenza presso il Teatro Studio si è sviluppata attorno alla nuova produzione del gruppo Selfie/Stick,
che, dopo la presentazione di uno studio a Padova, debutterà alla XIV Edizione del Festival Opera Prima. Durante la residenza, come forma di restituzione al pubblico, verranno presentate due opere video realizzate da Giulio Boato: Jan Fabre. Beyond the artist e Theatron. Romeo Castellucci

 

WELCOME PROJECT > 10 - 17 gennaio | 26 agosto - 2 settembre | 14 settembre
Welcome Project - the foreigners theater è una formazione emergente al femminile nata a Berlino nel 2015 da un'idea di Chiara Elisa Rossini. Il nome del gruppo deriva dalla convinzione che il teaqtro è un luogo altro, governatoda proprie regole e leggi, al cui interno siamo tutti stranieri alla ricerca di intimità e dignità. La prima parte della residenza artistica vedrà il gruppo impegnato in un periodo di prove attorno ad una nuova produzione al termine del quale, come restituzione al pubblico, presenterà Intime Fremde prima, pluripremiata produzione del gruppo. La seconda parte della residenza sarà dedicata a finalizzare la nuova produzione del gruppo che verrà presentata sotto forma di studio alla XIV Edizione del Festival Opera Prima.

Focus Artisti del territorio | CARICHI SOSPESI > 7 - 12 maggio | 11 - 21 dicembre
CARICHI SOSPESI nasce a Padova alla fine del 1998 con l'intento di promuovere laboratori, spettacoli teatrali, sperimentare nuovi linguaggi e nuove tecniche. La residenza artistica ospitata presso il Teatro Studio vedrà il gruppo impegnato nella realizzazione della nuova produzione del gruppo attorno al personaggio Shakespeariano di Otello.

 

Focus Artisti del territorio | AMANTIDI > 21 aprile - 6 maggio | 16 - 25 novembre
AMANTIDI è un giovane collettivo nato a Vicenza nel 2017. Il lavoro durante la residenza artistica sarà incentrato attorno alla performance BOCCA, un lavoro sulla scomposizione del corpo, in cui la bocca del performer agisce e pensa in modo autonomo, interagendo con lo spettatore.

 

 

domenica 12 MAG. 2019 | TEATRO STUDIO

TEATRO DEL LEMMING
L'ODISSEA DEI BAMBINI. Viaggio nel teatro per venti bambini di tutte le età

con Alessio Papa, Fiorella Tommasini, Diana Ferrantini, Marina Carluccio
drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro

Lo spettacolo è rivolto a "venti bambini di tutte le età": da una parte offre ai bambini la possibilità di vivere ed esprimere in prima persona le avventure dell'eroe greco, dall'altra offre anche al pubblico adulto la possibilità di immergersi in un mondo onirico e fatato e di riabitare così, per una seconda volta, il proprio bambino interiore, facendo pace, magari, con la propria infanzia.

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Lemming

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